Da “il Venerdì - la Repubblica”
LE CHAT E IL DATING
Ho cominciato a frequentare uno o due siti più conosciuti attorno ai 50 anni. Avevo rotto con l'ultimo "fidanzato" con cui stavo per sposarmi, vincendo la mia costante idiosincrasia per il matrimonio. Mi ero dedicata per anni al mio lavoro, mi impegnava molto e mi dava tali soddisfazioni da farmi evitare gli uomini che avrebbero voluto una moglie o compagna tradizionale.
Però dopo un po' mi sentivo sola e di colpo mi sembrava di essere diventata invisibile per gli uomini. Ero sempre stata abbastanza corteggiata. Nei siti cercavo uomini che fossero innanzitutto liberi, poi intelligenti, colti e di carattere affettuoso. In questo ordine. Assicuravo, senza timore di apparire presuntuosa, il possesso degli stessi requisiti, anche perché mi venivano riconosciuti da amici, amiche e colleghi.
I SITI DI DATING PER ANZIANI
Oggi ho 75 anni e in questi 25 anni scegliendo accuratamente i profili giusti ho incontrato uomini che poi sono diventati amici o amanti, uno è stato mio marito per 10 anni e da 8 anni ho anche un nuovo compagno. Tutte persone perbene, con i loro pregi e difetti, come me del resto.
L'errore della sua lettrice delusa al primo incontro è stato di buttarsi con tutta l'anima (e senza corpo) a chattare, due anime belle un po' innamorate dell' amore. Invece dopo due o tre mail, accertati i requisiti fondamentali, bisogna subito invitare lo sconosciuto in una buona pasticceria del centro, comunque lontano da casa, "per continuare la conversazione davanti a un buon caffè, guardandosi negli occhi".
IL DATING E GLI ANZIANI
Qui se l'attrazione fisica latita totalmente, dopo un' oretta di cortesia ci si saluta civilmente e se l' altro insiste con telefonate o inviti, bisogna tagliare corto con garbo, ma inesorabilmente. Se invece è l'altro a piacerti moltissimo tanto che scapperemmo subito con lui, ma non gli piacciamo, se non si fa più vivo bisogna sportivamente lasciar cadere la cosa.
Senza entrare in crisi. Poi ci sono i casi intermedi che durano magari due o tre incontri o pochi mesi o invece decollano seriamente. Lì la partita va giocata ma con misura, non stordirli col sesso, ma neppure fare la mammoletta fuori tempo e luogo.
DAGO Aspesi Verdone
Insomma gli incontri online oggi sono un mezzo in più solo per arrivare rapidamente a un incontro dal vivo. Anche per non correre il rischio di chattare con un uomo la cui moglie o fidanzata storica dorme della stanza accanto. Dopo, la partita si gioca secondo modalità il più possibile tradizionali. Ma ci vuole molta intelligenza e prudenza, oltre che fortuna per gestire con successo questo tipo di incontri.
NATALIA ASPESI
RISPOSTA DI NATALIA ASPESI
Con la sua lettera, mi pare di rileggere “Forse domani mi innamoro”, la parziale autobiografia di Stella Grey, pseudonimo di una giornalista del quotidiano inglese The Guardian, che racconta la sua lunga faticosa e spesso umiliante scalata a un nuovo amore, frequentando assiduamente i siti appositi.
«A volte i siti online erano troppo duri. Facevano vacillare la mia sicurezza. Mi portavano a scavare nuovi profondi pozzi di angoscia Dovrebbe essere un processo che porta alla felicità, ma un sito di incontri è una macchina che può schiacciarti e romperti le ossa».
Poi alla fine Stella, perseverando per 693 giorni, ce l'ha fatta, del resto come lei, che ha perseverato per anni, con addirittura un matrimonio, una convivenza e durature amicizie. Lei ha ragione quando dice che le chat sono solo un mezzo in più per conoscersi, da usare con una certa freddezza e prudenza.
NATALIA ASPESI
Non illudendosi, non fidandosi delle sole parole, come negli incontri reali, non bisogna fidarsi della sola attrazione fisica. Avessi trent'anni di meno, forse tenterei anch'io. Ma adesso il solo pensiero di perdere il mio tempo sempre più prezioso per una nuova conoscenza, mi terrorizza.