Teresa Ciabatti per il “Corriere della Sera”
ALBANO LAZIALE - REGINA E ROBERTA
«Io non mi fermo qui, per me è come una sorella» dice Roberta a Chi l' ha visto?. E racconta della sua preoccupazione nel vedere Regina così cambiata: ingrassata, capelli tagliati, mentre mostra il telefonino sul quale l' amica è registrata come sister. Tra loro si chiamavano sister, Regina e Roberta. Ventotto anni Regina, 32 Roberta. Vicine di casa, dopo la morte della madre di Regina, diventano migliori amiche.
Nel momento in cui Regina rimane sola sopraggiungono Roberta e sua madre - chiamata da Regina zia («a zia Maria dispiaceva - dirà agli inquirenti in merito alle violenze subite - ma mi diceva che erano dei riti e che dovevo resistere. Tieni duro, diceva»). Le due donne si prendono cura di Regina, la nutrono, proteggono, spesso la trattengono a dormire, perché non si senta sola, e intanto la convincono di quanto siano cattivi i parenti, gente che non la ama, che vuole solo il suo appartamento.
IL CASO DI REGINA - IL FIDANZATO DI ROBERTA
Albano Laziale, palazzina popolare, primo piano: il nuovo mondo affettivo di Regina. Fuori il fratello e la nonna, ai quali non risponde più al telefono. Dentro: Roberta, zia Maria, Alberto (il fidanzato di Roberta, subentrato poi) e Ely, il cagnolino da cui Regina non si separa mai. Per lei era come una figlia, - racconta la nonna - la pappa di Ely, i vestiti di Ely. Se usciva, la portava nella borsa. Quando Ely sparisce, la nonna chiede notizie. Regina risponde che è morta, fine. Così oggi la donna ipotizza che siano stati i tre a uccidere il cane, per togliere alla nipote anche l'ultimo legame col passato.
Bellissima, bionda, Regina è il desiderio degli uomini. Per strada, quando lei e Roberta camminano, i ragazzi si girano. A guardare Regina, non Roberta. Allora andiamo oltre, e immaginiamo. Immaginiamo decine di ragazzi che chiedono a Roberta di conoscere Regina. E poi: le due ragazze in piscina a riprendersi col telefonino, ridere e lanciare baci. Immaginiamo i commenti al video postato sui social. In prevalenza per Regina. E - sempre immaginando, solo immaginando - qualcuno che prende alla lettera quel «sorelle» della didascalia commentando: «ma come fate a essere sorelle, non vi somigliate per niente».
REGINA LA RAGAZZA TORTURATA AD ALBANO LAZIALE CHI L'HA VISTO
E dunque: cosa si prova quando nessuno ti vede più? Quando la persona a te più vicina ti ruba l'attenzione? Un'attenzione che non hai mai avuto in grande quantità, ma che - per quanto esigua -, ti sei faticosamente conquistata con dieta, piercing, capelli liscissimi, piastrati ogni giorno, lenti a contatto azzurre, mentre lei, la sorella d'elezione, li ha azzurri veri.
REGINA LA RAGAZZA TORTURATA AD ALBANO LAZIALE 1
Roberta costringeva Regina a prostituirsi e, se non portava gli 800 euro concordati, la picchiava e torturava, arrivando a ustionarla col ferro da stiro. Tutto ricostruito dagli inquirenti che trovano Regina in fin di vita nel suo appartamento il 3 luglio scorso. I tre aguzzini vengono arrestati. Ciò che ancora rimane incomprensibile è la trasformazione fisica a cui Roberta ha obbligato l'amica. Nove ciambelle ogni mattina, fritti, bibite gasate perfino antidiarroici per farla ingrassasse, per vederla deformata. E i lunghi capelli biondi: tagliati cortissimi.
REGINA LA RAGAZZA TORTURATA AD ALBANO LAZIALE
Che il vero successo di Roberta non sia stato il rifiuto del cinquantenne egiziano col quale «la sorella» aveva concordato una prestazione sessuale. «L'ho vista ingrassata e piena di lividi - racconterà l'egiziano - indossava un paio di mutandine, era ridotta male e le ho subito detto che sarei andato via».
Chissà che il vero trionfo di Roberta non sia stata la trasformazione della più bella nella più brutta. Ecco cosa e chi faceva prostituire Roberta: quel che restava della ragazza bellissima che tutti si giravano a guardare e che oggi nessuno vuole, neanche un egiziano col doppio dei suoi anni. Così Roberta si è ripresa l' attenzione perduta.