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    IL DIVANO DEI GIUSTI – STASERA ABBIAMO “A TU PER TU” CON MOANA POZZI, NELLA NOTTE PIU’ FONDA LA COMMEDIA EROTICA “IL LETTO IN PIAZZA” PER NON PARLARE DEL GENIALE “LUCIGNOLO” DI MASSIMO CECCHERINI CON CLAUDIA GERINI IN VERSIONE ULTRASEXY, CON IL SUO INTERMINABILE BALLETTO DI 15 MINUTI. NON SI SA SE CON LE MUTANDE O SENZA – IL FAVOLOSO “INFANZIA, VOCAZIONE E PRIME ESPERIENZE DI GIACOMO CASANOVA, VENEZIANO” -  VIDEO


     
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    Marco Giusti per Dagospia

     

    moana moana

    Che vediamo stasera in chiaro? In prima serata c’è davvero pochino. Quasi quasi mi butterei su “L’uomo d’acciaio”, il superman diretto da Zack Snyder, ideato da Christopher Nolan e David S. Goyer, con Henry Cavill protagonista, Michael Shannon come Zod, Amy Adams come Lois Lane, Diane Lane e Kevin Costner come i genitori americani, Russell Crowe come il vero padre Jor-El, Laurence Fishburne come Perry White. Non lo vede da allora.

     

    Non piacque molto a nessuno. Ma andrebbe recuperato. Vi consiglio di cuore su Warner tv alle 21, 30 un vecchio polpettone americano della MGM ambientato negli anni della Guerra di Secessione, “L’albero della vita”, diretto nel 1957 da Edward Dmytryk con Montgomery Clift diviso tra due donne, la mora Elizabeth Taylor e la bionda Eva Marie Saint. Io preferivo Lee Marvin nel ruolo di Flash Perkins, ma ci sono anche Nigel Patrick, Rod Taylor, Agnes Moorehead. Fu un film travagliato e sfortunato. Durante la lavorazione, uscendo da una festa a casa di Liz Taylor, Clift si addormentò al volante e si sfondò con la macchina contro un palo telefonico.

     

    massimo ceccherini lucignolo massimo ceccherini lucignolo

    Fu la stessa Liz, assieme a Kevin McCarthy e Rock Hudson, a recuperarlo col viso rovinato e a portarlo all’ospedale. Rimase nove mesi lontano dal set e subì un’operazione di chirurgia plastica che gli deformò il viso per sempre. Si vede abbastanza bene nel film. Dmytryk, che era uno degli Hollywood Ten, i comunisti incriminati da Hollywood che non avevano fatto i nomi dei loro amici, per poter lavorare tradì tutti. Gli offrirono questo grosso film, girato in 70 mm, anzi super65, prima di “Ben-Hur”, ma non fu un successo e Dmytryk finì a girare film in Italia.

     

    Andò bene solo a Liz, che venne candidata all’Oscar per la prima volta. Un filo noioso ma di gran classe “La contessa bianca”, Tv2000 alle 21, 20, drammone storico diretto da James Ivory nel 2005 e scritto da Kazuo Ishiguro, con Ralph Fiennes come ex-diplomatico americano cieco che nella Shanghai degli anni’30 si innamora di Natasha Richardson, vedova e contessa russa che vive come accompagnatrice di europei in una sala da ballo.

     

    il letto in piazza il letto in piazza

    Spettacolare la presenza di tutta la famiglia Redgrave nel film, da Vanessa, madre della sfortunata Natasha, che morirà per un assurdo incidente di sci quattro anni dopo, alla zia Lynn. Un po’ lacrimoso “Cake” di Daniel Barnz con Jennifer Aniston, Adriana Barraza, Anna Kendrick, Sam Worthington, Felicity Huffman, Iri alle 21, dove la protagonista non riesce a superare il trauma di un brutto incidente d’auto dove le è morto il figlio e ne è uscita piena di ferite anche sulk volto. Dubito sia più allegro il Mozart giovanile in quel di Bologna descritto da Pupi Avati in “Noi tre” con Lino Capolicchio, Ida Di Benedetto, Christopher Davidson, Carlo Delle Piane, Rai Storia lle 21, 10, che non si vede però da parecchio tempo.

