Kyrylo Budanov
007 KIEV, 'LE FORZE ARMATE UCRAINE ENTRERANNO PRESTO IN CRIMEA'
(ANSA) - ROMA, 28 LUG - Le forze armate ucraine entreranno presto in Crimea, non manca molto alla liberazione della penisola dai russi. Lo ha dichiarato il capo dell'intelligence della Difesa ucraina Kyrylo Budanov, come riporta Rbc Ukraine. Budanov ha assicurato che la liberazione della penisola di Crimea dai russi non tarderà e dovrebbe avvenire "presto", ma non ha specificato quando. Il capo degli 007 ucraini ha anche affermato che la presenza del Gruppo Wagner in Bielorussia non spaventa Kiev e che al momento non esiste alcuna minaccia in tal senso.
base militare russa in fiamme in crimea
KIEV, SUCCESSI NELLO SVILUPPO DELLA CONTROFFENSIVA
(ANSA) - ROMA, 28 LUG - Il generale ucraino Oleksandr Tarnavskyi, che comandante in capo delle forze sul fronte meridionale ha affermato alla Cnn che le sue forze stanno facendo progressi nel respingere le truppe russe, poiché la controffensiva di Kiev sembra entrare in una nuova fase più aggressiva.
attacco al ponte di kerch, in crimea 17 luglio 2023 8
"Le forze di difesa stanno sistematicamente respingendo il nemico e stanno avendo un certo successo", ha detto il generale. "In particolare, le truppe ucraine hanno liberato Staromaiorske nella regione del Donetsk e stanno consolidando le loro posizioni", ha aggiunto, riferendosi a un villaggio nel sud-est dell'Ucraina che le truppe di Kiev hanno rivendicato ieri. Il generale ha descritto combattimenti intensi e in corso nell'area che comanda, che comprende le parti meridionali del Donetsk e la regione di Zaporizhzhia.
'ATTACCHI DI KIEV A ROSTOV'. E ZELENSKY SPOSTA IL NATALE
(di Francesco Betrò) (ANSA) - ROMA, 28 LUG - L'Ucraina e la Russia non condivideranno più nemmeno il giorno di Natale. La decisione del Parlamento ucraino, siglata dal presidente Volodymyr Zelensky, non è solo la cifra di una spaccatura simbolica, ma ha come obiettivo quello di "abbandonare l'eredità russa": Kiev festeggerà il rituale il 25 dicembre invece del 7 gennaio, giorno previsto dal rito della Chiesa ortodossa russa. Una lotta per la propria identità che si somma alle battaglie combattute sul campo per la propria indipendenza.
Kyrylo Budanov
Venerdì, secondo quanto sostenuto da Mosca, Kiev si è spinta fino in territorio russo con la propria controffensiva, lanciando razzi sulla regione meridionale di Rostov, giusto al confine con quella ucraina del Donetsk. L'attacco sarebbe avvenuto con missili terra-aria S-200 modificati: "Il regime di Kiev ha compiuto un atto terroristico contro le infrastrutture residenziali di Taganrog" ha detto il ministero russo.
JOE BIDEN E VOLODYMYR ZELENSKY AL VERTICE NATO DI VILNIUS
Secondo il Cremlino il razzo sarebbe stato abbattuto ma i detriti avrebbero danneggiato edifici e causato feriti, almeno 15 stando al governatore di Rostov Vasily Golubev. E un altro attacco ucraino, sempre con gli S-200 e sempre nella regione di Rostov, avrebbe colpito una località vicino ad Azov: Mosca ha rivendicato l'abbattimento del razzo, i cui detriti "sono caduti in un terreno desolato" senza danni.
"Tutto ciò che accade in Russia, compreso Taganrog, è una conseguenza della guerra su larga scala iniziata dalla Russia", ha dichiarato Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Zelensky, senza però assumersi la paternità degli attacchi. Nel frattempo, un ordigno sarebbe esploso anche nella città russa di Samara, nella raffineria Kuibyshev, uno dei maggiori siti petroliferi della regione, operativo dal 1945.
MYKAILO Podolyak
"Ferma condanna" per gli attacchi nella regione di Rostov è arrivata da Putin che si trovava a San Pietroburgo per il secondo e ultimo giorno di meeting con i leader africani. Lo Zar è tornato a dirsi aperto a trattare, ribadendo la sua versione - "E' Kiev a non volerlo fare" - e si è mostrato interessato ai piani di pace che arrivano dai loro Paesi, tornando ad assicurare le forniture di grano all'Africa, nonostante lo stop all'Iniziativa del Mar Nero e le sanzioni. Da San Pietroburgo il il presidente egiziano al Sisi ha chiesto a Mosca di riprendere l'intesa.
volodymyr zelensky giorgia meloni vertice nato vilnius
Putin ha giocato anche l'arma degli aiuti militari, ricordando ai suoi interlocutori come dal Cremlino siano state effettuate consegne gratuite di armi "al fine di rafforzare la sicurezza e la sovranità di questi Stati". Ma sulla questione del grano la tensione resta alta, con la Difesa ucraina che torna a mettere in guardia sui rischi di attacchi russi ai cargo mercantili: "Dalle intercettazioni radio apprendiamo che gli occupanti stanno intimando alle navi civili in mare di non dirigersi verso i porti ucraini", ha detto la portavoce delle Forze di difesa dell'Ucraina meridionale Natalia Gumenyuk.
Continua a preoccupare anche Zaporizhzia: due giorni fa gli osservatori della missione dell'Aiea avrebbero infatti registrato - ha fatto sapere Kiev - esplosioni all'interno dell'impianto. La stessa agenzia aveva segnalato nei giorni scorsi la presenza di mine posizionate tra la parte interna e quella esterna della struttura. "La minaccia per la centrale nucleare è cresciuta, perché non c'è certezza che i sistemi di sicurezza funzionino". Quello lanciato dal capo della Commissione statale ucraina per la regolamentazione dell'energia atomica, Oleg Korikov, è un'allarme che spaventa.