the bear 9
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera? A che punto siete con "Boris 4", "House of the Dragon", "The Bear"? Io sono ormai alla sesta di "Romulus II" e ho trovato, nella terza puntata, il cameo di Massimo Foschi col barbone da Noé come cerusico etrusco... E' l'unico che riesca a doppiarsi da solo nel romano reinventato dagli sceneggiatori.
candy – morte in texas 3
Solo domani, ahimé, uscirà su Apple tv l’atteso e lanciatissimo “Causeway”, opera prima di Lila Neugebauer, premiato a Roma come miglior film d’esordio, con una Jennifer Lawrence nel difficile ruolo di una soldatessa che torna traumatizzata dalla guerra e tenta un difficile reinserimento nella società. Su Disney+, dove devo ancora finire la faticosa serie starwarsiana “Andor”, mi sembra particolarmente interessante, anche come giudizi critici, la serie ideata da Nick Antosch e Robin Veith “Candy – Morte in Texas”, un po’ true crime un po’ storia di casalinghe disperate nel Texas degli anni ’80 con una strepitosa Jessica Biel.
grimcutty 2
Leggo un gran bene anche del film mistery “Barbarian” scritto e diretto da Zach Cregger con Georgina Campbell e Bill Skarsgaard, dove l’affitto di una casa sbagliata può portare a tragici eventi. Da evitare, invece, il film horror splatterone “Grimcutty” di John William Ross con un terribile mostro pieno di denti.
reboot 3
“Boris 4” ha molto diviso i vecchi fan. Per molti è una gran noia, per molti altri non si discute. Devo dire che funzionava meglio su grande schermo, dove mi era sembrato davvero un grande ritorno, ma in tv alla quinta puntata fatico un po’ a andare avanti. Magari si può dare un’occhiata, sempre su Disney+, alla serie con il film nel film, anzi la sit-com nella serie alla Boris “Reboot” con Keegan Michael-Key, Judy Greer, Johnny Knoxville dove si cerca di girare vent’anni dopo il reboot appunto di una celebre sit-com. So’ problemi.
inside man 2
Su Netflix segnalo due nuove mini-serie, “Inside Man”, quattro episodi, giallo-mistery inglese con David Tennant, Stanely Tucci, Dolly Wells accolta tiepidamente dalla critica e “From scratch”, serie sentimentale tutta ambientata a Firenze dove una sorta di artista, la sempre favolosa Zoe Saldana di “Avatar”, si innamora di un cuoco siciliano, tal Eugenio Mastandrea, un bellone non credo parente di Valerio Mastandrea… Non è una gran serie. Mi sa.
gli orrori del museo nero 1
Sempre su Netflix vi segnalo una nuova infornata di film inglesi, capitanata dal raro, finora introvabile sexy-horror X-rated in America “Gli orrori del museo nero” (“Horror of the Black Museum”) diretto in Eastmancolor e in wide-screen, nel 1959, da Arthur Crabtee, modesto esecutore dell’invadente produttore e soggettista Hermann Cohen. Come protagonista nei panni di uno scrittore di gialli a corto d’ispirazione che decide di farsi da sé i propri delitti per descriverli meglio ipnotizzando un malcapitato, troviamo Michael Gough.
gli orrori del museo nero 2
Cohen cercò di avere al suo posto o Vincent Price o Orson Welles, che non solo costavano troppo, ma essendo americani non gli avrebbero permesso di sfruttare il sistema di tax credit inglese. Pulciarissimo, Cohen spese pochissimo per il film, meno di 400 mila dollari, che incassò, grazie alla distribuzione della American International Pictures, ben 3 milioni di dollari. Girò in tutta fretta anche un altro piccolo film in wide screen da poter unire in “double bill” a questo per l’esportazione, “The Headless Ghost”.
gli orrori del museo nero 3
Malgrado avesse girato ben cinque film con l’eccellente Michael Gough, alla fine della carriera premiato da Tim Burton che lo volle come Alfred ideale dei suoi “Batman”, Cohen lo seguitò a chiamare “la versione sfigata di Vincent Price”. Per provocare l’ipnosi con cui lo scrittore comanda il suo inconsapevole killer di terribili delitti, Cohen si inventò l’”Hypnovista”, sorta di effetto speciale che avrebbe dovuto scatenare anche il pubblico e che venne vietata in tv.
gli orrori del museo nero 5
Ogni delitto, sosteneva Cohen, era ispirato a un celebre delitto davvero avvenuto in Inghilterra. Leggo, e mi sembra una notizia strepitosa, che con i soldi del film, l’attore Graham Curnow, si comprò una casa a Manchester Street a Londra, dove andò a vivere col suo amante, Victor Spinetti
boris 2 MATT SMITH - HOUSE OF THE DRAGON gli orrori del museo nero 4 candy – morte in texas 1 candy – morte in texas 2 house of the dragon 1 house of the dragon ROMULUS II reboot 1 andor 5 reboot 2 from scratch 2 from scratch 1 from scratch 3 from scratch 2 from scratch 1 BARBARIAN BARBARIAN inside man 1 andor 1 andor 2 andor 3 andor 4 grimcutty 1 grimcutty 3 ROMULUS II causeway 1 causeway 2 causeway 3 ROMULUS II ROMULUS II boris 4. 11 boris 4. 12 the bear 5 the bear 3 the bear 4 the bear 7 the bear 8 the bear 6 boris 3