Estratto dell’articolo di T.CI. V.GIAN. per “La Repubblica”
BLITZ PRO PALESTINA ALLA UNIVERSITA’ FEDERICO II
C’è un clima di allerta sugli episodi di intolleranza nelle università italiane. Si parla di «preoccupazione», di «attenzione alta». Vale per la Conferenza dei rettori come per il ministero dell’Università. Dopo le prevaricazioni di un gruppo di studenti che alla Federico II di Napoli ha impedito il convegno con il direttore di Repubblica Maurizio Molinari e il rettore Matteo Lorito — ultimo di una serie di incursioni nella aule accademiche — la Crui e il ministero ritengono che un segnale vada dato. Senza drammatizzare ma anche senza sottovalutare l’accaduto.
BLITZ PRO PALESTINA ALLA UNIVERSITA’ FEDERICO II
Giovedì la ministra Anna Maria Bernini incontrerà a piazza Rondanini gli 85 rettori degli atenei italiani. È un confronto che lei stessa ha voluto, subito dopo i fatti di Napoli, chiamando alla riunione d’urgenza la presidente della Conferenza Giovanna Iannantuoni. […] La ricerca di un equilibrio che non si sposa certo con alcune dichiarazioni dello stesso governo.
Come quelle del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida: «La tolleranza del passato verso questi episodi di squadristi rossi — ha detto evocando gli Anni di piombo — ha portato al terrorismo e al suo rafforzamento fino al sequestro e alla morte di Aldo Moro». Da sinistra è Luana Zanella (Avs) a ridimensionare: «L’episodio grave non può certo essere letto come una anticipazione di possibili nuove forme di terrorismo e di violenza politica paragonabili a quelle che abbiamo vissuto in contesti storici e sociali completamente differenti».
david parenzo contestato alla sapienza 3
I recenti blitz all’università diventano dunque anche oggetto di scontro politico, con l’ala dura di FdI che prova a cavalcare la tensione e la sinistra radicale che prova a smorzare le reazioni: «Nessuno — dice Nicola Fratoianni di Si — ne approfitti per innestare polemiche strumentali o chiedere di soffocare il dissenso. La censura, da qualunque parte provenga, non può avere cittadinanza negli atenei». Tradotto: non possono essere i blindati né la forza a tutelare le università.
Sui contestatori della Rete studentesca intanto ora indaga la Digos. Davanti alla facoltà di Ingegneria di Fuorigrotta hanno voluto dare la loro versione, dopo aver rifiutato il confronto: «In Italia la democrazia è in uno stato necrotico. Cosa resta di democratico quando le forze dell’ordine strattonano i ragazzi per non farli entrare in un luogo di formazione?». […]
FRANCESCO LOLLOBRIGIDA francesco lollobrigida rinfoltimento FRANCESCO LOLLOBRIGIDA