     

    Su Canale 27 alle 21, 10 avete un ormai classico del Muccino americano, “La ricerca della felicità” con Will Smith, Jaden Smith, Thandie Newton, Brian Howe, James Karen. Mi sembra più interessante però, e ha pure ottime critiche, l’incontro tra un giovane cavernicolo di 20.000 anni fa e un lupo descritti nel raro “Alpha: Un'amicizia forte come la vita” di Albert Hughes con Kodi Smit-McPhee, Jóhannes Haukur Jóhannesson, Leonor Varela, Marcin Kowalczyk. Sembra che sia parecchio buono. Avete un paio di thriller americani da vedere, non bellissimi, ma vedibili, “Nella morsa del ragno” di Lee Tamahori con Morgan Freeman, Monica Potter, Mika Boorem, Michael Wincott, Penelope Ann Miller, Cielo alle 21, 15, e “Le paludi della morte”, diretto da Ami Canaan Mann, la figlia di Michael Mann, con Sam Worthington, Jeffrey Dean Morgan, Chloe Moretz, Jessica Chastain, Stephen Graham, Rai 4 alle 21, 20. Su Tv8 alle 21, 30 passa pure un recentissimo thriller con Liam Neeson che deve far chiarezza su una cospirazione che turba la sua agenzia governativa, “Blacklight” di Mark Williams con Liam Neeson, Aidan Quinn, Taylor John Smith, Emmy Raver-Lampman, Claire van der Boom. Ha un indice di gradimento impossibile fra i critici americani, 11%.

     

    claudia gerini lucignolo claudia gerini lucignolo

    In seconda serata andate sul sicuro con “Piedone l’africano” di Steno con Bud Spencer, Enzo Cannavale, Baldwyn Dakile, Dagmar Lassander, Werner Pochath, Rai Movie alle 22, 45, un po’ meno con la commedia, supervista, “A tu per tu” di Sergio Corbucci con Johnny Dorelli, Paolo Villaggio, Marisa Laurito, Moana Pozzi, Marilda Donà e Lucio Rosato, Cine 34 alle 22, 45. Deserto australiano e due ragazzi scomparsi da cercare sono gli elementi forti dell’avventuroso “Strangerland” di Kim Farrant con Nicole Kidman, Joseph Fiennes, Hugo Weaving, Lisa Flanagan, Martin Dingle Wall, Iris alle 23, 15.

     

     

    Su Tv8 alle 23, 30 ritroviamo il James Bond di Daniel Craig in “Quantum of Solace” di Marc Forster con Olga Kurylenko, Gemma Arterton, Judi Dench, Jeffrey Wright. Warner tv alle 0, 40 ci ripropone l’ottimo “La grande corsa” di Blake Edwards con Jack Lemmon, Tony Curtis, Natalie Wood, Peter Falk, Keenan Wynn, Arthur O'Connell, praticamente un grande omaggio al cinema di Laurel e Hardy e allo slapstick del cinema muto.

     

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    Su Rai Movie alle 0, 45 passa un bel film di Antonio Pietrangeli, “Il magnifico cornuto”, tratto da una commedia celebre di Crommelynck, dove si lanciava per la prima volta la coppia Claudia Cardinale e Ugo Tognazzi, ma ci sono anche Gian Maria Volonté, Salvo Randone, Bernard Blier. Tutto è costruito sulla gelosia del marito, un Tognazzi che fa il cappellaio bresciano e pensa ossessivamente che la bellissima moglie abbia un amante. Ricordo però che non era un film particolarmente adatto a Pietrangeli. Non funzionò come si pensava. Tognazzi tornerà sul problema dei mariti che pensano di essere cornuti in “Cattivi pensieri”.

     

    Su rete 4 alle 0, 50 avete “Il dolce e l’amaro”, ottimo mafia movie palermitano di Andrea Porporati con Fabrizio Gifuni, Luigi Lo Cascio, Donatella Finocchiaro. Su Cine 34 all’1, 05 torna lo strampalato cannibal movie “La carne” di Marco Ferreri con Sergio Castellitto, Francesca Dellera, Philippe Léotard, vagamente ispirato alla vera storia del giapponese Kara Juro. All’i,25 svegliate Tranatino e Nanni Moretti perché su Iris passa “Effetto notte”, celebre film su come si fa n film di François Truffaut con lo stesso Truffaut, una incantevole Jacqueline Bisset, Valentina Cortese, Jean-Pierre Léaud, Nike Arrighi. Tarantino parla del film di Truffaut come se fosse un film di un cinematore che ha fatto successo. Non so perché. E Moretti, in qualche modo, in quest’ultimo film pieno di film nel film, lo cita. Magari senza volerlo. Allora mi piacque moltissimo. A chi non piaceva Truffaut. Ma confesso di non averlo più voluto rivedere per la paura di vederlo datato.

