Marco Giusti per Dagospia
renato scarpa carlo verdone un sacco bello
E in chiaro? Ma che davvero!? Stasera non ci rivediamo “Un sacco bello”, il primo film di Carlo Verdone, prodotto da Sergio Leone, con Mario Brega (“Fascio? Fascio a me? A zoccolè io nun so communista così, so’ communnista così!!!”), su Cine 34 alle 21?
Poi, domani alle 10 di mattina di Ferragosto c’è pure il mitico appuntamento dei fan al Palo della Morte a Vigne Nuove, via Giovanni Conti, quello dove si incontravano 42 anni fa Enzo e Sergio, cioè Carlo Verdone e Renato Scarpa prima di partire (“Tabella de marcia: Paolo della Morte, Vardechiana, Borzano, Cracovia”).
mario brega carlo verdone un sacco bello
Un anno fa, se non sbaglio, c’ero andato e fu un vero evento liberatorio in piena pandemia, e anche l’ultimo grande incontro tra Carlo e Renato Scarpa, che se ne è andato per sempre lo scorso capodanno. Come se ne è andata Isabella De Bernardi, sempre un anno fa. Fu una bolgia infernale, è vero, ma anche un gran divertimento.
un sacco bello
Alternative? Su Iris alle 21 il sofisticato “Effie Gray – Storia di uno scandalo” di Richard Laxton, con Dakota Fanning come Effie Gray, sfortunata sposa del critico d’arte John Ruskin, interpretato da Greg Wise, che la porta a vivere nella Venezia di metà dell’800, ma che non è assolutamente in grado di superare la ripugnanza che prova per il corpo femminile. Per fortuna, per Effie Gray, che poi entra in scena il bel pittore Millais, interpretato da Tom Sturridge.
Su Canale 20 alle 21, 05 “American Gangster” di Ridley Scott con Denzel Washington come “Superfly”, boss dell’eroina di fine anni 60, che traffica utilizzando le bare dei soldati americani morti in Vietnam. Ma ha alle costole un cagnaccio dell’FBI, Russell Crowe. Ci sono anche Chiwetel Ejiofor e Josh Brolin.
frank lucas interpretato da denzel washington in american gangster
Peggio di un film sul rugby o sul baseball, per noi spettatori italiani, c’è solo un film sul golf, come “Tin Cup” di Ron Shelton con Kevin Costner, René Russo, Cheech Marin, Don Johnson, La5 alle 21, 10. Canale 27 prosegue alle 21, 10 con la saga di “Scuola di polizia”. Stasera c’è “Scuola di polizia 5. Destinazione Miami” di Alan Myerson con Bubba Smith, George Gaynes.
Su Cielo alle 21, 15 una stravaganza noir dello spagnolo Jaume Balaguero, “Bed Time” con Luis Tosar, Maria Enra, tutto ambientato in un condominio con un portiere che non si fa i fatti suoi e una misteriosa nuova inquilina.
oggi sposi
Sempre sull’horror siamo con “Oscure presenze a Cold Creek” di Mike Figgis con Dennis Quaid, Sharon Stone, Syephen Dorff, Juliette Lewis e Kristen Stewart, Rai 4 alle 21, 20.
Su Canale 5 alle 21, 20 passa invece “Fiore del deserto” di Sherry Horman con Lyla Kebede come top model africana e Sally Hawkins. Non è un capolavoro, ahimé, “Terminator: Genesys” di Alan Taylor con il vecchio e glorioso Arnold Schwarzenegger e la Emilia Clarke di “Game of Thrones” in versione mora, Italia 1 alle 21, 20. Ho provato un paio di volte a vederlo. Inutilmente.
alberto sordi stefania sandrelli quelle strane occasioni
Carino, ma niente di più, “Oggi Sposi” di Luca Lucini con Michele Placido, Luca Argentero, Francesco Montanari, Gabriella Pession, Carolina Crescentini, commedia a episodi sul matrimonio, Rete 4 alle 21, 25, dove Placido che parla pugliese ruba la scena a tutti.
In seconda serata Cine 34 alle 22, 55 ripropone “Quelle strane occasioni”, tre episodi diretti da Luigi Magni, Nanni Loy e Luigi Comencini. Quello di Comencini, con Alberto Sordi prelato che si ritrova chiuso in ascensore a ferragosto con una conturbante Stefania Sandrelli è uno dei migliori episodi in assoluto della commedia all’italiana. Poi a ferragosto è perfetto.
paolo villaggio valeria moriconi quelle strane occasioni
Quello di Nanni Loy con Paolo Villaggio venditore di castagnaccio a Berlino che viene lanciato come bomba dell’hard perché è superdotato venne massacrato al tempo, soprattutto da Nanni Moretti che lo vide come una delle punte più terribili del degrado della commedia all’italiana, ma è piuttosto divertente. C’è anche una Valeria Moriconi che si spoglia in continuazione.
