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    IL CINEMA DEI GIUSTI - AMORE, IRONIA ED EROTISMO NEL FAVOLOSO “NERUDA” DI PABLO LARRAIN - AVVISATE ARBORE: E’ IL SUO FILM. COME NELLA SIGLA DI "QUELLI DELLA NOTTE" (IN CUI VENIVANO CITATI PICASSO E NERUDA) C’E’ ANCHE PICASSO CHE COMMENTA DA PARIGI LA FUGA DEL POETA


     
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    PABLO LARRAIN NERUDA PABLO LARRAIN NERUDA

    Marco Giusti per Dagospia

     

    Il pubblico italiano è molto affezionato a Neruda. Un po’ grazie a Massimo Troisi e Philippe Noiret e al Postino, un po’ grazie a Renzo Arbore e a Quelli della notte, “Lo diceva Neruda che il giorno si suda, ma la notte no”. In qualche modo, Neruda, anche da noi, è un personaggio di poeta familiare e popolare.

     

    Lo ritroviamo trattato con lo stesso amore e ironia, e con una carica erotica in più, in questo notevole Neruda di Pablo Larrain, non un vero e proprio biopic, ma una variazione poetica di un Neruda senatore comunista che prende posizione contro il governo Videla e nel 1948 entra prima in latitanza e poi parte per l’Europa.

     

    Lo interpreta con grandissimo vigore e voglia di vivere Luis Gnecco, attore comico cileno, quasi un Lino Banfi, che riesce a trasmetterci un Neruda divertente, erotomane, giustamente imprendibile e amato dal popolo, Come nella canzone di Arbore, c’è pure Picasso (“rispondeva Picasso io di giorno mi scasso”) che commenta da Parigi la fuga del poeta. C’è la seconda moglie, Delia, Mercedes Moran.

     

    PABLO LARRAIN NERUDA - 1 PABLO LARRAIN NERUDA - 1

    E c’è il personaggio, in parte vero e in parte totalmente letterario, di Oscar Peluchonneau, interpretato da un sempre grande Gael Garcia Bernal, il commissario che insegue Neruda e si ritrova a vivere un ruolo che da attore secondario diventa co-protagonista cosciente della storia.

     

    Il film di Larrain, presentato con grande successo alla Quinzaine des Realisateurs di Cannes (ma perché non in concorso?), mostra assieme al successivo Jackie, sempre di Larrain, in concorso a Venezia, che vedremo a febbraio, un modo diverso di trattare i grandi personaggi storici del passato. Cioè non lunghe ricostruzioni con il personaggio che invecchia grazie a trucchi sempre terribili, ma la ricostruzione di un evento o di un momento importante e particolare vissuto dal personaggio stesso e ben ricollocato nella sua realtà. Così assistiamo all’omicidio di Dallas per Jackie e alla lunga fuga dal Cile per Neruda.

     

    NERUDA PABLO LARRAIN 4 NERUDA PABLO LARRAIN 4

    Anche se è dai tempi dei grandi biopic della Warner Bros di William Dieterle che non assistiamo a un regista che possa trattare ben due film su grandi personaggi nello stesso anno, e questo suona un po’ assurdo di questi tempi, anche se non è forse il cinema che ci saremmo aspettati dal regista di Tony Manero, con Neruda e ancor più con Jackie, Larrain si dimostra un grande narratore di eventi storici, preciso e artista abbastanza da non scadere mai nel fumettistico.

     

    Neruda offre anche con l’invenzione dell’inseguitore che vive della luce dell’inseguito famoso, una chiave letteraria particolare e di bella presa spettacolare. Detto questo, l’ambientazione cilena funziona perfettamente, i bordelli pure, questo Neruda che a comando imposta la voce da Neruda, cioè da grande poeta declamante, è favoloso. Pomeriggio assicurato per professori, professoresse, signore intelligenti. Svegliate Arbore, che è il suo film. In sala da giovedì 13 ottobre.

    PABLO NERUDA LARRAIN PABLO NERUDA LARRAIN

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