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    IL DIVANO DEI GIUSTI/2 – E IN CHIARO STASERA CHE VEDIAMO? RAI DUE PRESENTA IL PENULTIMO FILM DI SYDNEY SIBILIA, IL CURIOSO “L’INCREDIBILE STORIA DELL’ISOLA DELLE ROSE” – NELLA NOTTE SU RAI MOVIE PASSA UNO DEI MIGLIORI FILM DI SERGIO CITTI, SUPERVISIONATO DA PIER PAOLO PASOLINI, “STORIE SCELLERATE”. LO RICORDO BELLISSIMO, MA PESANTISSIMO, CON PISELLI TAGLIATI E GRANDI TOPE AL VENTO. MI HA DETTO NICOLETTA MACHIAVELLI, CHE ADORAVA CITTI E IL FILM, CHE LA SUA ERA… - VIDEO


     
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    Marco Giusti per Dagospia

     

    matilda de angelis elio germano l'incredibile storia dell'isola delle rose matilda de angelis elio germano l'incredibile storia dell'isola delle rose

    E in chiaro stasera che vediamo? Rai Due alle 21 presenta la prima in chiaro del penultimo film di Sydney Sibilia, il curioso “L’incredibile storia dell’Isola delle Rose” con Elio Germano, Matilda De Angelis, Leonardo Lidi, Tom Wlaschiha, Alberto Astorri.

     

    Pur se tratta da una storia vera, qui dobbiamo tornare al ’68 italiano, anzi emiliano, per raccontare la storia dell’ingegner Giorgio Rosa e della sua isola galleggiante fuori dalle acque territoriali italiane. Una storia, effettivamente, tanto assurda e sconclusionata da non sembrare vera.

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    Con personaggi altrettanto assurdi e sconclusionati. Anche questi assolutamente veri. Ma la trasgressione del gruppo dell’ingegner Rosa, interpretato da Elio Germano, non si trasforma in un servizio sociale rivoluzionario alla “I Love Radio Rock” né in un’utopia comunista.

     

    Anche perché Rosa, nella realtà, ex-repubblichino e poi missino, è più un anarchico di destra  e la sua idea si limita a quella di costruire una minuscola nazione completamente libera dagli interessi della politica e dalla giurisdizione italiana. Un sogno che Rosa riuscirà a materializzare in qualcosa come una decina d’anni, dal 1958 al 1968, e che non ha nulla a che vedere con la rivoluzione del rock o della politica.

     

    giorgio rosa quello vero giorgio rosa quello vero

    Il film di Sibilia trasforma la storia dell’inventore Rosa e della sua isola in una favoletta sessantottina veltroniana. E infatti Veltroni è qui consulente perché, guarda caso, tra un film, un libro, un documentario, ha scritto anche su questa vicenda. Se l’avesse fatta più aderente alla realtà, con l’inventore ex-repubblichino sarebbe stata magari più interessante, ma molto imbarazzante.

     

    l'incredibile storia dell'isola delle rose l'incredibile storia dell'isola delle rose

    Così diventa invece una favoletta lieve e allegra, soprattutto nella descrizione dei tanti personaggi buffi che ne furono protagonisti, dalla ex di Rosa, la sempre accattivante Matilda De Angelis, al figlio di papà industrialotto che rende possibile la costruzione della piattoforma artificale di 400 metri quadrati, un inedito e bravissimo Leonardo Lidi, al tedesco esperto di discoteche in quel di Rimini, interpretato dal Tom Wlaschiha di “Game of Thrones” e “Das Boot”. Da vedere, comunque. Piuttosto originale, come tutti i film di Sydney Sibilia. Uscì solo su Netflix in piena pandemia.

     

     

    la vera isola delle rose la vera isola delle rose

    Su Iris alle 21 avete “Gold – La grande truffa” di Stephen Gaghan con Matthew McConaughey, Edgar Ramirez, Bryce Dallas Howard, Toby Kebbell, Rachael Taylor, avventuroso con nuovi cercatori d’oro dei giorni d’oggi. Così così. Fece colpo alla sua uscita, e rimane il migliore dei film diretti da Edoardo Leo oltre che intrpretati, “Noi e la Giulia” con Carlo Buccirosso, Luca Argentero, Claudio Amendola, Stefano Fresi, Anna Foglietta, Cine 34 alle 21, altro film in qualche modo post-sessantottino, tratto dal bel romanzo d’esordio di Fabio Bartolomei, “Giulia 1300 e altri miracoli”, edizioni E/O.

