DI MAIO
(ANSA) Oltre 60 parlamentari hanno lasciato il M5S e si sono iscritti al nuovo gruppo di Di Maio. Lo riferiscono deputati e senatori coinvolti nell'operazione.
(Adnkronos) - Questa "ennesima lacerazione" è "figlia della decisione scellerata di far parte di un governo dove governano tutti". Di Maio ora "si collocherà saldamente al fianco di draghi", mentre se Conte "vuole dare una possibilità" al M5S alle politiche, "deve lasciare immediatamente il governo Draghi". Lo dice Alessandro Di Battista, intervistato in Russia da Rainews24. (Leb/Adnkronos)
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Da repubblica.it
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Da Sergio Battelli a Laura Castelli, da Primo Di Nicola a Carla Ruocco, e poi Francesco D'Uva, Simone Valente, Daniele Del Grosso, Simona Nocerino, Vincenzo Presutto e tanti altri. L'hotel Bernini è affollato nell'attesa di Luigi Di Maio e della conferenza stampa convocata per ufficializzare la scissione dal Movimento. Parte dal governo, il ministro degli Esteri. Dice che si è rafforzato, dopo la risoluzione di oggi sugli aiuti all'Ucraina, approvata con 219 sì, 20 no e 20 astenuti in Senato. Sostiene che lo scontro nel Movimento - ormai in corso da giorni - è stato alimentato per motivi mediatici. E poi spiega le ragioni dell'addio.
"Dovevamo scegliere da che parte stare"
Si concentra sulla guerra in Ucraina, Di Maio. "Dovevamo scegliere da che parte stare della storia. I dirigenti del Movimento hanno rischiato di indebolire l'Italia, di mettere in difficoltà il governo per ragioni legate alla propria crisi di consenso, per recuperare qualche punto percentuale, senza neppure riuscirci. La guerra non è uno show mediatico, è da irresponsabili picconare il governo. Di fronte alle atrocità che sta commettendo Putin non potevamo mostrare incertezze". Poi il passaggio sulla risoluzione. Al Senato c'è stato un "voto che delinea la posizione dell'Italia e che ribadisce la nostra appartenenza all'area euro-atlantica" e non poteva essere altrimenti. "No alle ambiguità".
CONSIGLIO NAZIONALE DEL M5S
"Grazie al Movimento per quello che ha fatto per me, ma da oggi inizia una nuova strada", ha detto Di Maio. Quindi l'annuncio, ormai scontato. "Lascio il Movimento, è una scelta sofferta che non avrei mai pensato di fare". E la voce si incrina. Poi la rottura, anche nel linguaggio: "Da oggi inizia un nuovo percorso. Per costruire un futuro servono soluzioni e idee realizzabili. Per avere un modello vincente da nord a sud abbiamo bisogno di aggregare le migliori capacità e talenti. Perché uno non vale uno".
La citazione di Sassoli
Nel suo discorso Di Maio cita l'esponente di un altro partito, lo scomparso presidente del Parlamento europeo, il dem David Sassoli. "Davanti a questa guerra devastante, l'Europa deve essere più solidale, ce lo ricordava il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, un esempio di grande di correttezza, di senso delle istituzioni e di pacatezza che deve essere da guida per tutti noi".
L'identikit di "Insieme per l'Italia"
LUIGI DI MAIO - BEPPE GRILLO - GIUSEPPE CONTE
Il nome della nuova formazione parlamentare è già noto dal pomeriggio. Nella conferenza stampa Di Maio ne traccia l'identikit. "Nascerà una forza politica che non sarà personale", dove "non ci sarà spazio per odio, sovranismi e populismi".
"Il Movimento non è più la prima forza"
Infine, l'ultima stoccata: "Da domani il Movimento non è più la prima forza politica in Parlamento". Di Maio non risponde a domande. Al termine del suo intervento, c'è spazio solo per l'abbraccio ai "suoi" parlamentari.
conte di maio CONTE DI MAIO giuseppe conte luigi di maio foto di bacco (1)