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    CI ABITUIAMO A TUTTO. PERSINO ALLA GUERRA. IN TV IL CONFLITTO IN UCRAINA NON TIRA PIÙ - DOPO L'ATTENZIONE INIZIALE, NELL’ULTIMA SETTIMANA IL TELESPETTATORE È TORNATO A FARSI RIMBAMBIRE DALL’INTRATTENIMENTO, FACENDO CROLLARE GLI ASCOLTI DEI TG - FRANCESCO SILIATO, ESPERTO DI MEDIA E COMUNICAZIONI: “SONO STATI ELIMINATI GLI ARGOMENTI CHE INTERESSANO COME IL COVID CHE STA RISALENDO E DI CUI SI PARLA POCHISSIMO. E PIÙ RISALE, PIÙ IL GOVERNO ANNUNCIA IL LIBERI TUTTI: LA GENTE RESTA SBALORDITA E NON TROVA…”


     
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    Michela Tamburrino per “la Stampa”

     

    francesco siliato 4 francesco siliato 4

    Assuefazione. Persino alle notizie tragiche. Distrazione. Voglia di recuperare la normalità delle proprie abitudini, anche televisive. Il telespettatore incollato davanti allo schermo che rimandava notizie di guerra, con il passare delle settimane e l'acuirsi del dramma, ha dapprima rafforzato il suo interesse per poi, in quest' ultima settimana, evadere dalla tristezza riprendendo le abitudini televisive di sempre. Questa è la tendenza fotografata dai numeri. Se la pandemia aveva tenuto l'attenzione alta e costante come mai in passato, la guerra in Ucraina ha invece avuto l'impatto classico delle tragedie: forte attenzione nelle prime fasi e poi calo dell'interesse.

     

    pompieri al lavoro a kiev pompieri al lavoro a kiev

    A spiegare come si muove la curva dell'audience è il professor Francesco Siliato, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi di Cultura dei Media al Politecnico di Milano. Massimo esperto del settore, ha preso in analisi i dati che vanno dallo scoppio del conflitto, il 24 febbraio a mercoledì 16 marzo. Salta agli occhi che tutti i telegiornali scendono in ascolti con percentuali a doppia cifra (Studio Aperto -13%, TgLa7 -12%, il Tg5 ha perso il 15% dal giorno dell'invasione dell'Ucraina). Unica eccezione il tg1, «solo» -8%. Chi vuole restare informato sulla guerra preferisce i canali all news (Sky Tg24 o Rainews24) che triplicano i loro ascolti.

     

    Professore, perché i notiziari generalisti vivono questa regressione?

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    «I tg scendono perché oramai sono composti esclusivamente da comunicazioni sulla popolazione Ucraina interviste alle famiglie, a chi fugge, a chi resiste, ma le notizie scarseggiano. Oltretutto sono stati eliminati quasi del tutto gli altri argomenti che invece interessano il telespettatore. Parliamo del Covid che sta risalendo e di cui si parla pochissimo. È più risale, più il Governo annuncia il liberi tutti: la gente resta sbalordita e non trova chiare e approfondite spiegazioni nei telegiornali».

     

    Dunque è anche un problema di insoddisfazione?

    «Anche, così ci si comincia a distrarre e a cercare alternative, lo dimostra questo allontanamento graduale ma costante».

     

    Un allontanamento che premia sì i programmi d'intrattenimento, ma non tutti. Il Grande Fratello Vip ha visto aumentare gli spettatori per la finale, ma già prima era risalito. Il cantante mascherato invece è sceso. Nel palinsesto c'è chi non risente dell'aumento di notizie di guerra?

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    «Resta non scalfibile sotto qualsiasi cielo il calcio giocato con Milan e Inter che supera i 6 milioni di spettatori. Ma il calcio è sempre rimasto nei numeri superiore a quelli del conflitto».

     

    Serie e fiction hanno beneficiato di questa "distrazione di massa"?

    «Molto meno ma non a causa della guerra e della distrazione, ma perché sono troppe e cambiano in continuazione, ogni giorno c'è una nuova serie, il pubblico perde il filo. O anche semplicemente perché non piacciono. Per esempio scende Vostro onore mentre Doc nelle tue mani ha registrato solo una piccola flessione e anche Noi è calato, ma qui entra anche il gusto personale. Si evince che l'ascolto ha premiato i programmi consolidati mentre l'offerta di prima serata di Rai1 e di Canale 5 perde rispettivamente il 10,5% e il 7,9%».

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    E i canali a forte vocazione informativa, come La7 e Rete4?

    «Per loro è una storia diversa. La7 nella settimana forte dei combattimenti in Ucraina, dal 24 febbraio al 2 marzo, ha guadagnato il 21%. Ancor di più nella settimana successiva. Poi il pubblico ha cominciato a distrarsi e la risalita ha preso a frenare scendendo al 20%. Stessa tendenza a diminuire di Rete4 che da un più 19% è scesa a un più 15%. Italia 1 era al meno 9% nella settimana cruciale e oggi vanta un più 5,6%, dovuto probabilmente alla partenza de La pupa e il secchione».

    una donna in lacrime davanti a un palazzo distrutto a kiev una donna in lacrime davanti a un palazzo distrutto a kiev mercato di kharkiv distrutto dalle bombe russe mercato di kharkiv distrutto dalle bombe russe fossa comune a bucha kiev 3 fossa comune a bucha kiev 3 tamponi tamponi tamponi 2 tamponi 2 bombe russe su kiev 1 bombe russe su kiev 1 bombe russe su kiev 2 bombe russe su kiev 2 uomo piange sul corpo della madre a kiev 2 uomo piange sul corpo della madre a kiev 2 uomo piange sul corpo della madre a kiev 1 uomo piange sul corpo della madre a kiev 1 fossa comune a bucha kiev 2 fossa comune a bucha kiev 2 uomo piange sul corpo della madre a kiev 3 uomo piange sul corpo della madre a kiev 3 vittime a kiev 1 vittime a kiev 1 vittime a kiev 2 vittime a kiev 2 francesco siliato 1 francesco siliato 1

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