     

    anna foglietta noi e la giulia anna foglietta noi e la giulia

    Si distingue dalla gran massa di commedie italiane degli ultimi anni per due motivi particolari. La prima è che cerca di mediare tra la commedia con il piccolo gruppo di amici un po’ falliti al sud e la commedia più giovanile e di ricerca, anche stilistica, alla Smetto quando voglio di Sydney Sibilia, dove Leo era protagonista assieme a Stefano Fresi, che ritroviamo puntualmente qui.

     

    noi e la giulia 1 noi e la giulia 1

    La seconda è che cerca, appunto, di dare una risposta vera alla domanda del cosa fare di fronte alla camorra e alla richiesta di pizzo. Non illudendoci, cioè, nel mostrare un sud irreale dove tutto è come negli anni ’50. Lo fa, ovviamente, all’interno di un linguaggio da commedia. E questo è importante, perché permette a un pubblico più vasto, soprattutto meridionale, ma non solo, di porsi lo stesso problema. Riprende, oltre a Luca Argentero, il Claudio Amendola già protagonista e regista di La mossa del pinguino, e gli affida il ruolo importante del vecchio compagno che non molla, “Ho occupato 32 appartamenti coi compagni del collettivo”.

     

     

    noi e la giulia noi e la giulia

    Riprende il geniale Stefano Fresi ancora fresco di “Smetto quando voglio”, facendone una sorta di fratellone vigliaccone che sviene di fronte alla minima idea di pericolo, ormai incarnazione del precariato italiano, anche se gli taglia i capelli per renderlo diverso. E mischia, nel suo adattamento, un po’ di temi del film di Amendola, che lui stesso aveva scritto, e di quello di Sibilia, facendone una storia corale di trenta-quarentenni da sempre in cerca di un piano B per schivare la realtà e vivere un mondo parallello.

     

    orgoglio e pregiudizio orgoglio e pregiudizio

    E’ solo la pallida versione americana del grande originale coreano, ma anche la versione massacrata dalla produzione l’”Old Boy” diretto da Spike Lee interpretato da Josh Brolin, Elizabeth Olsen, Samuel L. Jackson, Sharlto Copley, Michael Imperioli, non del tutto riconosciuto dallo stesso regista come il film che aveva montato. Lo trovate su Canale 20 alle 21, 05.

     

    Meglio l’”Orgoglio e pregiudizio” diretto dal fantasioso e alla moda Joe Wright (“Anna Karenina", attuale regista di “M”) con Keira Knightley, Rosamund Pike, Matthew Macfadyen, Brenda Blethyn, Donald Sutherland, La5 alle 21, 10.

    orgoglio e pregiudizio orgoglio e pregiudizio

     

    Rai Movie alle 21, 10 presenta un tardo western dove John Wayne fa coppia con Rock Hudson, “I due invincibili" diretto da Andrew V. McLaglen con Bruce Cabot, Ben Johnson, Antonio Aguilar, Roman Gabriel, che ricordo come un film polveroso anche quando uscì nel 1969, malgrado la presenza di attori come Ben Johnson e Harry Carey Jr e la grande scena finale con 3000 cavalli.

     

    Molto carino invece, Canale 27 alle 21, 10, il curioso “Un amore all’altezza” di Laurent Tirard con Jean Dujardin, Virginie Efira, Cédric Kahn, Stéphanie Papanian, César Domboy, storia d’amore quasi impossibile tra un’avvocatessa bella e altissima e un architetto affascinante ma piccolissimo. Molto divertente.

     

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    La7 alle 21, 15 ripresenta un filmone da serata sul divano classica, “Il profumo del mosto selvatico” di Alfonso Arau con Keanu Reeves, Aitana Sanchez Gijon, Giancarlo Giannini, Anthony Quinn. Su Cielo alle 21, 15 “Il giocatore di scacchi” di Luis Oliveros con Marc Clotet, Melina Matthews, Alejo Sauras, Lionel Auguste, Stefan Weinert, Pau Durà, storia di un vero giocatore di scacchi spagnolo, campione negli anni ’30, che si salverà in campo di concentramento grazie alla sua passione.

     

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    Su 7Gold alle 21, 15 un grande classico della nostra infanzia, “El Cid”, diretto da Anthony Mann con Charlton Heston, Sophia Loren, Raf Vallone, Geneviève Pag. Per Martin Scorsese “uno dei più grandi film epici mai fatti”. Sono d’accordo. L’ho amato fin da ragazzino, con Charlton Heston sul cavallo bianco Babieca, la grande musica di Miklos Rozsa, che si incazzò quando scoprì che gran parte era stata tagliata, i bellissimi set spagnoli.

