Marco Giusti per Dagospia
11 anna magnani e federico fellini sul set di roma 1971 ph barillari
Che vediamo stasera in chiaro? Intanto, fermi tutti, che su Rai Storia alle 21, 05 passa “Roma” di Federico Fellini, scritto da Fellini assieme a Bernardino Zapponi con Peter Gonzales come giovane Federico appena arrivato a Roma, Fiona Florence, Marcelo Di Falco, Er Chiodo, Alvaro Vitali. Un grande affresco della Roma degli anni ’40 che accolse Fellini arrivato dalla provincia. Costruito a episodi.
Quello più famoso è quello del Teatrino della Barrafonda, vero capolavoro di commedia e di comicità, ma anche di cinema, dove i personaggi entrano e escono dalle gag con un ritmo impressionante e non c’è tanta distinzione tra artisti e spettatori. Occhio a Er Chiodo, battutaro della platea con riporto orendo. Occhio sul palco a un Alvaro Vitali giovanissimo che fa il tip tap alla Fred Astaire e quando gli buttano un gatto morto, lui lo restituisce al mittente con la battuta, “tié la tua cena”.
roma di federico fellini 1
Strepitosa la scena della cena all’aperto con il tram che passa. Tutta ricostruita in studio. Famosa è anche la sfilata degli abiti per cardinali e preti organizzata dall’aristocrazia nera romana. Per non parlare delle apparizioni eccellenti di amici di Fellini, Anna Magnani, Marcello Mastroianni, Alberto Sordi, che venne tolto dopo il primo giorno di proiezione perché fa una battuta pesantissima, “Togliti cieco, fammi vede’”, per vedere la carica della polizia contro gli studenti a Piazza San Cosimato a Trastevere.
Il produttore, Turi Vasile, che ci perse una marea di soldi e stette per fallire con la sua Ultra Film, era ancora incazzato con Fellini dopo tanti anni. Non gli aveva detto quanto stava sforando e quando si sarebbe fermato. Il film fu un disastro economicamente. Ricordo che in un ostello a Parigi convinsi due ragazzi americani a vederlo. Ero pazzo di “Roma” da subito, come ero pazzo dei film di Fellini del tempo, “Toby Dammit” e “Satyricon”. Ma non lo capirono, mentre erano pazzi di “Harold e Maude”, che forse, certo, era più contemporaneo.
roma di federico fellini
Su Rtv San Marino trovate un film che farà contento il generale Vannacci, “La classe degli asini” di Andrea Porporati con Flavio Insinna Vanessa Incontrada, Fabio Troiano, Monica Dugo, Aurora Giovinazzo, cioè storia di una classe per bambini con handicap di ogni tipo nella Torino degli anni ’50. No. Oggi non siamo più così orrendi.
Su Canale 20 alle 21, 05 avete l’action con Jackie Chan “Senza nome e senza regole” diretto da Benny Chan e Jackie Chan con Jackie Chan, Michelle Ferre, Mirai Yamamoto, Ron Smerczak. Su Iris alle 21, 10 avete “Spy” di Renny Harlin con la sua moglie di allora, Geena Davis, Samuel L. Jackson, Brian Cox, David Morse, con un copione scritto da Shane Black che venne pagato 4 milioni di dollari (non lo dite agli sceneggiatori italiani). Ma che somiglia molto a “The Bourne Identity”.
luciana littizzetto fabio de luigi aspirante vedovo 1
Leggo che il copione originale era però molto più dark e violento del film che abbiamo visto. La New Line, che mise nel film 65 milioni di dollari, poi non si fidava di avere una protagonista donna per un film di questo tipo. Cercò di sostituirla con Stallone o Steven Seagal. Inutilmente. Non funzionò benissimo al botteghino, incassò solo 89 milioni.
