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    IL CINEMA DEI GIUSTI - UN ALTRO FILM D’AUTORE TRISTE. MA QUESTO “AFTERSUN”, OPERA PRIMA SCRITTA E DIRETTA DA CHARLOTTE WELLS, CHE RACCONTA QUI IL SUO VERO RAPPORTO COL PADRE, CHE LEI VEDE E FILMA CON IL SUPER8 L’ULTIMA VOLTA NEGLI ANNI ’90, AL TEMPO DEI BLUR, È STATO UN CASO CLAMOROSO PRIMA A CANNES E POI IN INGHILTERRA, DOVE THE GUARDIAN LO HA BATTEZZATO FILM DELL’ANNO - VIDEO


     
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    Marco Giusti per Dagospia

     

    aftersun aftersun

    Un altro film d’autore triste. Lo so. Ma questo “Aftersun”, opera prima scritta e diretta da Charlotte Wells, che racconta qui il suo vero rapporto col padre, che lei vede e filma con il super8 l’ultima volta negli anni ’90, al tempo dei Blur, è stato un caso clamoroso prima a Cannes, dove ha vinto il French Touch prize alla Semaine de la Critique, poi in Inghilterra, dove The Guardian lo ha battezzato film dell’anno e dove ha vinto ogni premio al British Indipendent Film Award lanciando la stella della neoregista e dei suoi due protagonisti, il Paul Mescal reduce da “Game of Thrones nel ruolo del padre, Callum, e l’inedita Francesca Corio nel ruolo della figlia undicenne.

     

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    Il pubblico inglese dei trenta-quarantenni, la generazione oltre che dei Blur anche della Macarena, lo adora e ci si riconosce. La storia vede nulla di più che un viaggio ultracheap, tutto incluso, in un albergo sul mare in Turchia di un padre operaio, il Calum di Paul Mescal, e della figlia Sophie, Francesca Corio, dove il massimo del piacere è prendere il sole e cantare al karaoke.

     

    Tutto è mediato dalla memoria della figlia oggi, interpretata da Celia Rowlson-Hall, che ripensa a quella vacanza di vent’anni prima come l’ultima volta che ha visto suo padre, e dalle riprese che ha fatto allora in Super8. La stessa fotografia, di Gregory Oke, riprende un po’ il sapore del Super8 del tempo. Non è che sia un film dove accade molto, è tutto minimale, anche il titolo, “doposole”, è riferito proprio alle gradazione delle creme per i pallidissimi inglesi, anzi scozzesi, 130 o 131?, ma il film ha una sua grazia profonda che da subito riesce a prenderti e cerchi di capire cosa abbia davvero il padre, malattia o depressione… e da dove venga la sua tristezza nascosta da quella di classe operaia scozzese in vacanza sul Mediterraneo. Film sottile e benissimo girato, lo trovate sia al cinema sia su Mubi da ieri.

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