Marco Giusti per Dagospia
Lo schiaccianoci e i quattro regni
Che pasticcio... Un po' di Cajkovskij, un po' delle avventure di Alice in versione Disney- Tim Burton, un po' di Cenerentola, due regine nemiche, una ragazzina protagonista, e viene fuori questo sballatissimo “Lo schiaccianoci e i quattro regni”, polpettone insipido firmato a quattro mani da Lasse Hallstrom e Joe Johnston, sceneggiato da Ashleigh Powell, 135 milioni di budget per un film che al massimo sembra una vetrina di Harrod infiocchettata per Natale. Altro che Walt Disney.
Lo schiaccianoci e i quattro regni
Per fortuna ci sono due regine notevoli, Keira Knightley e Helen Mirren, una protagonista deliziosa, Mackenzie Foy, e una schiaccianoci nero, Jayden Fowora Knight, il solito Morgan Freeman come stregone. Il film ha avuto non pochi problemi produttivi. E si vede. Iniziato nel marzo 2016 da Lasse Hallstrom, ha bisogno di un mese di reshoots che vengono fatti da Joe Johnston, ufficialmente per la non disponibilità di Hallstrom.
Rifacimenti che hanno anche un diverso sceneggiatore, Tom McCarthy. Ma la postproduzione la segue proprio Hallstrom. Alla fine i due registi finiscono per firmare assieme, ma non sappiamo realmente come sono andate le cose sul set. I risultati del pasticcio, però, sono evidenti.
Lo schiaccianoci e i quattro regni
Visto che se la cornice natalizia funziona, col padre vedovo che porta i regali ai tre figli, il cuore della storia con il viaggio di Mackenzie Foy nei quattro regni misteriosi assieme allo Schiaccianoci, mostra una bella confusione. I topi non sono male, sia in versione simpatica che mostruosa, ma il problema è la narrazione. Per non parlare della mancanza di ritmo. In sala.
Lo schiaccianoci e i quattro regni