Su Rai Movie alle 21, 10 passa “Aspirante vedovo” di Massimo Venier con Fabio De Luigi, Luciana Littizzetto, Alessandro Besentini, Francesco Brandi, cioè il remake de “Il vedovo” di Dino Risi con Sordi e Franca Valeri. Ricordo che glielo dicemmo al produttore, Beppe Caschetto, che non si poteva rifare “Il vedovo” e toccare la coppia Sordi-Valeri. Su Canale 27 alle 21, 15 passa la commedia “That’s Ammore!” di Howard Deutch con Jack Lemmon, Walter Matthau, Sophia Loren, Ann-Margret, Daryl Hannah, Burgess Meredith.
roma di federico fellini 2
Su Mediaset Italia 2 alle 21, 15 trovate l’horror prodotto da Dino De Laurentiis in America “Amityville Possession” diretto da Damiano Damiani, scritto da Tommy Lee Wallace, Hans Holzer, Dardano Sacchetti, on Burt Young, Rutanya Alda, James Olson, Andrew Prine, Moses Gunn. L’attrice Diane Franklin ha raccontato di una scena di sesso incestuoso che lei non voleva fare e che fu un po’ spiacevole girare. Le due scene di sesso che girò Damiani per rendere il film più forte, furono in gran parte sforbiciate dopo le reazioni negative nelle preview.
Su Cine 34 alle 21, 15 torna la commedia sexy (ma quando mai se ne è andata?) con “La vergine, il toro e il capricorno”, diretto da Luciano Martino con Edwige Fenech, Alberto Lionello, Aldo Maccione, Alvaro Vitali. Luciano Martino, intervistato dai giornali del tempo, dichiarò: «Se ho deciso di passare alla regia, invogliato da mio fratello, è perché non vedo l’ora di dirigere un film. La mia natura è artistica, ma circostanze varie mi hanno imposto di fare calcoli economici, preparare i contratti, di arrabbiarmi con i registi che non rispettano i tempi di lavorazione.
Aspirante vedovo il film con Luciana Littizzetto e Fabio De Luigi
L’occasione per una brusca sterzata me la dà un soggetto che ho scritto con Cesare Frugoni e Francesco Milizia, nel quale vedo tutti gli elementi della commedia brillante, ma pulita». Anni dopo dirà: «Mi divertiva questa storia, che avevo scritto e pensato. Poi la Fenech voleva assolutamente essere diretta da me. Sa, forse è stata una regia per amore. Poi adesso il film viene esaltato, però non era male.
Devo dire che riuscì abbastanza bene. Forse lì mi ha preso la mano più il voler fare un film discreto che voler fare il produttore. Tanto è vero che incassò un miliardo, invece di incassare il solito miliardo e mezzo. Per cercare un attore diverso, presi Lionello, che era un grande attore. Forse avrei dovuto prendere Montagnani, che era più consono. Però adesso, a rivederlo, mi sembra uno dei migliori che ho fatto» (da La fabbrica del riso). Il tentativo è di fare una commedia un po’ sofisticata rispetto a quelle solite della Fenech.
fenech la vergine il toro il capricorno
Ma le battute sono ancora pesantissime e i nudi della Fenech fin troppi per poter diventare davvero una commedia sofisticata. A parte la presenza di Alberto Lionello, bravo come sempre, si segnala la presenza quasi al completo dei caratteristi più devoti delle commedie di Martino. Alvaro guarda la Fenech e ripete «Che bona, che bona!». Qualche dialogo imbarazzante non manca: «Il bidet è l’aperitivo dell’amore» «Finezza per finezza, perché non il digestivo?». Il film però, malgrado quello che pensava Luciano Martino, non ha grande status di cult. Troppo verboso.
Su La7D alle 21, 20 avete “La Duchessa”, biopic su Lady Georgiana Spencer, Duchessa del Devonshire, diretto da Saul Dibb con Keira Knightley, Ralph Fiennes, Dominic Cooper, Charlotte Rampling, Hayley Atwell. Rai4 alle 21, 20 propone il carcerario spagnolo “Prigione 77” di Alberto Rodriguez con Miguel Herrán, Javier Gutiérrez, Xavi Sáez, Julián Valcárcel, Javier Beltran. Su Cielo alle 21, 20 arriva un po’ di erotismo e di noir con “Spiando Marina” diretto da Sergio Martino con Debora Caprioglio, allora diva brassiana emergente, Steve Bond, Sharon Twomey, Leonardo Treviglio.