     

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    Che abbia ragione Tarantino? Sarebbe un bel disastro. Siamo tutti cresciuti con Truffaut… Su Rai Tre/Fuori Orario alle 2, 10 parte un bel film sperimentale russo ispirato al celebre racconto di Gogol, “Il naso o la cospirazione degli anticonformisti” di Andrey Khrzhanovskiy. Nella notte più fonda torna la commedia erotica “Il letto in piazza” di Bruno Gaburro, tratto da un romanzo di Natas Salvalaggio con Renzo Montagnani, Rossana Podestà, John Ireland, Franco Bracardi, Daniele Formica, Cine 34 alle 2, 40, per non parlare del geniale “Lucignolo”, opera prima cultissima e trashissima di Massimo Ceccherini con Claudia Gerini in versione ultrasexy, Alessandro Paci, Carlo Monni, Flavio Bucci, e partecipazioni speciali di Tinto Brass, Giancarlo Antognoni e Paolo Rossi. Inizio strepitoso con Carlo Monni a metà tra Geppetto e il Bozzone di “Berlinguer ti voglio bene”, poi un po’ crolla col grottesco, ma viene recuperato dall’interminabile balletto di 15’ della Gerini non si sa se con le mutande o senza. Grande fan del film fu Lietta Tornabuoni.

     

    Su Rai Movie alle 2, 55 torna il favoloso “Infanzia, vocazione e prime esperienze di Giacomo Casanova, veneziano”, diretto nel 1969 da un Luigi Comencini particolarmente in forma, prodotto da Ugo Santalucia, con Leonard Whiting e Claudio De Kunert come giovane Casanova e piccolo Casanova in quel di Venezia in mezzo a Tina Aumont, Silvia Dionisio, Maria Grazia Buccella, Lionel Stander, Wilfrid Brambill e una stupenda Senta Berger come Donna Giulietta Cavamacchia che gli farà perdere per sempre la vocazione. Non capisco perché la versione italiana sia più corta di quella internazionale, 104’ contro 123’. Vuole dire che certe scene sono state tagliate?

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    Nella notte arrivano anche “Il fantasma dell’opera”, la versione di Dario Argento con Asia Argento, Julian Sands, Andrea Di Stefano, Coralina Cataldi Tassoni, Rete 4 alle 3, 10, la comemdia francese di Jacques Baratier “Confetti al pepe” con Guy Bedos, Jean-Paul Belmondo, Simone Signoret, Claude Brasseur, Sophie Daumier, Jean-Marc Bory, Iris alle 3, 25, “Francofonia” di Aleksandr Sokurov con Louis-Do de Lencquesaing, Benjamin Utzerath, Vincent Nemeth, Johanna Korthals Altes su Rai Tre alle 3, 40.

     

     

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    Si chiude in bellezza con “Gian Burrasca” di Pier Francesco Pingitore con Alvaro Vitali, Mario Carotenuto, Marisa Merlini, Gigi Reder, Gisella Sofio, Enzo Robutti, Italia 1 alle 4, 20, il curioso “Faustina”, commedia romana di Luigi Magni con la mitica Vonetta McGee, bellissima ragazza nera americana di passaggio a Roma, Enzo Cerusico, Renzo Montagnani, Franco Acampora, Iris alle 4, 50 e il kolossal “Attila” di Pietro Francisci con Anthony Quinn, Sophia Loren, Henri Vidal, Colette Régis, Irene Papas, Claude Laydu, Rai Movie alle 5.

     

    Primo Zeglio ricorda che perse la regia del film perché i suoi rapporti col protagonista, Anthony Quinn, erano catastrofici. “Del resto anche Francisci, che era un uomo tranquillissimo e conciliante, ad un certo punto è stato trattenuto mentre aveva la sedia in mano e si scagliava contro Quinn. Era la volta buona per fare un film alla grande, con gli americani e prevenduto in tutto il mondo. Sono sicuro che ne avrei fatti altri, con un discreto successo, e mi sarei anche divertito”.

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    Anthony Quinn gira quasi contemporaneamente Attila e La strada di Federico Fellini. Il personaggio è più o meno lo stesso. Anthony Quinn ricorda, nella sua autobiografia, di essere rimasto bloccato un giorno in hotel a causa di una tempesta di neve, tutto bardato da Attila insieme a Irene Papas. E’ il primo film storico distribuito da Joseph E. Levine in America, addirittura prima di Le fatiche di Ercole. Lo fa con ben 500 copie. La chiudo qui.

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