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    “BERLUSCONI HA LA VARIANTE OMICRON”, “MA QUALE COVID, S'È ROTTO IL FEMORE GIOCANDO A PALLETTA CON DUDÙ”, “MACCHÉ, È RICOVERATO AL SAN RAFFAELE PER PROBLEMI CARDIACI” – IL CAV NON VA PER LA PRIMA VOLTA A PRESENTARE IL LIBRO DI VESPA E SI SCATENA UNA RIDDA DI IPOTESI SUL SUO FORFAIT - NEL SUO ENTOURAGE SI SCHERZA: “S'È MAI VISTO UN CANDIDATO AL QUIRINALE CHE MENTRE STA GIOCANDO LA PARTITA DELLA VITA NE VA A PARLARE PUBBLICAMENTE?”  - LA STRATEGIA DEL BANANA CHE CONTINUA A COLTIVARE L’UTOPIA COLLE: “IN QUESTA FASE MEGLIO NON SOVRAESPORSI”


     
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    MARIO AJELLO per il Messaggero

     

    MEME DI SILVIO BERLUSCONI AL QUIRINALE MEME DI SILVIO BERLUSCONI AL QUIRINALE

    «Ha la Variante Omicron», «Ma quale Covid, è solo un po' affaticato», «È inciampato e s' è rotto il femore giocando a palletta con Dudù», «Macché, ha appena un filo di febbre», «S' è ricoverato al San Raffaele per problemi cardiaci», «Non è vero affatto, ha mal di pancia». Il soggetto è il Cavaliere, e il tema che ha scatenato ieri questa ridda di ipotesi nel Palazzo è il seguente e clamoroso: per la prima volta nella storia d'Italia dall'inizio della Seconda Repubblica, Berlusconi non presenta il libro natalizio di Bruno Vespa, che in questo caso è «Perché Mussolini rovinò l'Italia (e come Draghi la sta risanando)».

     

    Tutti a interrogarsi se il forfait di Silvio al Tempio di Adriano oggi pomeriggio era previsto l'evento fosse dovuto a motivi fisici, e invece no: non c'entra il corpo del Cavaliere ma il Colle del Cavaliere. Nel suo entourage si scherza così: «S' è mai visto un candidato al Quirinale che mentre sta giocando la partita della vita ne va a parlare pubblicamente?».

     

    Mattarella Quirinale Osho Berlusconi Mattarella Quirinale Osho Berlusconi

    In effetti, no. Proprio perché Berlusconi è per antonomasia il grande comunicatore, sa bene che in un momento così cruciale alla propria quirinabilità egli crede assai è meglio apparire il meno possibile. Presentando il libro di Vespa, Silvio non poteva sfuggire al tema dei temi. Meglio sottrarsi quindi, e tante scuse a Vespa che è un tipo comprensivo. Ed è stato il giornalista a dare la notizia dell'assenza del leader, aggiungendo: «Arcore spiegherà le motivazioni». Ma poi una nota ufficiale da Arcore non è arrivata.

     

    silvio berlusconi al quirinale silvio berlusconi al quirinale

    Nelle conversazioni con gli amici di partito, il Cavaliere proprio dalla sua reggia brianzola ha osservato: «In questa fase meglio non sovraesporsi, conviene evitare le luci della ribalta». E detto da uno showman come lui, vuole dire che stavolta non c'è spettacolo che tenga di fronte alla possibilità dell'ascesa alla presidenza della Repubblica per la quale Berlusconi fa calcoli su calcoli: «Si parte da 451, questi i nostri numeri del centrodestra, e si deve arrivare a 505 per essere eletto al quarto scrutinio: si può fare!». Silvio a Roma arriverà, ma non subito e senza esporsi: se ne starà dalla seconda metà di gennaio a Villa Grande, laggiù sull'Appia, da dove organizzerà la strategia per il Quirinale che già è abbondantemente in corso.

     

    Al punto che Enrico Letta, ieri, l'ha voluta stroncare così: «Giovanni Leone fu eletto con 505 voti, i voti di una parte sola e non di tutti. E quello fu un vulnus istituzionale». Il centrodestra, sia che riesce a portare a termine l'operazione Berlusconi sia che non ci riesca e ripieghi su altri (Pera? Addirittura la Casellati? Comunque un candidato targato non sinistra e i numeri per farlo vincere la coalizione Fi-FdI-Lega mai come stavolta li può avere) ha la forte tentazione di fare da sé. La stessa che specularmente fa Conte che ieri ha chiamato il Pd: «Facciamo una proposta comune per il Colle». Risposta di Letta: «Bene».

    berlusconi al quirinale con bernini e gelmini berlusconi al quirinale con bernini e gelmini

     

    LETTERA A ROTONDI Oggi intanto, ma a Milano e non a Roma come nel caso del libro di Vespa, c'è la presentazione del bel volume di Gianfranco Rotondi, «La variante Dc». E qui il Cavaliere dovrebbe esserci, ma in forma di lettera di saluto inviata all'autore e ai presentatori (Sallusti, Gomez e il sindaco Beppe Sala). O magari all'ultimo istante verrà meno anche questa lettera, in ossequio alla «sotto-esposizione» mediatica che Silvio ha scelto per concentrarsi sul colpo grosso della successione a Mattarella? Dice Rotondi (che comunque aspetta la missiva di Berlusconi): «Capisco che lui voglia stare fuori dai radar. Serve discrezione per arrivare sul Colle e il Cavaliere ce la può fare abbondantemente. Anche con i voti che gli farà portare di nascosto Conte, così Forza Italia sparisce e una parte del 10 per cento degli elettori azzurri se la prende l'avvocato». Questo, chissà. Di certo il no a Vespa significa per Silvio, che pure apprezza moltissimo Bruno, un sì al Colle grande quanto il palazzo del Quirinale.

    BERLUSCONI QUIRINALE BERLUSCONI QUIRINALE SILVIO BERLUSCONI AL QUIRINALE MEME SILVIO BERLUSCONI AL QUIRINALE MEME

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