Estratto dell’articolo di Pier Francesco Caracciolo per www.lastampa.it
mensa scolastica
Piatti serviti con condimenti non proprio graditi: una volta un insetto, un’altra un capello, un’altra ancora un pezzetto di legno. Oppure, in altre circostanze, non serviti affatto, non nell’orario previsto almeno. È quanto è successo, nell’ultimo mese, nella scuola elementare Rignon, in via Massena 39, nel cuore della Crocetta. […]
A denunciarlo sono diversi genitori, cui gli episodi sono stati raccontati dai figli. Molti di loro, l’altro giorno, si sono ritrovati davanti all’ingresso della scuola e hanno fatto partire una doppia azione congiunta. Primo, hanno scritto una lettera di protesta e l’hanno spedita ai vertici della Città. Secondo, hanno ritirato i figli dal servizio mensa.
MENSA SCOLASTICA
Uno di loro, Antonio di Nardo, consigliere in Circoscrizione 1, ha iniziato a preparare un’interpellanza sul tema, che depositerà nei prossimi giorni. Da parte sua l’assessora all’Istruzione, Carlotta Salerno, ha già risposto ai genitori, dicendosi pronta a far scattare un’ispezione.
«Un servizio assolutamente non qualitativo né conforme alla somministrazione per bambini»: così lo definiscono mamme e papà, che ricordano come la mensa costi 5,7 euro al giorno. I problemi, spiegano alcuni di loro, sono partiti all’inizio di quest’anno scolastico, quando è cambiata la ditta che fornisce i pasti all’istituto.
mensa a scuola
L’altro giorno è stato un papà, che fa parte della commissione mensa (e dunque ha diritto a entrare in refettorio mentre gli alunni consumano il pasto), ad accorgersi che qualcosa non andava: «Nella zuppa di un bambino c’era un pezzettino di legno» dice.
Il tutto è stato immortalato e la foto aggiunta al dossier dei problemi della mensa, aperto un mese fa. «Una bimba aveva trovato un capello in un piatto di pasta» racconta un altro genitore. La piccola lo aveva fotografato, salvo essere rimproverata dalla maestra. In precedenza, dice un altro papà, c’era stato l’episodio dell’insetto.
MENSA SCOLASTICA
[…] Il tema, spiegano, è anche quello della quantità di cibo nei piatti, non sempre sufficiente: «Il pasto consegnato l’altro giorno a mio figlio consisteva in una rondella di zucchina e un pezzo di patata» dice Arduino Di Renzo, 43 anni, papà di due alunni. In un’altra occasione era stata invece servita la pizza, ma non ce n’era per tutti: «Alcuni bimbi hanno dovuto aspettare le due del pomeriggio: poi l’hanno mangiata in classe, da soli» sbotta Di Nardo. […]
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