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    IL DIVANO DEI GIUSTI – “ALLE DONNE DEVI DARE MINCHIA E BOTTE”, PRONTI? A NOTTE FONDA CINE34 TRASMETTE L'EROTICO STRA-CULT “BAMBOLA”, CON VALERIA MARINI CHE VIVE IN UN BARCONE-CASA-TRATTORIA SUL FIUME - SE VOLETE ANDARE A RIPOSARE PRIMA, IN PRIMA SERATA RAI MOVIE PASSA “ROMA”, CON ANNA MAGNANI, IL RITRATTO PIÙ COMPLETO DELL’URBE MAI FATTO DA FELLINI – PER CHI VA A DORMIRE TARDI, O SI SVEGLIA PRESTO, ALLE 4:25 C’È L’EROTICO “POPPEA, UNA PROSTITUITA AL SERVIZIO DELL’IMPERO”...


     
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    Marco Giusti per Dagospia

     

    roma di federico fellini 1 roma di federico fellini 1

    Che vediamo stasera in chiaro? Dico solo che su Rai Movie alle 21, 10 arriva “Roma” di Federico Fellini, scritto assieme a Bernardino Zapponi con Peter Gonzales, Fiona Florence, una marea di caratteristi, da Alvaro Vitali a Er Chiodo, da Mimmo Poli a Ennio Antonelli e partecipazioni speciali di Marcello Mastroianni, Gore Vidal, Anna Magnani, Alberto Sordi (il suo ruolo venne tagliato il giorno dopo la prima).

     

    Di fatto è il ritratto più completo di Roma mai fatto da Fellini, mischione di storie autobiografiche, di descrizioni riprese da Attalo e di grandi momenti della città, divisa tra un popolo allegro e coatto che si butta nel Teatrino della Barrafonda in piena guerra mentre arrivano le bombe, e una casta di nobili svalvolati che mettono in scena una sfilata di moda per preti. Il produttore, Turi Vasile, praticamente fallì per le spese folli di Fellini e per le sue bugie. Ma il film è ancora oggi spettacolare.

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    Su Rai Storia alle 21, 10 passa invece uno degli ultimi film dei Taviani, “Meraviglioso Boccaccio”, con tutti i migliori attori italiani di oggi, Jasmine Trinca, Kim Rossi Stuart, Michele Riondino, Paola Cortellesi, Kasia Smutniak. Diciamo che il film è una specie di pamphlet, di editoriale in forma di cinema sull’orrore che colpisce i nostri ragazzi, la peste, e, al tempo stesso, un film che porta le generazioni più vecchie a fare i conti con i ricordi dei propri orrori siano questi la guerra o le malattie delle prime decadi del secolo passato.

     

     

     

    fellini fellini

    Curiosamente, così, il paesaggio toscano scelto dai Taviani, da Pienza al Castello di Potentino sull’Amiata, ci riportano non tanto al Boccaccio, quanto a un passato molto più recente dei nostri genitori e nonni. Così, facciamo finta di non vedere i tombini delle piazze, i pietroni nuovi delle piazze, o le facciate dei casali toscani restaurati di fresco che stridono un bel po’ coi tempi del Decameron, ma il film è sul presente. E quindi va bene pure che la madre Badessa del monastero sia una Paola Cortellesi con le mutande dell’amante in testa e la monaca scopatrice una notevole Carolina Crescentini, che Calandrino sia un Kim Rossi Stuart stralunato e cattivo, che Michele Riondino ami, riamato, la vedova Kasia Smutniak, figlia di un Lello Arena cupo e vendicativo.

     

    roma di federico fellini roma di federico fellini

    Che Jasmine Trinca faccia perdere la testa a un ricco nobile legato a un falcone, interpretato da Josafat Vagni, e che Riccardo Scamarcio salvi dalla morte la bellissima Vittoria Puccini, abbandonata dal marito debole e vigliacco perché appestata. Credo che sia da rivedere.

     

    Su Canale 27 alle 21, 10 passa il divertente, pieno di star, “Tutto in una notte” diretto da John Landis con Jeff Goldblum, tradito dalla moglie, in fuga nella notte con Michelle Pfeiffer alle prese con ogni genere di avventure. Ci sono camei impressionati, non solo Irene Papas o Dan Aykroyd, ma registi famosi come Jack Arnold, Paul Bartel, David Cronenberg, Jonathan Demme, Richard Franklin, Lawrence Kasdan, Paul Mazursky, Don Siegel, Roger Vadim. Senza scordare B.B.King. Il film, però, è così così. Non vale il “Fuori orario” di Scorsese, per intenderci.

