Federica Cocchi per la Gazzetta dello Sport
serena williams
Il battito della piccola che cala pericolosamente, il cesareo d' urgenza e poco dopo un' embolia polmonare.
Serena Williams ha raccontato in una lettera alla Cnn del grosso rischio che ha corso subito dopo aver dato alla luce la figlia Alexis Olympia Ohanian il 1° settembre dello scorso anno. «Sono quasi morta dopo il parto di mia figlia» ha raccontato la ex numero 1 al mondo in procinto di tornare in campo nei tornei americani. «Durante il travaglio, a ogni contrazione il battito cardiaco di mia figlia calava paurosamente e così sono stata portata d' urgenza in sala operatoria per un cesareo.
Ma per i sei giorni successivi ho vissuto nella paura e nell' incertezza». In pratica Serena, che ha già avuto un problema di embolia polmonare in passato, ha sentito che qualcosa non funzionava e il suo respiro si faceva affannoso, per questo ha subito fatto scattare l' allarme. Immediatamente lo staff dell' ospedale l' ha sottoposta a una tac e le ha somministrato una flebo di anticoagulanti che le ha salvato la vita. Ma i guai della campionessa di 23 Slam non erano ancora finiti:
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«A causa della tosse provocata dall' embolo, la cicatrice del cesareo si è aperta. I medici durante l' intervento hanno visto che mi si era formato un grosso ematoma nell' addome e l' hanno rimosso, ma poco dopo sono stata sottoposta a un nuovo intervento, una procedura per evitare che i grumi di sangue arrivino ai polmoni».
SENSIBILIZZARE «Quando finalmente mi hanno dimessa e sono potuta tornare a casa con la mia bambina - continua il racconto Serena - ho passato sei giorni di completa incertezza, senza potermi muovere dal letto». Trattandosi della Williams, lo standard delle cure ricevute è stato ovviamente elevatissimo: «Se non fosse stato per l' abilità dei medici della clinica, forse ora non sarei qui a raccontare tutto questo. Sono una persona fortunata».
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L' intervento della Williams era legato a una campagna dell' Unicef: «In tutto il mondo, milioni di donne vivono complicazioni post-parto simili alla mia, ma spesso non possono contare sull' assistenza garantita da farmaci e personale medico. Potete donare alle organizzazioni che lavorano per aiutare le donne e i bambini più bisognosi, solo così possiamo cambiare le cose».
RIENTRO Intanto, dopo l' esordio in doppi con la sorella Venus in Fed Cup contro l' Olanda, dove ha rimediato una sonora sconfitta, la Williams continua a prepararsi per il rientro a Indian Wells. La 36enne non ha potuto difendere il titolo degli Australian Open, conquistati quando già era incinta, a causa dei problemi avuti nel post parto: «Ha dovuto fare un taglio cesareo - ha spiegato il suo coach Mouratoglu - e questo l' ha lasciata senza addominali. Questo ovviamente è un grande problema per un' atleta come lei - ha spiegato Mouratoglou poco tempo fa -. Serena ha perso due mesi interi di recupero fisico a causa delle diverse complicazioni e non era pronta a giocare in Australia ma farà di tutto per essere pronta a Indian Wells».
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Non sarà comunque un anno troppo impegnativo per la ex numero 1 che ha in programma, oltre ai due tornei americani, i tre Slam più Roma, Madrid e Canada o Cincinnati.
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