Massimo Gaggi per il "Corriere della Sera"
tim cook mark zuckerberg
Dalle parole ai fatti: nello scontro sulla tutela della privacy degli utenti la Apple ha deciso di introdurre in iOS 14, la versione più aggiornata del sistema operativo dei suoi iPhone, un nuovo requisito che chiederà agli utenti se intendono autorizzare le app in uso a raccogliere i loro dati e a tracciarli su Internet a fini di raccolta pubblicitaria.
Facebook, che considera questa mossa un colpo potenzialmente mortale visto che potrebbe chiudere gran parte del rubinetto della raccolta pubblicitaria che costituisce il 99% delle sue entrate, ha reagito annunciando una sorta di contronotifica con la quale chiederà ai suoi utenti che usano terminale Apple di consentire il monitoraggio dei dati per far arrivare loro annunci pubblicitari personalizzati, assai vantaggiosi.
facebook vs apple
Secondo il sito The Information il gigante delle reti sociali si prepara anche a trascinare in tribunale il gruppo fondato da Steve Jobs, accusandolo di pratiche anticoncorrenziali e di abuso del suo potere di mercato attraverso il suo App Store.
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Curioso che un simile rilievo venga mosso da un' impresa, Facebook, denunciata per violazione delle norme antitrust dalla Ftc, l' authority di regolazione del mercato e dai dipartimenti della Giustizia di decine di Stati dell' Unione che puntano allo smembramento del gigante di Mark Zuckerberg, divenuto un quasi monopolio con l' acquisizione di Instagram e WhatsApp.
MARK ZUCKERBERG CON UN MAC
Ma il fondatore di Facebook ha già fatto affermazioni contraddittorie o paradossali in passato (come quando sostenne che le reti sociali non avevano avuto nulla a che fare con l' elezione di Donald Trump nel 2016, salvo rimangiarsi tutto dopo qualche giorno) e non si fa di certo problemi a cambiare rotta ora che vede minacciato il cuore del suo business. Del resto anche Apple è un' osservata speciale del governo per come regola gli accessi al suo magazzino delle applicazioni, l' App Store (ma, al momento, non ci sono denunce antitrust attive nei suoi confronti).
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La settimana scorsa, durante una videoconferenza con gli investitori, Zuckerberg ha sferrato un attacco senza precedenti: «Apple può anche dire che sta difendendo la privacy dei clienti, ma le sue mosse indicano che, in realtà, sta difendendo solo i suoi interessi competitivi». Il fondatore di Facebook definisce il gruppo di Cupertino «uno dei nostri più grandi concorrenti» (perché ha il servizio iMessage che compete col suo Messanger) e sostiene che, chiudendo il rubinetto della pubblicità «targetizzata», danneggia, oltre al suo gruppo, anche tutta l' economia e, soprattutto, le piccole imprese che raggiungono molti loro clienti proprio attraverso questi canali pubblicitari.
facebook appl e
La risposta di Apple non si è fatta attendere ed è stata di una durezza che non ha precedenti nella storia degli scambi polemici sempre più aspri tra i due gruppi che va avanti da almeno un decennio: parlando ad una conferenza a Bruxelles nei giorni scorsi il capo del gruppo, Tim Cook, ha paragonato il business model di Facebook ai meccanismi che spingono alla violenza anche in politica o che riducono la fiducia dell' opinione pubblica nei vaccini: «Se un' attività è costruita sull' inganno degli utenti e lo sfruttamento dei loro dati, su scelte che non sono affatto scelte, non merita lodi ma solo disprezzo».
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