Marco Giusti per Dagospia
edoardo pesce christian ph matteo graia
E stasera che vediamo? Aspettando su Sky “Christian” la nuova serie supernatural-supercrime-supercoatta tutta girata al Serpentone, cioè a Corviale, con Edoardo Pesce fra tossici e rottami umani che mena per professione che si ritrova le stigmate come Padre Pio e la capacità di compiere miracoli, ci sarebbe un superclassico come “Borotalco” di Carlo Verdone su Cine 34 alle 21. Fanno quarant’anni esatti dalla sua uscita. Nun se batte.
eleonora giorgi carlo verdone borotalco
Ci sono Angelo Infanti come Manuel Fantoni (“Qaquel Welch ci ha du’ chiodi” – “Un bel giorno m’imbarcaio su un cargo…”) e Mario Brega, pizzicagnolo “Senti ste olive, come so’?” – “So’ greche”, e padre di Eleonora Giorgi, con tanto di celebre racconto dei “due di passaggio” pestati (“un lago di sangue…”) perché avevano osato sbirciare sotto la gonna della figlia. Per non parlare di Christian De Sica e di Isa Gallinelli.
silvia damico christian ph matteo graia
Certo, Tv2000 alle 21, 10 propone un film mitico come “Da qui all’eternità” di Fred Zinnemann, tratto dal romanzo di James Jones con Burt Lancaster che bacia Deborah Kerr sul bagnasciuga delle Hawaii, Montgonery Clift, che per il produttore Harry Cohn non era “né un soldato, né un pugile e probabilmente omosessuale”, Frank Sinatra che prese il posto già offerto a Eli Wallach come Maggio non si sa se grazie alla Mafia, come si diceva, o alla moglie Ava Gardner che aveva fatto un film con la Columbia, Ernest Borgnine. Zinnemann lottò contro chi voleva il film a colori, lottò per far entrare in 120’ un romanzo di 950 pagine, contro la censura che male vedeva il romanzo, contro Harry Cohn, che non voleva né Montgomery Clift né Deborah Kerr, troppo poco sexy.
burt lancaster deborah kerr da qui all’eternita
Ma il film costato un milione di dollari, e girato in 41 giorni si rivelò una bomba. Otto Oscar, compresi quelli di miglior film, miglior regia, migliori attori non protagonisti, Frank Sinatra e Donna Reed, miglior fotografia di Burnett Guffey.
Iris propone alle 21 il bel western di Stuart Heisler “Le colline bruciano” con Natalie Wood come mezzo-sangue messicana (era ebrea-russa…), il modesto Tab Hunter, grande modello per il Di Caprio di “C’era una volta a Hollywood”, Skip Homeier e Claude Akins. Tratto da un romanzo dello specialista Louis L'Amour, visto tanti anni fa.
da qui all’eternita
Dubito sia meglio il film di botte “Final Score” di Scott Mann con Dave Bautista, Pierce Brosnan, Ray Stevenson, Canale 20 alle 21, 05. Sicuramente è più sofisticato “La casa dei libri”, coproduzione anglo-ispano-tedesca diretta dalla bravissima Isabel Coixet, tratto dal romanzo di Penelope Fitzgerald dove una vedova nel 1959 apre una libreria in un piccolo posto costiere inglese, Harborough, sfidando le siure del posto grazie anche all’appoggio di un raffinato signorotto bibliofilo. Non male, Ci sono Emily Mortimer, Patricia Clarkson, Bill Nighy. Tutti bravissimi.
capitan america civil war.
Su Rai 4 alle 21, 20 vedo che fanno un filmone come “Capitan America: Civil War” dei fratelli Russo con Chris Evans, Robert Downey Jr, Scarlett Johnasson Sebastian Stan e Anthony Mackie. Non bastavano Batman e Superman, no?, scrivevo quando uscì il film nel 2016, ormai un secolo fa.
amanda seyfried attraverso i miei occhi
Ora anche tutti i supereroi della Marvel si gonfiano di botte. Una caciara. C’è chi sta con Captain America e chi con Iron Man, chi è ancora indeciso e chi non ha capito molto, come Spiderman, che non c’entrava nulla, ma spara ragnatele lo stesso.
E chi diventa piccolo piccolo e entra nella tuta di Iron Man, come Ant Man, per poi diventare gigantesco.
le colline bruciano
Detto questo, i critici americani sono impazziti per questo Captain America: Civil War e ci spiegano che ciò che rende perfetto il film è proprio aver saputo manovrare il gran numero dei supereroi offrendo a tutti il loro momento calibrando contemporaneamente azione, dramma e commedia.
bye bye germany
E citano la grande scena all'aeroporto tedesco di Lipsia che vede tutte le star coinvolte nel film che si gonfiano di botte come la parte più forte e spettacolare del film. Pensa se si fossero menati a Fiumicino…
il sole nella stanza
Su Cielo alle 21, 20 troviamo Victoria Abril in “Mai stata meglio” di Dolores Payas, storia di menopausa e di marito traditori. Ottimo per le signore stese sul divano mentre i mariti dormono. E’ invece la storia di un cane che si chiama Enzo quella che possiamo vedere in “Attraverso i miei occhi” di Simon Curtis con Milo Ventimiglia, Amanda Seyfried, Kathy Baker, Martin Donovan, Canale 5 alle 21, 20.
