Marco Antonellis per Dagospia
RENZI CONTE
Il diffondersi dell'epidemia del Corona virus di fatto congela l'attività politica. È una situazione drammatica, ma anche in questa vicenda paradossalmente c'è chi se ne avvantaggerà e chi invece subirà uno stop. Iniziamo da chi avrà dei vantaggi. Il primo è Conte. Se davvero Renzi voleva fargli le scarpe, ora, con l'emergenza in cui è piombata l'Italia nessuno potrà più mettere in discussione il governo.
Ci guadagna anche Renzi, che era precipitato un un cul de sac con la sua idea di sfiduciare il Governo: fra i suoi in pochi l'avrebbero seguito, e poi - comunque- erano pronti i responsabili. Ora, invece il senatore di Rignano può fare marcia indietro senza perdere completamente la faccia appellandosi, proprio lui, alla responsabilità nazionale. Ci perde anche Matteo Salvini. A parte che l'epidemia è scoppiata in due regioni governata dalla Lega (Veneto e Lombardia), in tempo di emergenza nazionale i toni estremisti del capo della Lega non vanno bene affatto.
MATTEO RENZI GIUSEPPE CONTE
E quindi come ai tempi del Papete, Salvini si troverà fuori gioco. Più furba, invece, Giorgia Meloni. Per differenziaziarsi dal suo alleato/nemico della Lega ha scelto tono più rassicuranti e istituzionali: scommettiamo che a fine crisi si sarà mangiato ancora un po' di consensi del Carroccio?
A proposito di consensi, però, anche Giuseppe Conte deve fare molta attenzione: i principali sondaggisti sono concordi nel dire che se entro i prossimi 15 giorni la situazione del paese non dovesse sensibilmente migliorare potrebbe esserne lui a farne le spese in termini di gradimento degli italiani (attualmente è tra i politici preferiti) che, viceversa, potrebbero chiedere aiuto e protezione dal virus all'"uomo forte" che peraltro esiste già ed ha nome e cognome: Matteo Salvini. Insomma, se il problema del coronavirus in Italia non verrà risolto presto e bene, tutto ciò potrebbe spostare inesorabilmente l'asse della politica italiana a destra.
conte renzi