slow horses quarta stagione
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera? Ieri sera mi sono la nuova puntata, la quarta, di “Slow Horses” su Apple tv+, con un cattivissimo e invecchiato Hugo Weaving che semina il terrore per le strade di Londra. Devo dire che questa stagione, tutta diretta (sei puntate) da Adam Randall, già regista di “I See You”, è superiore alla precedente, forse perché c’è un unico regista e lo stile mi sembra più unitario. Gary Oldman è sempre al massimo. Lo sapete. Come Jonathan Pryce.
gli ultimi giorni della space age
E non è male la new entry, Flyte, di Ruth Bradley. Mi diverte molto il fatto che i vecchi agenti segreti, alquanto malconci, si dicano e si facciano le cose peggiori come se fossero ancora giovani e aitanti. E’ piuttosto buona la nuova nuova ricca serie australiana di Disney+, “Gli ultimi giorni della Space Age” (“The Last Days of the Space Age”), una sorta di polpettone ambientato nel 1979, tutto con musiche d’epoca, surf, scioperi, ragazzine che vogliono andare sulla luna, che mostra varie famiglie di una cittadina sul mare mentre si sta eleggendo Miss Universo e un incidente spaziale provoca il blackout totale peggio del chiodo di Salvini di ieri. Ecco.
hold your breath
Si potrebbe fare una serie anche sul chiodo di Salvini. La serie, costruite per più stagioni, è ideata da David Chidlow, diretta da Bharat Nallury, Rachel Ward, Kriv Stenders, e interpretata da Rhada Mitchell, Jesse Spencer, Deborah Maliman, Iain Glen. Sempre su Disney+ trovate l’horror con Sarah Paulson “Hold Your Breath” diretto da Karrie Crose e Will Joines, ambientato nell’Oklahoma rurale del 1940 tra tempeste di polvere e siccità, con una donna, appunta Sarah Paulson, che sente attorno a sé strane presenze.
the bloodiest les saignantes
In cerca di qualcosa di più hot, ieri ho trovato su Mubi, ormai lì si trovano i film più squinternati, una assoluta follia erotico-fantasy-politica girata in Camerun una ventina d’anni da Jean-Pierre Bekolo, “The Bloodiest”/”Les saignants”, con le bellissime Adéle Ado e Dorylia Calmei nel ruolo di Majolie e Chouchou, due sex workers del futuro, il 2025, cioè oggi, che non sanno cosa fare del corpo di un grosso politico del corrottissimo paese che è morto durante una scatenata sessione di sesso acrobatico con Majolie (lei era appesa a due fili elastici e lo trombava dall’alto andando avanti e indietro).
the bloodiest les saignantes
Dopo averlo portato in giro in auto per un po’, e smembrato per liquidarsene, sono costrette a rimettere il corpo a posto, attaccando la testa a un altro corpo. E se la vedranno, durante il funerale del caro estinto, con il primo ministro puttaniere che le vuole tutte e due senza mutande. Detta così suona male, ma il film è piuttosto divertente, una sorta di satira molto sexy della corruzione del Camerun di vent’anni fa che già vede male quel che verrà (“Come fare un film di anticipazione in un paese senza futuro” recita un cartello). Adéle Ado è una bomba.
matilda de angelis citadel diana
Mi convince molto meno il trailer di una serie della serie ambientata nella Milano del 2030, mezza action, mezza revenge-movie con Matilde De Angelis in versione killer del futuro, “Citadel: Diana”, che vedremo il 10 ottobre su Amazon. L’ha diretta il direttore della fotografia Arnaldo Catinari, l’ha scritta Alessandro Fabbri con Ilaria Bernardini. E l’hanno interpretata Lorenzo Cervasio, Filippo Nigro, Maurizio Lombardi. Boh?
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