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    LUNA PARK HORROR - IL DICIANNOVENNE GIOVANNI GUARINO, ACCOLTELLATO A MORTE A TORRE DEL GRECO, STAVA PROVANDO A DIFENDERE UN AMICO, CHE ERA STATO AGGREDITO PER UNO “SGUARDO DI TROPPO” - AVEVA URTATO PER SBAGLIO LA SPALLA DI UNO DEGLI AGGRESSORI, DUE 15ENNI DI TORRE ANNUNZIATA, CHE ERANO ARMATI E HANNO SUBITO ESTRATTO IL COLTELLO - I DUE RAGAZZINI ARRIVANO DA UN CONTESTO TUTT’ALTRO CHE SEMPLICE, TRA CAMORRA, SPACCIO E VARIE SEGNALAZIONI PER CONDOTTE VIOLENTE


     
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    Dario Sautto per “il Messaggero”

     

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    Sette coltellate inferte in rapida successione. Una furia disumana nei confronti di un ragazzo che stava provando a difendere l'amico aggredito per uno «sguardo di troppo» e anche lui ferito con alcuni fendenti. Dall'altra parte due ragazzini di 15 anni, incensurati, ma che vengono da un contesto tutt' altro che semplice, tra camorra, spaccio di droga e criminalità comune, e segnalazioni per condotte violente.

     

    Così è stato ammazzato Giovanni Guarino, diciannove anni da compiere tra un mese.

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    Un bravo ragazzo, che lavorava in uno dei negozi di famiglia, ferito mortalmente da una pugnalata al cuore che non gli ha lasciato scampo. È in prognosi riservata, ma se la caverà, Nunzio Abbruzzese, 18 anni, come Giovanni cresciuto a Torre del Greco. Invece, i due minorenni sono stati fermati con l'accusa di omicidio volontario e da ieri sono in un penitenziario minorile.

     

    La tragedia si è consumata nella tarda serata di domenica a Torre del Greco. Giovanni e Nunzio avevano deciso di trascorrere la serata al lunapark di via Nazionale, in zona Leopardi. Una serata diversa per Giovanni, che aveva lavorato anche domenica mattina: il negozio di ortofrutta era chiuso, ma lui aveva venduto le fragole in strada. Giovanissimi, studenti di due istituti diversi, anche loro amici come Giovanni e Nunzio, pure i due 15enni erano usciti per trascorrere una serata diversa.

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    IL CAOS

    Ma, a differenza dei due maggiorenni, secondo gli investigatori i ragazzini di Torre Annunziata erano armati e non hanno esitato ad estrarre un coltello per sferrare pugnalate poi risultate mortali. I due 18enni erano alle giostre, quando è la ricostruzione degli investigatori intorno alle 22.30 si è scatenato il caos.

     

    giovanni guarino giovanni guarino

    Uno dei due avrebbe inavvertitamente urtato spalla contro spalla uno dei 15enni. Una cosa banale che però ha scatenato una violenta reazione, spropositata per la presunta «offesa» subita. Il classico scambio di sguardi, la frase sciocca e banale pronunciata «stai guardando?» a mo' di sfida, infine gli spintoni, la zuffa. La lite si è trascinata all'esterno del lunapark, tra tentativi di fuga e una rissa che avrebbe coinvolto alcune decine di giovanissimi, molti dei quali completamente estranei al primo scontro.

     

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    La lite tra i due 18enni di Torre del Greco e i due 15enni di Torre Annunziata è degenerata quando è spuntato il coltello nelle mani di uno dei minorenni. Le pugnalate sono state una decina, inferte con violenza, nei confronti prima di Nunzio, poi di Giovanni, contro il quale l'assassino si è accanito in maniera veemente per essersi «intromesso», infine ancora sul primo 18enne.

     

    A quel punto, si è scatenato il caos, con decine di ragazzini in fuga.

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    Purtroppo per Giovanni, una volta giunto in ospedale, i medici hanno potuto soltanto constatarne il decesso per quella profonda ferita al cuore. Sul suo corpo sono stati riscontrati altri sei tagli. Nunzio, invece, è stato ricoverato in prognosi riservata perché una delle coltellate era molto vicina al cuore: secondo i medici almeno lui se la caverà, anche se la degenza sarà lunga.

     

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    In ospedale si è scatenata anche la rabbia di alcuni familiari dei due 18enni: due finestre sono state distrutte, un muro di cartongesso è stato sfondato con un calcio. I poliziotti del commissariato di Torre del Greco in poche ore sono risaliti ai due presunti aggressori: due 15enni, entrambi imparentati con pregiudicati di Torre Annunziata. Uno ha il papà ai domiciliari per fatti di droga, l'altro parentele che contano nel clan Gallo-Cavalieri. Portati in commissariato poco prima dell'alba, ne sono usciti solo in serata per andare in un carcere minorile con l'accusa di omicidio volontario. Dario Sautto

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