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Italia 1 alle 21, 20 passa il fantasy inglese “Il ragazzo che diventerà re” di Joe Cornish con Louis Ashbourne Serkis, Tom Taylor, Rebecca Ferguson, Patrick Stewart, Dean Chaumoo. Mai sentito. Su Rete 4 alle 21, 25 la vanzinata della sera è “Buona giornata”, diretto da Carlo Vanzina con Diego Abatantuono, Vincenzo Salemme, Lino Banfi, Maurizio Mattioli, Teresa Mannino. “Vaffanculo te e sta buciona co’ le ciavatte!” è il grido di battaglia del Principe Ascanio Gaetani Cavallini, interpretato da Christian De Sica, in reazione alla proposta di matrimonio di una cafona arricchita che vende mutande in centro con madre, appunto, inciavattata. Un principe in un film dei Vanzina, anche se decaduto, è sempre un principe. Ma non è male nemmeno la promessa di Diego Abatantuono alla figlia: “Quando sentirò nitrire i caciocavalli ti comprerò un San Bernardo!”.
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Fu il 53esimo film dei fratelli Vanzina e vedeva il ritorno in ditta di Christian De Sica dopo dodici anni di cinepanettoni, ma anche quello di Diego Abatantuono nella Puglia originaria di tutti i terruncielli, e la consacrazione di Maurizio Mattioli come nuovo cafone romano evasore totale negli anni di Monti e Passera, l’eterna pochade franco-napoletana di Vincenzo Salemme e Tosca D’Aquino.
Certo, non tutto è perfetto, non si crede ad esempio a Paolo Conticini, pisano, che fa il tifoso della Fiorentina e pretende dalla sua donna, Chiara Francini, di ripetere tutto quello che ha fatto in trasferta l’anno prima a Verona per Chievo-Fiorentina, corna comprese, ma in generale il film funziona bene. Ottimo l’episodio politico con Lino Banfi, dove fa un senatore della maggioranza, cioè centro destra, tal Lo Bianco, che chiama alla raccolta i fedeli del partito per non essere spedito come dovrebbe in galera dalla votazione in Senato per il suo arresto.
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Sotto di un voto, recupera il malatissimo senatore veneto Zonin. Ma, disgrazia vuole che gli muoia il fido senatore Molteni, il grande caratterista milanese Luis Molteni, mentre stava alle prese, bombato di Viagra, con un trans brasiliano, certo Bernarda, interpretato dal ballerino Russell Russell (è il momento più cult e trash del film).
Per non perdere il voto fondamentale di Molteni, lo fa votare da morto spingendolo con la carrozzella. Nell’episodio di Christian De Sica, che è il più riuscito del film, seguiamo una giornata dello spiantatissimo principe Ascanio Gaetani Cavallini, costretto a affittare la casa di famiglia a una coattissima troupe romana per le riprese di “Orgoglio e Pregiudizio VII”.
Christian riprende, come ha dichiarato in conferenza stampa, un po’ del presenzialismo del Principe Giovannelli e dell’eleganza di Mario D’Urso per la costruzione di questo cialtrone blasonato, ma anche un po’ della sua vita (“Ho conosciuto Sam Spiegel tanti anni fa…”) e l’effetto finale, al di là della storia, che non esiste, è di gran divertimento.
buona giornata 2
Passiamo alla seconda serata con “A Beautiful Mind”, bel film di Ron Howard con Russell Crowe, Jennifer Connelly, Ed Harris, Christopher Plummer, Paul Bettany, La7 alle 22, 45. Su Tv2000 alle 23 trovate lo zuccheroso “Un amico straordinario” di Marielle Heller con Tom Hanks, Matthew Rhys, Enrico Colantoni, Susan Kelechi Watson, Chris Cooper, passato in Italia nell’indifferenza generale. Cine 34 alle 23, 05 passa il capolavoro comico di Pierfrancesco Pingitore “Il tifoso, l’arbitro e il calciatore” con Alvaro Vitali arbitro cornuto sposato con la prorompente Carmen Russo, Pippo Franco, figlio del capotifoso romanista Mario Carotenuto ma fidanzato della figlio di un capotifoso laziale, Gigi Reder, che durante il derby cerca di stare un po’ coi laziali un po’ coi romanista. Carotenuto ruba la scena a tutti con battute epocali.
