Franca Giansoldati per “il Messaggero”
PRETI PEDOFILI
Il ciclone dall' America passa all' Europa: la piaga della pedofilia scuote il papato mettendo a repentaglio l' immagine della Chiesa. È stata pubblicata ieri - dopo il devastante rapporto dell' Investigating Grand Jury della Pennsylvania che accusa 301 sacerdoti di aver abusato sessualmente di oltre mille minori dagli anni '40 fino ai giorni nostri una lettera rivolta a tutta la comunità dei credenti. «Con vergogna e pentimento ammettiamo che non abbiamo agito in tempo riconoscendo la dimensione e la gravità del danno che si stava causando in tante vite».
IL DOCUMENTO Il documento è stato scritto a tempo di record (forse un po' tardivamente) sull'onda delle accuse cilene e americane, ma soprattutto mentre cresceva incontenibile lo sdegno della pubblica opinione mondiale. Possibile che tutti i vescovi interessati, ieri come oggi, siano stati tanto ciechi o sordi? Il dubbio resta inquietante e piomba in Irlanda dove Francesco andrà per il raduno mondiale delle famiglie. Anche lì un passato recente non smette di fornire particolari raggelanti sull'omertà di tanti vescovi. Possibile che nella loro posizione non si siano mai accorti di nulla?
PRETI E PEDOFILIA
LE FERITE «Le ferite non spariscono mai, abbiamo conosciuto il dolore delle vittime» tuona da Dublino la coraggiosa Marie Collins, una mite signora che ha conosciuto il trauma della violenza quando aveva 13 anni. Cinque anni fa era stata arruolata da Francesco nella Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, ma l'anno scorso se ne è andata sbattendo la porta perché il Papa prima aveva promesso di istituire un tribunale ad hoc per i vescovi (e i cardinali) insabbiatori e poi a fronte alla levata di scudi della Congregazione della Fede aveva fatto retromarcia.
bergoglio
Nel frattempo il tema di come punire i vescovi (e i cardinali) insabbiatori è stato al centro di un braccio di ferro tra coloro che vorrebbero più trasparenza a tutti i livelli nella gestione di questi casi. Francesco nella lettera ha fatto proprie le parole dell' allora cardinale Ratzinger nella Via Crucis scritta per il Venerdì Santo del 2005: «Quanta sporcizia c' è nella Chiesa».
Peccato che quelle parole erano state scritte pensando al più devastante caso di pedofilia di tutti i tempi, quello di padre Maciel, fondatore dei Legionari di Cristo, amico di una sfilza di cardinali ancora tutti piuttosto attivi (Sodano, Dziwisz, Rilko, Sandri, Farrell). Papa Francesco è tornato a battersi il petto, a pronunciare l' ennesimo mea culpa sorvolando sulle responsabilità superiori di vescovi e cardinali.
PRETI E PEDOFILIA
LA DEPOSIZIONE Proprio oggi che il cardinale cileno Ezzati è stato chiamato a deporre in veste di imputato in un tribunale civile per avere coperto un prete. Tutto da verificare, intanto 140 tra teologi ed educatori statunitensi hanno firmato una petizione per chiedere ai vescovi americani di dimettersi in blocco, proprio come avevano fatto i loro colleghi cileni a maggio, di fronte alle estensioni della piaga della pedofilia. Una specie di ammutinamento. Marie Collins su Twitter si dimostra implacabile: «Il Papa dovrebbe smettere di dirci quanto è terribile l' abuso, ma di come tutti siano tenuti alla responsabilà».
PRETI E PEDOFILIA
L' ARCIVESCOVO Più esplicito l' arcivescovo di Dublino, Diarmud Martin, organizzatore del meeting sulla famiglia: «Non basta chiedere scusa. Se ci sono strutture che hanno permesso o facilitato gli abusi vanno demolite per sempre».