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    Iris alle 21 ci propone un bel thriller di Taylor Hackford, “Rapimento e risccatto” con Meg Ryan, Russell Crowe, David Morse, David Caruso. Sul trash, anzi sul trashissimo il divertente film di squali australiani “Shark 3D” di  Kimble Rendall con Phoebe Tonkin, Sharni Vinson, Julian McMahon, Xavier Samuel, Cariba Heine. Venne pure presentato a Venezia. Ricordo il regista che non si rendeva conto bene dell’invito. Cielo alle 21, 15 presenta un erotico con signora non propria giovanissima, “The Stud – Lo stallone” di Quentin Masters con una Joan Collins ancora piacente, il bono Oliver Tobias, Sue Lloyd, Mark Burns, Doug Fisher, Walter Gotell. La Coloins è mal sposata, stanca del marito, e padrona di un night dove raccoglie maschioni di ogni tipo che, ovviamente, le devono dar qualcosa. Penso francamente che sia imperdibile.

     

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    Cine 34 alle 21, 15 propone “Italia a mano armata” di Marino Girolami con Maurizio Merli, Raymond Pellegrin, John Saxon, Mirella D'Angelo, Toni Ucci, mentre Italia 1 propone “Sonic Il film” di Jeff Fowler con Jim Carrey, James Marsden, Tika Sumpter, Lee Majdoub, Neal McDonough, Adam Pally. Perdonatemi, ma per quanto ami Jim Carrey, non ce l’ho fatta a vederlo.

     

    Rete 4 alle 21, 25 punta tutto su un filmone di Bud e Terence, “Chi trova un amico trova un tesoro” di Sergio Corbucci con Terence Hill, Bud Spencer, John Fujioka, Sal Borgese, Herb Goldstein, Louise Bennett.

     

    Passiamo alla seconda serata con un capolavoro di Federico Fellini, “Casanova” con Donald Sutherland, la bellissima Tina Aumont, Cicely Browne, Leda Lojodice, Carmen Scarpitta, Rai Movie alle 23, 15. Forse riconoscerete un giovane Renato Zero che suona l’organo. Film funerario sul mito del fallo e del “cazzone” italiano. Forse Sutherland, che pure è perfetto, gelido, ma a suo modo partecipe dell’operazione, non era la scelta giusta.

     

    valeria marini bambola valeria marini bambola

    Fellini ci provò con tutti, Alain Cuny, Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Alberto Sordi. Più tardi disse che il suo Casanova ideale era il suo maestro, Roberto Rossellini. Nino Rota compone una delle sue musiche più misteriose, esoteriche e complesse. Se ne potrebbe parlare per delle ore. Anche dei rulli che vennero rubati e delle scene che non vedremo mai.

     

    Italia 1 alle 23, 25 propone “Warriors Game”, action di Matthias Hoene con il manesco Dave Bautista, Sienna Guillory, Uriah Shelton, Dakota Daulby, Ron Smoorenburg, Ni Ni. Cine 34 alle 23, 45 addirittura “Da Corleone a Brooklyn” di Umberto Lenzi con Maurizio Merli, Mario Merola, Laura Belli, Van Johnson, che Merolo pronunciava alla napoletana vajonsooon!

     

     

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    Rai 1 alle 0, 45 passa “Cecchi Gori – Una famiglia italiana” di  Simone Isola e Marco Spagnoli. Chissà? Difficile raccontare i Cecchi Gori, padre e figlio e i loro rapporti con la Rai, con Berlusconi e con tutto il cinema italiano. Cine 34 all’1, 15 ripropone “Bambola”, erotico di stra-stra-culto di Bigas Luna con con Valeria Marini che vive in un barcone-casa-trattoria sul fiume. Con lei ci sono Anita Ekberg come mammà un po’ alcolista un po’ mignotta, Stefano Dionisi come fratello gay biondo nella sua più imbarazzante interpretazione di sempre, Jorge Perrugoria, maschio dalle idee chiare (“alle donne devi dare minchia, minchia, minchia e botte”) come compare di cella violento di tal Settimio, Manuel Bandera, già fidanzato di Bambola ma anche del fratello.

     

    Un buco vale l’altro. Quando il supermacho Perrugoria uscirà di galera andrà proprio da Bambola con il pisello in mano e poche idee ma chiarissime in testa. Acchiappa Bambola, via le mutande, e se la lavora con le anguille nella scena clou del film di fronte a un pubblico allibito. Resta in assoluto il miglior film della Marini, il più divertente, il più scatenato. Ripresi per Blob i fischi, le risate, gli applausi di una clamorosa prima a Venezia del film con la Marini presente. Poi, con Tatti Sanguineti incontrammo il produttore esecutivo del film, Massimo Ferrero alias Viperetta e ci spiegò come aveva salvato il film… Salvato… Con tutti quei fischi…

