• Dagospia

    IL CINEMA DEI GIUSTI - ANCHE SE È ALQUANTO SOFISTICATO, “THE NORTHMAN” FUNZIONA PROPRIO COME UN QUALSIASI FILM DI VICHINGHI, COME NEGLI ANNI ’60. LA GENTE SI MASSACRA CON TUTTO QUELLO CHE TROVA, ANCHE A CAPOCCIATE, COI MOZZICHI AL COLLO E I MASCHI SI ALLENANO A FARE I LUPI ULULANDO ALLA LUNA E DIGRIGNANDO I DENTI - SKARSGARD NON È L’AMLETO DI LAURENCE OLIVIER, MA HA UN GRAN FISICO E FA BENE IL BAMBOCCIONE DOMINATO DALLA VIOLENZA, TUTTE LE DONNE, DALLA KIDMAN ALLA TAYLOR JOY SONO PERFETTE, I SET ISLANDESI SONO INCREDIBILI. CERTO, LE NAVI VICHINGHE SONO UN PO’ POCHINE…  - VIDEO


     
    Guarda la fotogallery

     

    Marco Giusti per Dagospia

     

    alexander skarsgard the northman alexander skarsgard the northman

    Finalmente un bel film di vichinghi dove la gente si massacra con tutto quello che trova, anche a capocciate, coi mozzichi al collo e i maschi si allenano a fare i lupi ululando alla luna e digrignando i denti (fa un po’ ridere, ovvio…).

     

    Anche se è un film alquanto sofisticato e più ricercato nella costruzione visiva che nella ricostruzione di navi e battaglie (solo 60 milioni di budget…), diretto da Robert Eggers, regista di un notevole horror, “The Witch” e di un ambizioso e un po’ troppe estetizzante “The Lighthouse”, questo “The Northman”, che ha esordito ieri in tutto il mondo, scritto con Sjon, lo sceneggiatore del pregevole “Lamb”, e con fior di consulenti scientifici (l’archeologo Neil Price e la valkiriologa Johanna Katrin Fridriksdottir) per la ricostruzione della tragedia nordica del principe Amleto poi rielaborato da Shakespeare, già rielaborata a cartoon dalla Disney con “Il re leone”, e per il mito delle valkirie, funziona proprio come qualsiasi film di vichinghi come negli anni ’60.

     

    anya taylor joy the northman 2 anya taylor joy the northman 2

    Il mio pensiero va subito allo strepitoso “I Vichinghi” di Richard Fleischer con Kirk Douglas, Tony Curtis e Janet Leigh, anche lì la storia era quella di una vendetta, con padri stupratori e fratelli bastardi, che segnò la nostra giovinezza, ma anche ai meno ricchi “Erik il vichingo” di Mario Caiano con Giuliano Gemma e Gordon Mitchell. Con tutte le botte che si danno ai vichinghi manca sempre un occhio, un braccio, un naso e sono sempre rigorosamente biondi.

     

    alexander skarsgard anya taylor joy the northman alexander skarsgard anya taylor joy the northman

    Tutti elementi che non mancano nel film di Eggers che ha la fortuna di grandiosi set tra Islanda e Irlanda dove vengono ricostruite le avventure vichinghe del 914 dopo Cristo nelle terre del Nord, tra Norvegia, Scozia, Islanda e Ucraina, di una regia che riesce a dosare la voglia di fare il film troppo colto e il film troppo cafone (“un incrocio tra Andrei Rubliov e Conan il barbaro”) e di un protagonista (e co-produttore) bello, forzuto, biondo e atletico come Alexander Skarsgard, figlio di Stellan e fratello di Bill, capace di scalare da solo, senza controfigura la palizzata di una città come faceva ai suoi tempi Alfio Caltabiano, celebre stuntman italiano.

     

    nicole kidman the northman nicole kidman the northman

    In quanto Amleto o Amleth, ovvio che il povero principe abbia subito il tradimento dello zio Fjolnir, Claes Bang, che gli ha ucciso il padre, King Aurvandill, cioè Ethan Hawke, si è acchiappato la madre dalle lunghe trecce, Queen Gudrun, cioè Nicole Kidman, qui piuttosto brava, ha cercato di ucciderlo, ma si è salvato, e ha rubato il trono di famiglia.

     

    NICOLE KIDMAN THE NORTHMAN NICOLE KIDMAN THE NORTHMAN

    Ovvio anche che Amleth, dopo un’educazione di gran classe come macellaio di non si capisce quale banda di disperati nel nord dell’Europa, cerchi vendetta una volta capito come arrivare dallo zietto. Si traveste da schiavo cristiano e assieme alla streghetta bionda e slava Olga di Anya Taylor Joy arriva nell’isola con vulcano dello zietto con un barchino pieno di schiavi.

     

    anya taylor joy the northman anya taylor joy the northman

    Ovviamente accadrà di tutto, anche se la doppia chiave della storia, è bene ricordarlo, è sempre nella ricostruzione della tragedia shakesperiana con tutti i suoi tradimenti e nel mito delle valkirie che domina il finalone. Anche se, non è uno spoiler, il grande duello finale in mezzo al vulcano, vera perla del film, vedrà i protagonisti darsele con gli spadoni completamente nudi. Un po’ come la spada di foco breghiana, insomma…

     

    the northman the northman

    Eggers aveva in testa di fare un grande film di vichinghi e, in fondo, lo ha fatto, dando spazio a apparizioni eccellenti come Willem Dafoe come Fool, e a Bjork come la strega-indovina Seeress. Ha esagerato magari un po’ con le botte, c’è una specie di rugby casareccio con martelloni che i vichinghi si danno sulla capoccia con coattoni forzuti notevoli, ha esagerato anche sulla ricerca visiva, elaborata con il suo storico direttore della fotografia, l’americano Jarin Blaschke, un po’ sulle rielaborazioni letterarie, ma alla fine tutto funziona. Skarsgard non è l’Amleto di Laurence Olivier, ma ha un gran fisico e fa bene il bamboccione dominato dalle donne e dalla violenza, tutte le donne, dalla Kidman alla Taylor Joy sono perfette, i set islandesi sono incredibili. Certo, le navi vichinghe sono un po’ pochine… In sala.

    anya taylor joy in the northman anya taylor joy in the northman the northman the northman

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport