Luigi Grassia per “La Stampa”
scioperi e ritardi in aeroporto
Sono giorni da incubo per migliaia di persone in tutto il mondo che speravano di godersi le vacanze e invece si mangiano il fegato in aeroporto fra ritardi e cancellazioni, oppure vengono informati di non presentarsi neanche allo scalo, tanto il loro aereo non decollerà. E anche quando si parte, le pene accessorie possono comprendere tempi lunghissimi in coda, bagagli che non viaggiano con i passeggeri o arrivano in ritardo eccetera.
La nostra Italia, troppo spesso condannata alla maglia nera nei confronti internazionali, stavolta fa meglio degli altri, perché tra i motivi del caos c'è il numero insufficiente di lavoratori con cui si ritrovano le compagnie aeree e gli aeroporti: in media, le aziende straniere hanno adeguato con troppa brutalità al ribasso gli organici alla crisi economica del Covid, e così si sono fatte trovare impreparate dalla ripresa del turismo.
aeroporto
Mentre le aziende italiane grazie alla cassa integrazione (la troppo spesso vituperata cassa integrazione) hanno conservato la gran parte dei dipendenti e ora non lamentano vuoti eccessivi nel personale - fra l'altro, secondo la piattaforma specializzata Oag è proprio un aeroporto italiano, quello di Bergamo, il migliore d'Europa per puntualità dei voli nella prima metà di luglio, con appena il 3% di ritardi; e un altro scalo italiano, quello di Catania, risulta al sesto posto (una beffa all'Ue: il peggiore in Europa risulta Bruxelles).
Tuttavia, in casa nostra una fonte auto-generante di problemi rischiano di essere gli scioperi: domani in Italia si annunciano astensioni al lavoro nelle compagnie "low cost" e fra i controllori di volo aderenti ad alcune sigle sindacali; lo stop degli uomini-radar è previsto dalle 14 alle 18 ma le conseguenze potrebbero farsi sentire più a lungo.
aeroporto 2
Senza entrare nel merito delle ragioni e dei torti, e pur ribadendo che il diritto di sciopero è sacrosanto, fra quelli fondamentali dei lavoratori, l'analista di settore Antonio Bordoni afferma che «dichiarare uno stato di agitazione contemporaneo controllori-compagnie low cost è inopportuno e autolesionista. I bilanci delle aerolinee, low cost comprese, mostrano risultati in rosso e se c'era un momento sbagliato per mettersi in stato di agitazione, quello attuale è proprio il perfetto momento sbagliato».
L'intervento del Garante degli scioperi ridurrà i danni per gli utenti assicurando i servizi essenziali, ma a meno che non disponga la precettazione non potrà evitare che si aggiungano disagi a disagi.
caos a heatrow 4
Intanto è stata trovata una soluzione per i 54 ragazzi fra i 13 e i 17 anni il cui volo di rientro a Bergamo, da Londra Stansted, previsto per domani, era stato cancellato per lo sciopero degli uomini radar: torneranno con un volo da Londra domani alle 19,55 (finita l'agitazione).
A livello europeo agosto non si annuncia migliore di luglio. Secondo un rapporto di Cirium (società di analisi del settore dell'aviazione) le compagnie aeree hanno già cancellato 15.788 voli previsti per il mese, pari al 60% delle cancellazioni a livello mondiale: il totale globale è 25.378, corrispondenti a 818 voli eliminati al giorno e a 4,4 milioni di posti che rimarranno invenduti.
caos a heatrow 3
Guardando alle single compagnie aeree, Turkish Airlines è quella con il maggior numero di cancellazioni in Europa, cioè 4.408 voli, seguono British Airways (3.600), EasyJetcon (2.045), Lufthansa (1.888) e Wizz Air (1.256). In altre parti del mondo si segnalano la brasiliana Azul che ha cancellato 2.133 voli, la sudcoreana Korean Air (2.033) e l'indiana IndiGo (2.030).
Quanto agli aeroporti, la situazione peggiore appare quella di Londra Heathrow, dove da qualche giorno, e fino all'11 settembre, è stato fissato ha fissato un limite massimo di 100 mila passeggeri al giorno, perché il personale non è in grado di gestirne di più.
caos a Heathrow 2
La compagnia Emirates ha coniato il termine "Airmageddon", che fa il verso all'Armageddon dell'Apocalisse, per descrivere quanto sta accadendo nel più importante aeroporto inglese, e il termine è stato ripreso dai mass media internazionali.
Per contribuire a superare l'emergenza, la statunitense Delta Air Lines ha pensato a una soluzione creativa: ha organizzato un volo senza viaggiatori da Londra a Detroit con a bordo 1.000 valigie perse a seguito di cancellazioni a Heathrow.
Sul caos negli aeroporti europei è intervenuta la commissaria Ue alla concorrenza, Margrethe Vestager. «La cosa confortante è che nell'Unione europea ci sono regole chiare su come una compagnia aerea debba compensare i passeggeri danneggiati».
caos aeroporti 3 caos aeroporti aeroporti 2 aeroporti 3 aeroporti 1 caos aeroporti 2 caos a Heathrow