Marco Giusti per Dagospia
PILAR FOGLIATI ROMANTICHE
“Io non ci torno a Palermo. Al Pigneto voglio stare. Avete capito?” Non fosse che per questo atto d’amore per il Pigneto di uno dei suoi personaggi, l’aspirante sceneggiatrice Eugenia Praticò, non posso che segnalarvi positivamente “Romantiche”, coraggioso film di esordio nel cinema comico da protagonista e nella regia di Pilar Fogliati, giovane attrice italiana, che nel corso di un paio d’anni è diventata un piccolo caso non solo romano grazie alle sue buffe imitazioni verdoniane. Dico coraggioso perché non è facile per un comico, e ancor di più per una comica, esordire al cinema con un film di personaggi.
PILAR FOGLIATI ROMANTICHE
Pensate a Sabina Guzzanti e al suo “Troppo sole” diretto da Giuseppe Bertolucci, pensate a Eleonora Danco, mentre la più talentuosa Virginia Raffaele se ne è guardata bene di affrontare il cinema da protagonista. Può essere una trappola. E dico verdoniane perché la stessa Pilar Fogliati ha citato come fonte di ispirazione il Verdone di “Un sacco bello”, diviso in quattro episodi, per quattro personaggi, come il suo film. Con la differenza che qui c’è un pur flebile collante, quello della psicanalista, Barbora Bobulova, che ha in cura le quattro ragazze. Che straparlano, straparlano. Ci inondano di parole.
PILAR FOGLIATI ROMANTICHE
La prima, Eugenia Praticò, è una giovane palermitana in cerca di fortuna a Roma. Vuole lavorare nel cinema, ha già scritto una sceneggiatura, “Olio su mela”, che farà leggere a una scrittrice lesbica che, rifiutata, la tratterà malissimo (“Mi dispiace Praticò, stai usando una vita che non è la tua”), in una scena che se fosse stata scritta da uno sceneggiatore maschio avrebbe fatto gridare allo scandalo.
PILAR FOGLIATI ROMANTICHE
Gli altri personaggi di Pilar sono la scombinata Uvetta Budini Di Raso, ricca e nobile vacanziera di Capalbio, che scopre il piacere di fare il fornaio e si innamora del garzone egiziano e non del solito cugino nobile, la pariolina Tazia De Tiberis sostenitrice della tesi che se il tuo uomo ti tradisce con una escort non sono corna, ma poi quando capita a lei le cose cambiano, e la sana ragazza di Guidonia Michela Trezza, pronta a sposarsi un carabiniere, che si ritrova una vecchia fiamma e va in tilt.
PILAR FOGLIATI ROMANTICHE
Scritto e sceneggiato, ma forse anche un po’ supervisionato da Giovanni Veronesi, con la collaborazione di Giovanni Vento, prodotto da Indiana, magari il film funzionerà tra le ragazze più giovani, è quello che gli auguriamo, ma soffre un po’ della costruzione da commedia di papà da cinema romano, quando lo avremmo voluto un po’ più sporco essendo un esordio, e di personaggi che girano attorno a storie troppo esili con il risultato di stancare un po’ il pubblico. Nel comico meno fai meglio fai, diceva il grande Cannavale.
PILAR FOGLIATI ROMANTICHE
Ma Pilar è fresca, giovane, positiva, piena di talento e qualche risata la fai, soprattutto quando Eugenia parla di sesso con le amiche (“con un’ora che ci fai?”) anche scivolando sui rapporti lesbo (“Lei sa”) e quando Tazia spiega al fidanzato per quanto tempo è tollerato che un uomo possa vedere il culo di un’altra ragazza (e 30” è davvero troppo).
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Con lei ci sono come se stessa Levante, che ha curato anche le musiche, Maria Chiara Centorami come la bonissima escort Rula, Edoardo Purgatori, Diane Fleri, che fu una star del cinema mocciano, Giovanni Anzaldo, Emanuele Propizio, Jacopo Rampini, Ubaldo Pantani e un grande Rodolfo Laganà, che con due battute riesce sempre a farci sorridere. In sala.
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