roberto capua con il cast di malati di sesso
Su Rai Movie alle 22, 55 trovate un mai visto (da me) “Malati di sesso” di Claudio Cicconetti con Francesco Apolloni, Gaia Bermani Amaral, Fabio Troiano. Andrebbe rivisto, perché quando uscì non venne proprio capito dalla critica, “Birth, Io sono Sean” del sofisticatissimo Jonathan Glaser (quello di “Under the Skin”), scritto assieme a Jean-Claude Carrière con Nicole Kidman, Cameron Bright, Lauren Bacall, la povera Anne Heche e Danny Huston, Iris alle 23, 15, mistery piuttosto bizzarro dove la vedova Kidman, a dieci anni dalla scomparsa del marito, decide di risposarsi con Danny Huston e le si materializza un ragazzino che dice di essere la reincarnazione del defunto marito. All’epoca fu un disastro.
le malizie di venere
Su Cielo alle 23, 15 occhio all’erotico che ebbe una marea di problemi “Le malizie di Venere” di Massimo Dallamano con Laura Antonelli ancora giovanissima e parecchio spregiudicata, Rex Duval, Renate Kasche, Werner Pochat.
Il film è in realtà un montaggio del bocciato in censura e mai arrivato integrale in Italia “Venere in pelliccia” di Massimo Dallamano ispirato al testo di Leopold von Masoch, sforbiciato ahimé delle scene più hot, allungato con una ventina di minuti di una sorta di cornice processuale appiccicaticcia girata da Paolo Heusch con Venantino Venantino hippy bolognese!, Giacomo Furia e Paul Muller. Un disastro, che ci riporta solo l’ombra di una Laura Antonelli fenomenale in versione dominatrix. Ahi!
le malizie di venere
Su 7Gold alle 23, 30 avete “Wild Target”, commedia gangsteristica diretta da Jonathan Lynn con Bill Nighy, Emily Blunt, Rupert Grint, Rupert Everett, Martin Freeman, remake di un film francese di qualche fortune, “Cible emouvante” del 1993.
Su Rete 4 alle 23, 50 la commedia di ferragosto è “Ferie d’agosto” di Paolo Virzì con Silvio Orlando, Laura Morante, Sabrina Ferilli, Piero Natoli, Ennio Fantastichini, Antonella Ponziani, lotta di classe tra destra romana coatta e sinistra snob con molti segreti. Da prima serata con le elezioni in arrivo.
alberto sordi stefania sandrelli quelle strane occasioni
Rai Tre/Fuori orario illumina la nottata con tre vecchi film RKO, alle 0, 55 “Eravamo tanto felici” diretto da Edward Dmytryk con Ginger Rogers, Robert Ryan, Ruth Hussey, con un gruppo di donne al lavoro coi mariti in guerra, “N.N. vigilata speciale” di John Cromwell con Lizabeth Scott, Jane Greer, Dennis O’Keefe alle 2, 35, e “Nessuno mi crederà” di Irving Pichel con Robert Young, Susan Hayward e Jane Greer. Non ho visto nessuno dei tre e credo nemmeno voi.
Rete 4 alle 2, 15 rispolvera il film tv di Sergio Martino “Ferragosto O.K.” con Mauro Di Francesco, Alessandra Mussolini, Sabrina Salerno, Gianni Ciardo e Gegia. Su Iris alle 3, 20 trovate “Un’estate impura” di Pierre Granier-Deferre con Philippe Noiret, Guy Marchand, Anne Roussel, Laura Betti, che ricordo piuttosto buono.
ferie d'agosto
Chiudo con lo stracultissimo “Chiavi in mano” di Mariano Laurenti, remake di “Quel gran pezzo dell’Ubalda tutta nuda e tutta calda”, sempre di Mariano Laurenti con Martufello, Angela Cavagna, Sergio Vastano, Cinzia Roccaforte (notevolissima), Ramona Badescu. Tanti anni fa, Luciano Martino, forte di un celebre articolo di Walter Veltroni che teneva incorniciato nel suo studio, pensava a un remake della Ubalda o di uno dei suoi capolavori. Io stesso gli proposi una variazione dell’Insegnante.
martufello angela cavagna chiavi in mano
E grande fu la sorpresa di scoprire che anche il mio socio di Blob di allora, Enrico Ghezzi, aveva pensato, assieme a Galliano Juso come produttore il remake della Ubalda, intitolato “Quel gran pezzo dell’Ubalda, tutta (ri) nuda e tutta (ri)calda”. Juso stava producendo allora per Martino il primo film di Cinico tv. Quando però scoprì che il film sarebbe stato in bianco e nero e parlato in siciliano stretto, Martino uscì dal progetto, che passò, incredibilmente, a Aurelio De Laurentiis.
E Juso cercò di rilanciare con l’Ubalda in versione intellettuale. A quel punto Martino decise di lasciar perdere i fini intellettuali Giusti e Ghezzi e richiamò Mariano Laurenti. Ma il film non venne bene per nulla.
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