1 - MAURIZIO VISCIDI "ALLENIAMO I GIOVANI SOLO AL POSSESSO PALLA COSÌ CI PERDIAMO LA QUALITÀ IN ATTACCO" STRADA SBAGLIATA "
Estratto dell'articolo di g.buc. per “la Stampa”
MAURIZIO VISCIDI
[…] Maurizio Viscidi, coordinatore tecnico delle nazionali giovanili, gioca la partita aperta, o meglio, riaperta del ct azzurro Mancini.
L'Italia dei grandi ha un problema: dove sono finiti gli attaccanti?
«Non è una questione di talento sparito e non si può parlare di vuoto generazionale. Quella che va corretta è la metodologia di allenamento nell'età dove il giocatore viene fuori».
Metodi e allenamenti: palla avvelenata nei settori giovanili...
«A 15, 16 anni vediamo ragazzi che promettono, ma, poi, è come se fermassero il loro processo di crescita per mancanza di conoscenze: al traguardo arrivano i centrocampisti, per le punte il discorso si complica».
NUMERO 9 ITALIA
[...]
Sono fuori strada.
«Gli attaccanti, da un po' di tempo, li definisco "muri" o "sponde": questo gli chiedono gli allenatori, dialogare con i compagni venendo incontro al pallone. E la profondità? La percezione di quello che accade, o può accedere, nei secondi prima che si tocchi il pallone?».
Muri o sponde: e l'Italia resta in perenne ricerca del suo numero nove.
«Vi dico quello che stiamo notando nelle nostre analisi: i giovani centravanti hanno paura di farsi male, non calciano di potenza perché preferiscono usare sempre il "mezzocollo", non si divertono, il piede è debole, il colpo di testa inesistente, nelle conclusioni al volo hanno problemi spazio-tempo».
Una fotografia alla rovescia...
MAURIZIO VISCIDI
«Durante il lavoro in settimana si dà troppo peso al possesso palla che favorisce la crescita dei centrocampisti a discapito delle punte: attaccare il campo verso la porta avversaria è una rarità. I tecnici urlano ai loro ragazzi di giocare facile, di non osare, di guardare il compagno vicino».
[…] Muri o sponde, così non si va lontano.
«I nostri attaccanti sono come automobilisti in contromano per i movimenti che non fanno». […]
ROBERTO MANCINI NAZIONALE ITALIANA
2 - SFIDA DELICATA RESA PIÙ GRAVE DALLA CRISI DEL NUMERO 9
Estratto dell'articolo di Alessandro Bocci per il “Corriere della Sera”
Quella di Roberto Mancini è una sfida ancora più grande e difficile di vincere un Europeo o un Mondiale: andare oltre i tempi che cambiano[…] . La Figc sta lavorando per cambiare le norme, soprattutto nelle Primavere, ma la strada è lunga e tortuosa, mentre l’allenatore azzurro è alle corde.
Domani a Napoli cominceremo a difendere l’Europeo vinto nel 2021, l’unico bagliore dentro anni difficili e lo faremo a un anno e un giorno da una delle pagine più brutte della nostra storia[…] Mancini ha scelto la via della praticità, lui che sino a qualche anno fa voleva vedere con la maglia azzurra solo quelli nati in Italia.
mateo retegui
Contro gli inglesi potrebbe debuttare l’argentino Retegui, che in serie A non ci ha giocato neppure un minuto e ancora non parla una parola della nostra lingua. L’altra strada da battere sono i giovani. Simone Pafundi, 17 anni e 9 minuti appena nella stagione con l’Udinese[…] La crisi si allarga sino a diventare spaventosa se parliamo di centravanti. Dietro l’infortunato Immobile, c’è il deserto.
simone pafundi
Abbondiamo di centrocampisti e sopravviviamo con i difensori, ma le punte latitano. […] È anche un problema di allenamento: vanno riviste le metodologie, come spiega bene Maurizio Viscidi, responsabile delle Nazionali giovanili azzurre. Il tiki-taka e il falso nove hanno cancellato l’istinto del numero 9 di attaccare la porta. Sono quasi tutti centravanti di movimento. La modernità a volte diventa un limite.
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