spiando marina debora caprioglio
Rai4 alle 23, 25 propone l’action “Una preghiera prima dell’alba” di Jean-Stéphane Sauvaire con Joe Cole, Billy Moore, Vithaya Pansringarm, Pornchanok Mabklang. “Conspiracy” di Shintaro Shimosawa xon Josh Duhamel, Anthony Hopkins, Al Pacino, Malin Akerman, Julia Stiles, Alice Eve, è una storia di avvocati e lotta pe ril potere nell’America corrotto dell’alta società, Iris alle 23, 40. Su Rete 4 alle 0, 35 trovate “Passenger 57 – Terrore ad alta quiota” diretto da Kevin Hooks nel 1987 con Wesley Snipes, Bruce Payne, Tom Sizemore, Robert Hooks. Vecchiotto ma funziona sempre. Come funziona il notevole e ultrarealistico “Captain Phillips” diretto magistralmente da Paul Greengrass con Tom Hanks in uno dei suoi ruoli migliori di sempre, Catherine Keener, Max Martini, David Warshofsky, Corey Johnson, Mark Holden, Rai Movie alle 0, 45.
spiando marina debora caprioglio
Cine 34 alle 0, 55 rispolvera il capolavoro stracult di Bigas Luna “Bambola” con Valeria Marini, Stefano Dionisi, Anita Ekberg, Antonino Iuorio, Jorge Perugorría. il film di maggior culto, e forse l’unico vedibile di quelli girati da Valeria Marini, che vive su un barcone-ristorante con la mamma un po’ alcolista Anita Ekberg e un fratello troppo biondo, Stefano Dionisi, passando da un uomo manesco all’altro. Finché trova il torvo Jorge Perrugoria, maschio dalle idee chiare (“alle donne devi dare minchia, minchia, minchia e botte”), compare di cella violento di tal Settimio, Manuel Bandera, già fidanzato di Bambola ma anche del fratello.
passenger 57 – terrore ad alta quota
Un buco vale l’altro. Quando il supermacho Perrugoria uscirà di galera andrà proprio da Bambola con il pisello in mano e poche idee ma chiarissime in testa. Acchiappa Bambola, via le mutande, e se la lavora con le anguille nella scena clou del film di fronte a un pubblico che ricordo davvero allibito in quel di Venezia. Fece epoca. Prodotto se non sbaglio da Massimo Ferrero alias Viperetta.
Rai Tre alle 2, 20 passa il per me ignoto “Happy Hour”, vacanze irlandese di tre maschi tedeschi un po’ sfigati, diretto da Franz Müller con Mehdi Nebbou, Simon Licht, Alexander Hörbe, Susan Swanton, Christine Deady, Tanya Flynn. Su Cine 34 alle 2, 25 andiamo sul sicuro con “Eva nera – Black Cobra” erotico-esotico di Joe D’Amato con Jack Palance, Laura Gemser, Gabriele Tinti, Michele Stark, Ziggy Zanger. Passa di tutto nel cuore della notte.
A BEAUTIFUL MIND GRAZER
“Tutto l’amore che c’è”, la vita dei ragzzi nella Puglia più profonda negli anni ’70, diretto da Sergio Rubini, scritto da Domenico Starnone con un favolosa Teresa Saponangelo, Michele Vanitucci, Vittoria Puccini, Margherita Buy, Francesco Cannito, Gérard Depardieu, Sergio Rubini. “Addio mia regina” del regista molestatore Benoît Jacquot con Diane Kruger, Léa Seydoux, Virginie Ledoyen, Xavier Beauvois, Vladimir Consigny, Rai Movie alle 3, 10. Chiudo col lontano “Fantasmi e ladri” di Giorgio Simonelli con Tina Pica, Ugo Tognazzi, Mario Riva, Mario Pisu, Pietro De Vico, Iris alle 4, 15.