Dagotraduzione dal DailyMail
Cani antiCovid
Secondo un importante studio britannico, i cani da fiuto sono più efficaci dei test rapidi per rilevare casi di Covid-19 e potrebbero essere impiegati presto negli aeroporti.
I ricercatori hanno scoperto che il coronavirus ha un odore caratteristico che aiuta gli animali a identificare le persone infette anche se non hanno sintomi.
I cani sono in grado di rilevare fino al 94% dei casi. I ricercatori dell’Università di Durham e della London School of Hygiene and Tropical Medicine hanno detto che i risultati hanno «superato tutte le aspettative», e potrebbero essere utilizzati nei luoghi di lavoro, nei teatri e negli stadi per aiutare la Gran Bretagna a tornare alla normalità.
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Secondo i calcoli degli scienziati, due cani impiegherebbero 30 minuti per analizzare i 300 passeggeri di un aereo.
Per lo studio, sono stati coinvolti sei cani: tre labrador, un cocker spaniel, un golden retriever e un labrador retriever. Gli animali sono stati addestrati a rilevare il Covid tra altri 3.500 odori. Dopo otto settimane di esercitazioni, i cani sono stati testati lasciando loro annusare 200 campioni positivi e 200 negativi. Risultato: hanno fiutato la malattia con una precisione superiore all’82%, maggiore di quella dei test rapidi (tra il 58 e il 77%). In particolare, uno dei sei cani utilizzati per l’esperimento, un labrador di tre anni, è arrivato al 94,3%.
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Il professor James Logan, che ha guidato il progetto, ha sottolineato che i cani non sono in grado di sostituire completamente i test PCR ma sono significativamente più veloci e precisi rispetto ai test a flusso laterale rapido. «Il vantaggio di utilizzare questo metodo è quelo di essere in grado di rilevare il COVID-19 con incredibile velocità e buona precisione tra grandi gruppi di persone, anche in casi asintomatici».
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