Paolo Valentino per il "Corriere della Sera"
sebastian kurz
Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz è da ieri indagato dalla Procura federale per i crimini economici, sospettato di aver dichiarato il falso davanti alla Commissione parlamentare d' inchiesta sui casi di corruzione che segnarono il suo primo governo, l' alleanza tra popolari e l' estrema destra alla guida del Paese tra il 2017 e il 2019. Insieme a lui, sotto indagine è stato posto anche il suo capo di gabinetto, Bernhard Bonelli, mentre il ministro delle Finanze e fedelissimo di Kurz, Gernot Blümel, è stato iscritto nel registro degli indagati già da alcuni mesi.
kurz strache
A motivare la mossa della Procura, è stata la denuncia di Neos, il partito liberale all' opposizione, secondo cui Kurz ha mentito ai commissari, quando ha negato di aver saputo alcunché delle nomine al vertice di società pubbliche, che sarebbero state influenzate da donazioni private ai partiti di governo, durante il biennio della coalizione ÖvP-FPÖ. In particolare, Kurz ha negato di aver partecipato direttamente alle trattative sulla nomina di un suo uomo di fiducia, Thomas Schmid, al vertice di Öbag, la potente holding di Stato che gestisce gli investimenti di tutte le aziende austriache a partecipazione pubblica.
sebastian kurz 1
Nell' audizione, originariamente come persona informata dei fatti, Kurz ha invece opposto un «non ricordo» ad altre domande sul cosiddetto Ibizagate, lo scandalo che costò il posto all' ex vicecancelliere Heinz-Christian Strache, colto in un video nel quale prometteva appalti e contratti in cambio di favori politici e tangenti alla (falsa) figlia di un oligarca russo.
In realtà, secondo Neos, esistono mail e documenti che proverebbero il ruolo decisivo del cancelliere nel cosiddetto «mercato delle nomine».
BERNHARD BONELLI
Kurz ne aveva finora perfino negato l' esistenza, ma ieri la Corte costituzionale ha deciso che il capo del governo dovrà consegnare l' intero incartamento, sia pure non gli sms del suo cellulare. In un comunicato ufficiale, nel quale ha confermato la sua posizione, Kurz ha detto che non si dimetterà neanche di fronte a una formalizzazione delle accuse, poiché si tratta di una violazione minore della legge, che eventualmente toccherebbe a un giudice monocratico.
Ma il danno alla sua immagine personale e alla stabilità dell' attuale coalizione popolari-Verdi, è enorme. Cambiando anche il colore del suo partito, da nero a turchese, Kurz era arrivato al potere promettendo un totale cambio di stile e sostanza nell' opaca politica austriaca.
SEBASTIAN KURZ HEINZ-CHRISTIAN STRACHE
Non più una gestione «tra amici» fondata sul cosiddetto «Proporz», la tradizionale distribuzione consensuale delle risorse e dei posti pubblici tra socialdemocratici e popolari, ma una governance moderna e trasparente, fondata su competenza e merito. All' evidenza, clientelismo, scandali e inchieste scandiscono anche il cancellierato dell' uomo di porcellana. «Il rispetto delle regole e delle leggi vale per tutti», ha ammonito per la prima volta il presidente della Repubblica, Alexander Van der Bellen. Una campana che suona soprattutto per Sebastian Kurz.