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    "BYD" BANG! - IL COLOSSO CINESE DI VEICOLI ELETTRICI BYD HA SORPASSATO TESLA NELLE VENDITE DI AUTO NEL PRIMO SEMESTRE - L'AZIENDA, FINANZIATA ANCHE DA WARREN BUFFETT, HA VENDUTO 641.350 VEICOLI ELETTRICI CONTRO I QUASI 570MILA DELLA SOCIETÀ DI ELON MUSK - IL SORPASSO DI BYD SU TESLA È SPIEGABILE CON I PROBLEMI ALLE CATENE DI APPROVVIGIONAMENTO MA SOPRATTUTTO CON IL PREZZO - UNA BYD BERLINA COSTA MENO DI UNA ENTRY LEVEL DI TESLA...


     
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    Alberto Annicchiarico per www.ilsole24ore.it

     

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    Finora tutti avevano guardato al braccio di ferro tra Volkswagen +1,18% e Tesla, con i tedeschi ben decisi, per voce del ceo Herbert Diess, a sopravanzare gli americani entro il 2025. Qualche giorno fa un report di Bank of America aveva avvisato che nel solo mercato americano il sorpasso sarebbe avvenuto sempre nel 2025 ma ad opera delle due case a stelle e strisce storiche, GM e Ford.

     

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    Si parla di vendite di auto elettriche e la sorpresa arriva dalla Cina. Il sorpasso è già avvenuto. Lo ha effettuato il colosso locale, Byd, nel quale ha una quota vicina all’8% l’investitore per antonomasia, l’oracolo di Omaha, Warren Buffett con la sua Berkshire Hathaway. Byd è un produttore globale di impianti di energia rinnovabile e opera in 50 Paesi.

     

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    Produce mezzi di trasporto pubblico elettrici (venduti anche in Europa, dove per le auto ha esordito in Norvegia con il suv elettrico Tang), batterie (ambito da cui tutto è iniziato fino a superare la coreana LG, per cui ora Byd è al secondo posto dietro l’altra cinese CATL) e componenti per smartphone (infatti, tra i clienti ci sono Apple, Xiaomi e Huawei). Il gruppo ha una trentina di siti industriali di cui alcuni disseminati tra Stati Uniti, Brasile, Giappone e India. I dipendenti sono 230mila, più del doppio di Tesla.

     

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    Le vendite di Byd, nei primi sei mesi hanno toccato quota 641.350 veicoli elettrici (+315% anno su anno) contro i quasi 570mila della società guidata dal ceo Elon Musk. A giugno i veicoli venduti sono stati 134.036, contro i 41.036 di un anno prima e i 114.943 di maggio. Va detto che fanno parte del novero anche le ibride plug-in, considerate in Cina new energy vehicles come le auto a batteria. L’obiettivo per l’intero 2022, comunicato all’assemblea degli investitori, è di 1,1-1,2 milioni di unità equamente divise tra vetture a batterie e ibride plug-in.

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    Tra i modelli più interessanti c’è la berlina Seal, stravenduta all’esordio in Cina a fine maggio, che monta una batteria di nuova concezione e il cui prezzo varia fra i 30mila e i 40mila euro, quindi più economica della entry level di Tesla, la Model 3. Il modello top è a trazione integrale con una potenza di 380 kW (517 CV) e un'autonomia di 650 chilometri. Il sorpasso su Tesla è spiegabile con i problemi alle catene di approvvigionamento ma soprattutto con la chiusura obbligata dello stabilimento di Shanghai in aprile e maggio a causa della strategia zero Covid di Pechino. Gli stabilimenti di Byd, che ha sede a Shenzhen, non sono stati interessati.

     

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    Il titolo a Hong Kong ha guadagnato il 18% da inizio 2022 (il 35% negli ultimi 12 mesi), un andamento del tutto in direzione contraria rispetto al mondo dell’automotive occidentale e della startup cinese Nio, che accusano perdite molto pesanti. Tiene il titolo Toyota (-5%) e replica la performance di Byd l’altra startup cinese Li Auto. Attualmente Byd, con 134 miliardi di capitalizzazione, mantiene salda la terza posizione nel ranking dei produttori di automobili, alle spalle di Tesla (ora sotto i 700 miliardi di dollari) e di Toyota (211 miliardi).

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