Mario Ajello per il Messaggero
MASTELLA PRODI
«Contento? Dovrei essere contento? Sono distrutto!». Distrutto da quello che Clemente Mastella chiama un «calvario» infinito. Ma ora è finito. «I costi umani che abbiamo dovuto patire sono indicibili. È stata massacrata una famiglia, è stato distrutto un partito, hanno fatto patire le pene dell'inferno e quelle di un disonore immeritato a me e ai miei cari».
Mastella è in questo mood. Ma la notizia dell'assoluzione perché il fatto non costituisce reato e perché il fatto non sussiste è arrivata in un giorno a lui propizio anche per altro. «Questa è stata una giornata storica per Benevento e per il Sannio», dice il sindaco ed ex ministro presentando un grande progetto. Il gruppo Nestlé ha deciso di realizzare a Benevento un nuovo stabilimento per la produzione della pizza surgelata, che verrà esportata in tutto il mondo.
MASTELLA
LA NOVELLA
E la soddisfazione, sia pure nel dolore, per come si è espresso il tribunale su di lui, è più che naturale. «Se venivo condannato, rischiavo il posto di sindaco, a cui tengo con tutto il cuore». Ma il passato continua a fare male. «Più volte mi sono chiesto: tormentato come Giobbe avrò la sua pazienza?».
clemente mastella sindaco di benevento (6)
La storia la riassume così: «Ero ministro e mi sono dimesso. Ero segretario di un partito da un milione di voti e addio. Ero influente e mi hanno fatto passare per un Provenzano della politica». Ma adesso, la buona novella.
clemente mastella sindaco di benevento (5)