final score
Nella seconda serata, dopo tutto questo ben di dio, si va di replica. “Rullo di tamburi” di Delmer Daves con Alan Ladd e Charles Bronson, Iris alle 23, “Sono pazzo di Iris Blond” di Carlo Verdone su Cine 34 alle 23, 10, il supersexy “La bonne” di Salvatore Samperi con Florence Guerin e Katrine Michelsen, padrona e cameriera che si amano nell’Italia degli anni ’50, Cielo alle 23, 15.
universitari molto piu che amici.
“Bye Bye Germany” di Sam Garbarski, Rai Movie alle 23, 20, mi sembra che non sia mai passato. Ambientato nella Francoforte del 1946 vede un gruppo di sopravvissuti all’Olocausto che cerca di andare in America in tempi rapidi. Ma non tutti hanno un passato limpido. Bel cast con Moritz Bleibtreu, Antje Traue, Anatole Taubman.
colette.
Nella notte vedo che passa una commedia di Federico Moccia, “Universitari” con Primo Reggiani, Nadir Caselli, Simone Riccioni, Italia 1 alle 0, 20, un misterioso film canadese di supereroi, “Freaks” di Zach Lipovsky e Adam B. Stein con Emile Hirsch, Bruce Dern, Lexy Koiker, un raro film ceco sull’Olocausto con storia d’amore, “Colette” di Milan Cieslar con Jiri Madl e Clemence Thioly, Rete 4 alle 00, 45, tratto dal romanzo di Arnost Lustig, che si salvò da Dachau riuscendo a scappare dal treno in corsa che ce lo stava portando.
florence guerin la bonne
Su Iris all’1, 10 passa uno dei film meno noti di Steven Soderbergh, “Piccolo grande Aaron” con Jesse Bradford, Jeroen Krabbé, Lisa Eichhorn, Karen Allen, ambientato durante la Grande Depressione a Saint Louis nel 1933.
Ovviamente avrete visto il grande poliziottesco francese “Il poliziotto della brigata criminale” di Henri Verneuil con Jean-Paul Belmondo, Adalberto Maria Merli e Lea Massari, Rai Movie all’1, 15.
tosca daquino vincenzo salemme maurizio casagrande volesse il cielo
Cine 34 all’1, 25 si lancia con una commedia di Vincenzo Salemme del 2002, “Volesse il cielo”, con Tosca D’Aquino, Maurizio Casagrande, Biagio Izzo. Ricordo vagamente come commedia giovanile americana ormai, nel 1963, senza un vero pubblico “Il sole nella stanza”/”Tammy and the Doctor” del pur bravo Harry Keller con la coppia formata dalla bionda Sandra Dee e da un Peter Fonda al suo esordio, che presto scappò dietro a motociclisti violenti, Roger Corman, Dennis Hopper e al mondo che descriverà in “Easy Rider”.
Va assolutamente recuperato, perché sono amico della regista, Giovanna Gagliardo, “Caldo soffocante”, raro film diretto dalla Gagliardo nel 1990 con Christine Boisson in giro per Roma col caldo soffocante del titolo alla ricerca di una misteriosa zingara. Bellissimo cast, ci sono anche Ennio Fantastichini, Gabriele Ferzetti e Laura Betti, Rete 4 alle 3, 20.
mai stata meglio
Tutto si chiude su una terribile commedia sexy di Roberto Bianchi Montero tutta girata a Trento, “Il pomicione”, Cine 34 alle 4, 30. Unico film da protagonista di Francesco Mulè, celebre caratterista del cinema e della tv, allora molto noto come presentatore di programmi di cartoni animati in tv. E’ lui il pomicione del titolo.
christine boisson, giovanna gagliardo, ennio fantastichini caldo soffocante
Rosalba Neri è qui nella sua ultima interpretazione. Si sposò, molto bene, e lasciò per sempre il cinema. Enzo Monteduro, che ne aveva interpretate tre per il regista, ricorda che non fece il film “a causa del titolo, per non dare un dispiacere a Padre Silvestro, mio fratello. Suggerii io a Montero di prendere Francesco Mulé. Tre film gli ho fatto fare a Francesco, non so se un altro li avrebbe fatti fare a me…” (“Cine70”).
keira knightley colette
Il film, a parte il titolo, non ha nessun tipo di fama. Pessime le critiche: ”Debole film, dedicato alle avventure di un pomicione, cioè di un grasso signore, padre di famiglia, fornito anche di una mogliettina formosa anzichenò, il quale continua a coltivare, ad onta dell’età, il gusto delle donnine facili… (..) Ritmato con fiacchezza, il film ripropone la maschera un po’ stanca di Francesco Mulè, attore che potrebbe essere altrimenti utilizzato” (vice, “Il Domani”). Buona notte.
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