     

    Eppure Charlton Heston aveva da ridire su Anthony Mann. Non gli andava giù.

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    Avrebbe voluto come regista William Wyler, che lo aveva diretto su “Ben-Hur” l’anno prima, e poi aveva da ridire sul fatto che Mann girava lui le scene d’azione e di battaglia, mentre Wyler le avrebbe affidato all’esperto Yakima Canutt, king delle seconde unitè. Mettiamoci anche l’odio che aveva Heston contro la co-star Sophia Loren, perché era più pagata di lui, un milione di dollari per dieci settimane di lavorazione più duecento dollari a settimana al suo.

     

    spider man far from home spider man far from home

    Un odio che si vedeva nelle scene d’amore, freddissime, con Heston che guarda da un’altra parte. Poi accadde che nei manifesti giganti del film il nome di Sophia venisse dopo quello di Charlton Heston e partirono i casini. Ma rimane un grande film, scritto da Philip Yordan e segretamente dal blacklisted Ben Barzman e da Basilio Franchina, legatissimo a Sophia. Su questo film iniziò a lavorare in produzione Valerio De Paolis, allora giovanissimo, che diventerà poi produttore e distributore.

     

    Belle et Sebastien Belle et Sebastien

    Su Rai 5 alle 21, 15 un altro sfortunato film italiano uscito in pandemia ma, ahimé, in sala, “Paradise – Un a nuova vita” di Davide Del Degan con Vincenzo Nemolato, Giovanni Calcagno, Katarina Cas, Branko Zavrsan, Selene Caramazza, commedia con mafiosi al nord. Minchia!

     

    Su Rai 4 alle 21, 20 l’action di Luc Besson “Anna” con Sasha Luss, Helen Mirren, Luke Evans, Cillian Murphy, Lera Abova, Eric Godon. Su Canale 5 un sicuro campione di audience oltre che di incassi, “Belle & Sebastien” di Nicolas Vanier con Félix Bossuet, Tchéky Karyo, Margaux Chatelier, Dimitri Storoge, Andrée Damant. Quanto a incassi non scherza nemmeno “Spider Man: Far From Home” di Jon Watts con Tom Holland, Samuel L. Jackson, Cobie Smulders, Jake Gyllenhaal, Jon Favreau, Tv8 alle 21, 30.

     

    spider man far from home spider man far from home

     

    Preferirei però rivedermi su Warner tv alle 21, 30 il vecchio western comico di Robert Aldrich “Scusi dov’è il West?” con Gene Wilder, Harrison Ford, Ramon Bieri, Val Bisoglio, George Ralph Di Cenzo. Allora la star era Gene Wilder, molto meno Harrison Ford che pure aveva da poco interpretato “Star Wars”. Sembra che il ruolo di Harrison Ford fosse prima stato offerto a John Wayne, che era però già molto malato. Da rivedere. E’ anche il penultimo film diretto da Robert Aldrich.

     

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    In seconda serata torna su Rai Movie alle 23, 15 “I quattro dell’Ave Maria” di Giuseppe Colizzi con Eli Wallach, Bud Spencer, Terence Hill, Kevin McCarthy, Brock Peters, Steffen Zacharias. Mi ricordo di averlo visto in una sala strapiena, l’Universale di Genova, che ora non esiste più Facevano lì tutti i film dell’Euro International Film.

     

    Su Iris alle 23, 30 avete "The Untouchables - Gli intoccabili" di Brian De Palma con Kevin Costner, Sean Connery, Robert De Niro, Andy Garcia, Charles Martin Smith, mentre la 7 alle 23, 30 cala un asso irresistibile, “Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Africa?” diretto da Ettore Scola con Alberto Sordi editore che parte per l’Africa selvaggia assieme al fido segretario Bernard Blier, doppiato in umbro-marchigiano da Max Turilli, alla ricerca di Nino Manfredi. La moglie che lo aspetta a Roma è l’incantevole Franca Bettoja.

     

    renzo montagnani eva grimaldi rimini rimini, un anno dopo renzo montagnani eva grimaldi rimini rimini, un anno dopo

    Su Cine 34 all’1, 20 rispunta “Rimini Rimini un anno dopo” di Bruno Corbucci, Giorgio Capitani (solo l’episodio finale, “Vò comprà”), scritto da Amendola e Corbucci, decisamente meno riuscito del primo capitolo, “Rimini Rimini”. Per l’occasione tornano vecchie glorie della commedia sexy come Renzo Montagnani come borghese che non gli tirà più, Gianfranco D’Angelo come finto marocchino, Gastone Moschin. Tra le bellezze troviamo Corinne Cléry, Isabel Russinova, Eva Grimaldi, ma ci sono anche una Tosca D’Aquino come cameriera e una Sabrina Ferilli in versione burina con il sedere di fuori (all’epoca a Mediaset “doppiava” anche il sedere della Valentina Demetra Hampton…).

