IMANE KHELIF
(ANSA) - ALGERI, 07 AGO - Dopo aver fatto scalpore a Parigi durante i Giochi Olimpici e in tutto il mondo, il caso della pugile iperandrogina algerina Imane Khelif è entrato al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, provocando tensione tra Algeria e Russia. Infatti, l'agenzia di stampa ufficiale Aps ha riferito che la Missione permanente dell'Algeria presso le Nazioni Unite ha sottolineato oggi che "gli scettici della pugile algerina Imane Khelif hanno un'agenda politica sconosciuta", osservando che il rapporto del Comitato Olimpico Internazionale (Cio) "ha spezzato la schiena a tutti gli scettici".
Nella sua risposta alla delegazione russa in occasione di un briefing al Consiglio di Sicurezza sul tema "mantenere gli impegni per le donne, la pace e la sicurezza nel contesto del rapido ritiro delle missioni di pace", il rappresentante algerino ha sottolineato che "la coraggiosa pugile, la signorina Imane Khelif, è nata donna, ha trascorso la sua infanzia come una ragazza e ha praticato lo sport come una donna a pieno titolo". "Non c'è alcun dubbio, tranne per coloro che hanno un'agenda politica di cui non si conoscono i disegni", ha aggiunto.
IMANE KHELIF
"Non posso che rimandare tutti allo stesso Comitato Olimpico Internazionale (Cio) che, con chiarezza e con la sua testimonianza, sgretola le fondazioni di ogni scetticismo sulla nostra coraggiosa eroina, nipote di donne algerine libere", ha ancora sottolineato. Stando a un video della riunione del Consiglio di Sicurezza che è stato ampiamente diffuso sui social, il delegato algerino ha chiesto di intervenire due volte in risposta al rappresentante russo, che ha parlato di atlete eliminate da altre che non avevano superato il test ormonale della Federazione Internazionale di Pugilato, e che, ha confermato che si tratta di un uomo.
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