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    LA "FASE 2" PER I GENITORI E’ UN INCUBO: IL DILEMMA DEL RITORNO AL LAVORO CON LE SCUOLE CHIUSE: "IL 91% GIUDICA INSUFFICIENTE L'INTERVENTO DELLO STATO” – L'INDAGINE DI 'YOOPIES', PIATTAFORMA INTERNAZIONALE DI SERVIZI ALLA FAMIGLIA: "IL 67% DEI NUCLEI FAMILIARI VEDE LA TATA COME L’UNICA SOLUZIONE POSSIBILE MA IL BONUS BABY SITTER NON COPRE NEANCHE UN QUARTO DELLE SPESE”


     
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    bambini genitori bambini genitori

     Yoopies - piattaforma internazionale di incontro fra domanda e offerta di assistenza all’infanzia e servizi alla famiglia - ha chiesto alla sua community di genitori come stanno vivendo il problema della gestione dei bimbi durante la Fase 2 della crisi Covid-19. Con asili e scuole chiuse, senza centri estivi e ovviamente senza nonni, la maggior parte delle famiglie è in grossa difficoltà.

     

     

    COVID19: LA FASE DUE CON I BAMBINI

    Il dilemma del ritorno al lavoro con asili e scuole chiuse

     

    La Fase due della crisi Coronavirus mette in difficolta le tantissime famiglie con bambini che si trovano a riprendere la loro attivita lavorativa fuori da casa, con asili e scuole chiuse fino a settembre (almeno), senza l’ausilio dei centri estivi e senza poter contare sui nonni. Yoopies - piattaforma internazionale di incontro fra domanda e offerta di assistenza all’infanzia e servizi alla famiglia - ha chiesto alla sua community di famiglie come affrontano la situazione.

     

    Dopo il 4 maggio la meta dei genitori riprende l’attivita professionale fuori da casa

    lezioni virtuali lezioni virtuali

    Dai dati emersi dallo studio Yoopies, durante il confinamento in circa l'87% dei nuclei familiari analizzati almeno uno dei due genitori e potuto rimanere a casa, potendosi quindi occupare dei bambini. Solo nel 13% dei casi, entrambi i genitori hanno continuato a lavorare fuori casa, in quanto lavoratori dei settori essenziali. Analizzando poi l’orizzonte temporale post confinamento, dal 4 maggio in avanti, vediamo come le famiglie prese in esame si dividano in due gruppi:

     

    ? Il 53% in cui entrambi i genitori dovranno tornare a lavoro;

    ? Il 47% in cui uno dei due genitori potra rimanere a casa con i bambini, lavorando in smart working o senza lavorare causa sospensione dell’attivita lavorativa.

    Senza asilo e scuola, famiglie senza piano B

     

    Per i genitori che dovranno tornare al lavoro fuori casa, fra le soluzioni per la gestione e la cura dei figli emergono:

    ? il ricorso ad una baby sitter (50%);

    ? l’aiuto di amici e parenti (30%).

    bambini tornano a scuola in danimarca bambini tornano a scuola in danimarca

    ? rimane fuori il 20% dei genitori che dichiara di non aver ancora trovato una soluzione e di star pensando all’estrema possibilita di sospendere ulteriormente la propria attivita lavorativa (pesando ancora di piu sul bilancio familiare gia messo in crisi dal confinamento).

     

    “Non potendo permettermi per tutto il tempo babysitter ed essendo madre single non so come organizzarmi” “L’unica possibilita e che io, la mamma, negozi con la mia azienda un periodo di congedo non pagato”

     

    “Non sappiamo davvero a chi lasciare i bambini, questo e un problema”

    Baby sitter possibile soluzione, ma insufficiente l’aiuto dello Stato

    In generale e sul lungo periodo, nonostante i comprensibili timori legati al virus e al rischio di contagio, il 67% dei nuclei familiari analizzati vede la baby sitter come l’unica soluzione possibile per avere la possibilita di riprendere l’attivita lavorativa.

     

    negozio di bambini riapre a roma negozio di bambini riapre a roma

    Soprattutto escludendo la possibilita di iscrivere i bambini ai centri estivi che normalmente supportano i genitori durante la chiusura delle scuole. Inoltre, il 48% dei genitori ha gia richiesto o intende richiedere il Bonus baby-sitting emergenza COVID-19 valutandolo, pero, insufficiente per coprire la reale esigenza legata all’emergenza: trovare una soluzione sostenibile di assistenza all’infanzia nei prossimi mesi.

     

    20 aprile 2020

     

     “Il Bonus non copre nemmeno un quarto delle spese da sostenere per due bambini tenuti 8 ore da una baby Sitter per 5 giorni alla settimana per i prossimi 5 mesi”

    “Si tratta di emergenza da marzo a settembre. 600 euro coprono solo un mese e il bonus baby sitter non e cumulabile con i 15 giorni di congedo parentale straordinario, che sono comunque pochissimi.

     

    “L'aiuto dello stato dovrebbe essere ridurre le rette dell'asilo, il costo dei pannolini e articoli indispensabili per la prima infanzia, garantire iniziative per le famiglie, pulire e monitorare i giardini pubblici dedicati ai bambini”

    didattica online 1 didattica online 1

     

    Mental Load per i genitori che lavorano da casa

    Anche i genitori che potranno rimanere a casa coi figli dopo il 4 maggio - tra questi il 52% lavorera da casa in Smart working - avvertono la difficolta di conciliare la vita professionale con la gestione dei bambini, sia per chi ha bimbi piu piccoli alla cui cura e necessario dedicarsi sia per chi ha bambini in eta scolare che hanno bisogno di supporto per compiti ed ’accompagnamento scolastico. Il 75% dei genitori dichiara, infatti, di fare molta fatica a portare a termini i progetti di lavoro dovendosi occupare dei bambini.

     

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