     

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    Micheli fa ancora una volta il pugliese, stavolta sposato con la Omaggio, che ha una storia bollente con Isabel Russinova, sposata però con un coattissimo Pappalardo in versione texana. Roncato è l’emiliano cresciuto dai preti che finisce nella radio libera di Dario Salvatori con le sempre nude Petra Scharbach e Loredana Romito. Montagnani è il solito borghese che scommette con gli amici Drovandi-Garinei-

    Cecchetto su una scopata con Eva Grimaldi.

     

     

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    Rai Movie all’1, 40 presenta uno dei migliori film di Sergio Citti, supervisionato da Pier Paolo Pasolini, “Storie scellerate” con Ninetto Davoli, Franco Citti, Nicoletta Machiavelli, Silvano Gatti, Enzo Petriglia. Lo ricordo bellissimo, ma pesantissimo, con piselli tagliati e grandi tope al vento. Mi ha detto Nicoletta Machiavelli, che adorava Citti e il film, che la sua era fintissima.

     

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    Rete 4 alle 2, 05 se la cava più che bene con “Ercole, Sansone, Maciste, Ursus, gli invincibili” di Giorgio Capitani con Alan Steel alias Sergio Ciani come Ercole, Red Ross alias Renato Rossini, Nadir Moretti, Yann Larvor, Moira Orfei, Luciano Marin. Come ricorda Alan Steel (in “B. C. Before Conan”) il film avrebbe dovuto esser diretto da Francisci o da Cottafavi, “invece i due registi più quotati avevano rinunciato e la produzione voleva impormi Capitani, che era un esordiente.

     

    ninetto davoli in storie scellerate ninetto davoli in storie scellerate

    Adesso Giorgio è un regista molto bravo, ma allora non lo conosceva nessuno, e non volevo fare un film con lui. Tant’è vero che ad un certo punto lasciai il set per andare a girare in Tunisia gli esterni di I magnifici tre, ed hanno usato in alcune scene una controfigura che non mi assomigliava per niente. Tornato dalla Tunisia, mi accorsi che il film era proprio divertente ed accettai di girare alcune scene addizionali, anche se era novembre e col perizoma avevo un freddo cane!”.

     

    Capitani lo orienta verso il suo genere preferito, la commedia. “Fece un sacco di soldi”, ricorda oggi Howard Ross, “perché era molto divertente, Capitani sapeva il fatto suo sulla commedia”. Lo ricorda bene anche Hélène Chanel. “Giorgio era intelligente, colto. Mi ricordo che cercavamo sempre di infilare il ritmo umoristico. La mia reazione, ad esempio, doveva sempre essere non drammatica. C’era una battuta, ‘Per giove è la guerra!’, che gli era molto piaciuta.

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    Ecco gli piaceva questo modo umoristico di trattare il tema”. Forse per questo motivo, il film è stato scelto per un film comico australiano presentato alla Mostra di Venezia nel 1993 (sezione Finestra sulle Immagini), Hercules Returns di David Parker, che immaginava un operatore costretto, per un difetto tecnico, a proiettare il film di Capitani con un commento fuori campo in stile Gialappa’s: mediocre tentativo di ironizzare su un genere, partendo da una sua parodia.

     

    TOGNAZZI I NUOVI MOSTRI TOGNAZZI I NUOVI MOSTRI

    Cine 34 alle 2, 50 propone addirittura un capolavoro di Dino Risi con Tognazzi e Gassman come “I mostri”, mentre Rai Movie alle 3, 15 un folle western iniziato da certo Piero Cristofani e terminato da Lina Wertmuller col nome “Nathan Witch”, “The Belle Starr Story – Il mio corpo per un poker” con Elsa Martinelli, Robert Woods, George Eastman, Dan Harrison, Orso Maria Guerrini. Chiudo col giallo all’italiana “Sette scialli di seta gialla” di Sergio Pastore con Anthony Steffen, Sylva Koscina, Jeannette Len, Giacomo Rossi Stuart, Cine 34 alle 4, 40. Ha i suoi fan. E viene ricordato come il miglior film di Sergio Pastore, anche se, qualcuno giura che non l’abbia diretto lui. Malelingue.

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