Marco Cremonesi e Maurizio Giannattasio per corriere.it
Andrea Farinet
Il centrodestra non vuole farsi trovare impreparato. Non più. Se a Milano Andrea Farinet, il docente bocconiano indicato da Matteo Salvini come sfidante di Beppe Sala, dovesse dire no alla candidatura per «questioni personali molto delicate», il nome che prende sempre più quota è quello di Luca Bernardo, pediatra molto conosciuto a Milano, responsabile della Casa Pediatrica del Fatebenefratelli e direttore del dipartimento della medicina dell’infanzia e adolescenza dell’ospedale.
luca bernardo
Il suo nome non rimbalza solo nelle stanze dei partiti, ma trova sponda anche in diversi settori della società civile, dove Bernardo è stimato e apprezzato. Prematuro fare scommesse, mancano ancora alcuni tasselli. A partire dal fatto che i tre big del centrodestra non hanno ancora preso contatto con il pediatra e non c’è nessuna convocazione ufficiale per il vertice che dovrebbe finalmente mettere fine alla caccia all’uomo. Ma la macchina sembra in moto.
Ronzulli: «Contenta per Bernardo»
Ieri, il leader della Lega, Matteo Salvini da una parte ha assicurato che si chiuderà entro la fine della settimana, dall’altra ha ribadito che presenterà una squadra. «Ci stiamo lavorando e abbiamo quasi finito, perché non vince il singolo. L’Italia degli Europei di calcio lo dimostra. Nei prossimi giorni vorrei proporre ai milanesi non il candidato sindaco ma una squadra con uomini e donne che si sono messi a disposizione dalla società civile, senza tessere in tasca.
matteo salvini e giorgia meloni
Ci sono tante adesioni: ci sarà il sindaco, il vicesindaco, qualcuno che si occuperà di disabilità, qualcuno che si occuperà di periferie». Una squadra dove Gabriele Albertini giocherà un ruolo fondamentale, accompagnando nella corsa contro Giuseppe Sala il candidato «civico» meno noto: già ci sarebbero stati contatti tra Bernardo e l’ex sindaco di Milano.
Apprezzamento sulla figura del pediatra arrivano dalla vice capogruppo azzurra al Senato, Licia Ronzulli: «Conosco Bernardo da quando mia figlia Vittoria ha mosso i primi passi, è il suo pediatra. Non potrei che essere contenta perché conosco le qualità umane e professionali di Luca, ma servirà ancora un approfondimento collegiale». Anche Ignazio La Russa si rimette alla decisione della coalizione: «Ne parlano tutti bene anche se non siamo noi ad averlo proposto. So che molti lo apprezzano, ma noi siamo rispettosi dell’istruttoria di Salvini».
andrea cangini con la moglie eva foto di bacco
Un po’ meno rispettosi su altri due temi cari al leader della Lega: il candidato civico e la squadra. «Abbiamo scelto di presentare un candidato sindaco “civico” per Milano, ma — insiste La Russa — se non c’è l’adesione di tutti, non è che il “politico” sia maledetto da Dio….». La stessa cosa che aveva detto Silvio Berlusconi al Corriere. «Da elettore milanese dico che la discussione sul candidato civico o politico è un falso problema. Conta che il futuro sindaco sia competente, preparato, onesto».
Salvini: «A Napoli uniti su Maresca»
CATELLO MARESCA
Dichiarazioni che sono una nuova apertura di credito nei confronti di Maurizio Lupi che gode di grande notorietà e buoni sondaggi. L’altra critica riguarda la squadra: «Stiamo lavorando a un tridente come a Roma — conclude La Russa — e non a una squadra a otto o dieci. Più è ristretta la squadra e più ha valore. Altrimenti si annacqua tutto». Se la Lega punta al civico, a Napoli dovrebbe essere soddisfatta: il possibile candidato Catello Maresca — il magistrato noto per le operazioni contro il clan dei Casalesi — addirittura non vorrebbe le liste dei partiti.
Resta la prima scelta leghista: «A Napoli — dice Salvini — spero si trovi l’unità di tutta la coalizione su un magistrato anti-camorra d’eccellenza come Catello Maresca». Non molto meglio va a Bologna, dove il possibile candidato Andrea Cangini, apprezzato giornalista ma anche senatore azzurro, gode sì della «massima stima» di Salvini. Che però lo blocca: «È un collega di assoluto spessore. Ma stiamo cercando a Bologna come in tutte le altre città candidati al di fuori del circuito parlamentare».
andrea farinet andrea farinet