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    “NON C'È NEMMENO UNA FRAGILE BASE PER I COLLOQUI CON IL GOVERNO UCRAINO” - LO HA DETTO IL PORTAVOCE DEL CREMLINO, DMITRY PESKOV: “NON CI SONO I PRESUPPOSTI PER ACCORDI O PER COSTRUIRE QUALSIASI DIALOGO” – LA RISPOSTA DI KIEV E’ NEI NUMERI: “CIRCA 215.640 SOLDATI RUSSI SONO STATI UCCISI IN UCRAINA DALL'INIZIO DELL'INVASIONE, INCLUSI 980 NELLA GIORNATA DI IERI - LA RUSSIA STA CONTINUANDO I SUOI ATTACCHI MISSILISTICI SULL'UCRAINA PERCHE’ RIESCE AD AGGIRARE LE SANZIONI INTERNAZIONALI E A RICEVERE I COMPONENTI PER LA PRODUZIONE DI MISSILI”


     
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    dmitry peskov vladimir putin dmitry peskov vladimir putin

    MOSCA, 'NON ESISTONO I PREREQUISITI PER I COLLOQUI CON KIEV'

    (ANSA) - ROMA, 11 GIU - Ad oggi non c'è nemmeno una "fragile base" per i colloqui con il governo ucraino: lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, come riporta la Tass. "Oggi non ci sono i presupposti per gli accordi. Inoltre, oggi non ci sono le basi, neanche fragili, per costruire qualsiasi dialogo", ha affermato Peskov. Lo riporta la Tass. "Vediamo: in primo luogo, il regime è riluttante; secondo, non è pronto e terzo, non può (tenere i negoziati), come possiamo dire, senza equivoci", ha aggiunto in un'intervista al programma Mosca.Cremlino.Putin.

    zelensky cardinale zuppi zelensky cardinale zuppi

     

    KIEV, OLTRE 215MILA SOLDATI RUSSI UCCISI DA INIZIO GUERRA  

    (ANSA) - ROMA, 11 GIU - Circa 215.640 soldati russi sono stati uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione, inclusi 980 nella giornata di ieri, secondo l'esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito ucraino indica inoltre che si registrano 314 caccia, 299 elicotteri e 3.300 droni russi abbattuti. Lo riporta il Kyiv Independent. Le forze di Kiev affermano di aver distrutto anche 3.926 carri armati russi, 3.736 sistemi di artiglieria, 7.631 veicoli blindati da combattimento, 18 navi, 601 sistemi missilistici a lancio multiplo, 362 sistemi di difesa antiaerea e 1.183 missili da crociera.

     

    KIEV, MOSCA CONTINUA A PRODURRE MISSILI AGGIRANDO LE SANZIONI

    Dmitrij Peskov e vladimir putin Dmitrij Peskov e vladimir putin

    (ANSA) - KIEV, 11 GIU - La Russia sta continuando i suoi attacchi missilistici sull'Ucraina grazie al fato che riesce ad aggirare le sanzioni internazionali, dopo aver quasi dato fondo al suo potenziale missilistico durante lo scorso inverno, quando cercò di pregiudicare le infrastrutture energetiche ucraine in vista del freddo: lo afferma il portavoce dell'aeronautica militare ucraina, Yuriy Ignat, in un'intervista per l'Ukrainska Pravda. I servizi d'intelligence hanno ripetutamente sottolineato che "alla Russia rimangono missili a sufficienza solo per 2-3 attacchi su larga scala", eppure gli attacchi su tutto il territorio russo, in particolare di notte, sembrano non fermarsi, fa notare l'intervistatrice.

    zelensky cardinale zuppi zelensky cardinale zuppi

     

    "Questo accade - risponde Ignat - grazie alle sanzioni inefficaci. Purtroppo, la Russia continua a ricevere i componenti e, purtroppo, continua la produzione. Il nemico non dovrebbe avere abbastanza missili ad alta precisione e a lungo raggio, come i (ipersonici) Kinzhal-101, gli Iskander-M e Iskander-K e i Kalibr, che possono raggiungere il nostro Paese e colpire con precisione. Quando ha attaccato la nostra infrastruttura critica (lo scorso inverno), ha sfruttato praticamente tutto il potenziale di queste armi strategiche. Ma c'è stata una breve pausa in primavera, quando il nemico ha aumentato la produzione.

    volodymyr zelensky con la presidente della moldavia maia sandu volodymyr zelensky con la presidente della moldavia maia sandu

     

    E ora, secondo i nuovi dati del Gru (servizio segreto militare, ndr), ha di nuovo abbastanza Kinzhal e i Kalibr. A quanto pare, la Russia ha trovato un'opportunità per aggirare le sanzioni grazie ai singoli Paesi che collaborano con essa e riceve componenti tecnologiche che non può produrre da sola: circuiti stampati, chip, semiconduttori. Senza queste componenti, un razzo non può volare", ha proseguito Ignat. "Quindi spero che la Russia venga pressata dalle sanzioni: se funzioneranno in modo completo e saranno controllate, allora sarà possibile mettere la Russia al suo posto", aggiunge il portavoce dell'aeronautica militare di Kiev.

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