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    Iris alle 2, 10 propone la commedia presidenziale “I due presidenti” di Richard Loncraine con Michael Sheen come Tony Blair e Dennis Quaid come Bill Clinton. Cine 34 alle 2, 40 ripropone il film ideato da Maurizio Costanzo “Troppo belli” diretto da Ugo Fabrizio Giordani con Costantino Vitagliano, Daniele Interrante, Ernesto Mahieux, Jennifer Poli. Cinematograficamente parlando, ha parecchie colpe Costanzo…

     

    Su Italia 1 alle 4, 20 avete addirittura l’ultimo film di Bernardo Bertolucci, “Io e te”, tratto dal romanzo di Niccolò Ammanniti con l’esuberante Tea Falco, Jacopo Olmo Antinori, Sonia Bergamasco, Pippo Delbono, Veronica Lazar. Sembra un secolo fa. Un'opera lieve, scrivevo quando uscì, girata con grande intelligenza e senza alcuna pretenziosità da un Bertolucci che si serve del racconto di Ammaniti (migliorandolo nel diverso finale col permesso dell'autore, che firma la sceneggiatura) per rileggere i suoi vecchi temi e i suoi vecchi protagonisti, da "Prima della rivoluzione" a "Ultimo tango a Parigi".

     

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    Ma anche per provare a se stesso e alla sua piccola famiglia di fedeli amici e collaboratori (Fiorella Amico, Metka, Veronica Lazar, Jacopo Quadri, Fabio Cianchetti) che riesce ancora a costruire e a dirigere perfettamente un film, a muoversi negli spazi chiusi alla "Dreamers" e alla "Ultimo tango" inventandosi ancora dal nulla le sue star come fosse un anziano George Cukor e anche grandi sequenze musicali e liberatorie, come il ballo dei due ragazzi che cantano il pezzo di Bowie.

     

    Bertolucci civetta da subito con la sua malattia e con le paternità, visto che lo psicanalista del ragazzino protagonista è paraplegico come lui, ma anche psicanalista come il vero padre di Ammaniti, esponendoci da subito la sua doppia condizione, di malato e di padre-regista sia dei due protagonisti che del più giovane Ammaniti, proseguendo poi in una storia di chiusura forzata (o volontaria, chi può dirlo?) dove due fratelli si incontrano, si ritrovano, si amano, forse crescono.

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    Fermarsi sullo scatto del giovane Lorenzo finalmente sorridente, immortalato come in una fotografia, sembra un gesto di ottimismo, rispetto alla fine del libro, dopo due ore di buio e di chiusura dal mondo che non sono però un chiudersi alla vita. Film fragile nel soggetto, ma solido nella costruzione, "Io e te" non può e non vuole essere un capolavoro, ma dimostra l’intatta capacità di messa in scena del suo autore, che negli spazi angusti e nei rapporti incestuosi dà sempre il suo massimo. Infedele e fedelissimo, come "Il conformista", alla sua origine e letteraria e assieme così personale e autobiografico.

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    Più tenero e allegro di molti dei suoi ultimi film, non tutti così riusciti, ruba ai suoi attori-non-attori un po' della loro giovinezza per rigenerarsi con nuovi sguardi. Oltre a Bowie che canta in italiano “Space Oddity”, si sentono anche i Cure, i Red Chili Peppers e la stessa "Space Oddity" anche in inglese.

     

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    Cine 34 alle 4, 25 propone l’erotico-peplum “Poppea, una prostituita al servizio dell’impero”, malamente diretto da Alfonso Brescia con Don Backy e Peter Landers, Femi Benussi, Linda Sini, Eva Czemerys, Howard Ross, Vittorio Caprioli. Per Vittorio Vighi, “La fabbrica del riso”, “era un filmaccio, proprio. Volgare. Voleva essere un Bud Spencer-Terence Hill movie (con altri due attori, naturalmente): due comici innamorati di Poppea che figurava come un mignottone, disponibile con tutti. I due protagonisti facevano un contrappunto comicastro, che però si risolveva in battutacce a doppio senso. Ma neanche doppio, a un senso solo, proprio”.

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    Vighi ricordava che il film era stato prodotto da Mondello e Capitani (che non figura nei titoli di testa), per “raddrizzarsi” di alcuni film andati male. Ma c’è di più. “In questo film c’è una cosa curiosa: le scene per il Giappone. Quando si vedeva Poppea che andava a letto con l’amante di turno, il film italiano si fermava lì, l’edizione giapponese faceva vedere proprio tutto: anche il membro virile, insomma… Quando si giravano le scene per il Giappone, rimanevano solo il regista, e gli attori, il set veniva sgombrato.” Ovviamente con specialisti dell’hard per i primi piani delle scene. Mi fermo qui.

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