Marco Giusti per Dagospia
john wayne sentieri selvaggi
Che vediamo stasera? In chiaro avete una bella scelta. Pensate solo al capolavoro di John Ford, “Sentieri selvaggi” con John Wayne, Jeffrey Hunter, Vera Miles, Natalie Wood, Dorothy Jordan, Hank Worden, Iris alle 21,25. Per i critici della mia generazione era un capolavoro che non si poteva discutere.
Oggi, ammetto, le critiche di Tarantino a Ford e al suo razzismo nei confronti degli indiani hanno aperto qualche dubbio. Ma il personaggio di John Wayne, Ethan Edwards, è più complesso e razzista di quanto ci sembrasse. Lo spiega il celebre finale che tutti i cinefili del mondo conoscevano a memoria. Grande colpo di scena fordiano che non ti aspettavi.
Nelle copie Rai, anni e anni fa, venivano di solito tagliate le parti dove Ethan, il personaggio di Wayne, faceva delle cose terribili ai cadaveri indiani, come cavargli gli occhi per non andare nell’aldilà. Per non turbare il pubblico di Rai Uno, si diceva.
sentieri selvaggi
Ma in questo modo il personaggio di Ethan non veniva messo in discussione, e il film non era più bilanciato come lo aveva in qualche modi ideato Ford. E spesso non veniva rispettato il formato originale, il VistaVision (è il solo film della Warner Bros girato in VistaVision!), anche perché non sempre avevano nelle tv i mascherini giusti per proiettarlo.
sentieri selvaggi
Pensate solo che il VistaVision è il formato, particolarmente caro, che ha recuperato per “The Brutalist”. Brady Corbet dopo tanti anni. John Ford fermò per qualche giorno la lavorazione del film per permettere all’attrice indiana Beulah Archuletta di partecipare al matrimonio del figlio. John Wayne invece fece portare all’ospedale col suo aeroplano personale un bambino Navajo malato di polmonite.
Gira il racconto che un giorno nel deserto uno scorpione velenosissimo dette un morso a John Ford. Tutti erano preoccupati. Poi John Wayne uscì dal trailer di Ford è disse “E’ tutto a posto, John sta bene. E’ lo scorpione che è morto”. Come tutti gli indiani sanno i Navajo del film sono in realtà che parlano e cantano in Comanche.
chi ha incastrato roger rabbit? 7
Su Rai Movie alle 21,10 avete un altro film bellissimo, “Chi ha incastrato Roger Rabbit?” diretto da Robert Zemeckis e per le parti animate dal mitico Richard Williams, che vinse un Oscar speciale tutto per lui, con Bob Hoskins, Joanna Cassidy, Christopher Lloyd, Stubby Kaye, Alan Tilvern.
Per la prima volta, e questa allora era una notizia bomba, i personaggi animati della Disney e della Warner Bros potevano essere visti assieme. Fu una vera rivoluzione, anche se i personaggi più popolari del film, alla fine furono i due protagonisti, cioè Jessica e Roger Rabbit.
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Jessica parla con la voce di Kathleen Turner e canta con quella di Amy Irving, Roger parla con la voce di Charles Fleischer. La scena del duello al piano fra Paperino e Daffy Duck era storyboardata e animata da Williams per Paperino e da Chuck Jones per Daffy.
Bellissimo anche “I miserabili”, Rai 5 alle 21,15, opera prima esplosiva di Lady Ly, malgrado il nome nero, maschio e francese, forte del Premio della Giuria a Cannes, della candidatura francese agli Oscar, e di ben 12 nominations ai Cèsars con quattro vinti, fra cui, ovviamente, Miglior Film. Girato nel quartiere di Montfermeil, vicino a Parigi, dove lo stesso regista, con genitori originari del Mali, è nato e cresciuto, e dove Victor Hugo ha messo in scena nel suo “I miserabili”, citato sia nel titolo che un po’ nella storia, la scena fondamentale del primo incontro fra l’ergastolano Jean Valjean e Cosetta, il film nasce da un documentario dello stesso titolo girato nel 2017 da Lady Ly e ispirato a veri fatti accaduti proprio lì nella giornata del 14 ottobre 2008.
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Ma, anche se la tentazione è quella di fare un film ultra-realistico all’americana, seguendo tre poliziotti, il duro e corrotto Chris di Alexis Manenti, anche cosceneggiatore, il nero Gwada cresciuto nel posto di Djebril Zonga e il nuovo venuto Stephane Ruiz di Damien Bonnard, che è poi il vero protagonista, il film è alla ricerca di qualcosa di più del solito film col quartiere che scoppia e i poliziotti, un po’ buoni un po’ cattivi che cercano di sistemare bene o male le cose.
i miserabili di ladj ly
Puntando tutta l’azione su un ragazzino, novello Gavroche alla Victor Hugo, il piccolo Issa Percia, che dopo aver festeggiato a Parigi la vittoria della nazionale ha rubato un leoncino ai violentissimo zingari del Circo Zeffirelli (è così…) e su quel che ne segue, perché i tre poliziotti trovandosi circondati lo feriranno per errore, scatenando l’inferno. Italia 1 alle 21, 20 punta su “Shark – Il primo squalo” diretto da Jon Turteltaub con Jason Statham, Bingbing Li, Winston Chao, Sophia Cai, Rainn Wilson, Ruby Rose.
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Ottimo su Canale Nove alle 21,30 il film di guerra con tank americani “Fury” di David Ayer con Brad Pitt, Logan Lerman, Shia LaBeouf, Jon Bernthal, Michael Peña, Scott Eastwood. Nel film, uscito dopo “Inglororious Bastard”, Brad Pitt torna a uccidere i nazisti. E ne fa fuori un bel po’ col suo tank M4 Sherman e la sua Smith&Wesson. Però, quando un tank M4 Sherman americano incontrava un Tiger 131 tedesco, cioè il carrarmato più forte che si fosse prodotto nella Seconda Guerra Mondiale, il povero M4 Sherman era fottuto.
Inizia con questa spiegazione tecnica questo ottimo film di guerra scritto e diretto da David Ayer con bel piglio realistico e solo qualche caduta retorica, Ma i veri protagonisti sono i veri tank americani e tedeschi del tempo, cosa che fece impazzire i maniaci dei soldatini.
rebecca la prima moglie di hitchcock 4
Però, per poter girare il film con veri M4 Sherman e, soprattutto con un vero Tiger funzionante, cosa che non accadde nemmeno ai tempi di La battaglia dei giganti di Ken Annakin, dove i Tiger erano in realtà degli M47 Patton americani utilizzati in Corea, Ayer e la sua troupe sono andati in Inghilterra, vicino al Museo di Bovington, dove sono rimasti l’ultimo Tiger ancora mobile che esista nel mondo e vari M4 Sherman funzionanti.
Per ottenere un maggiore effetto realistico, inoltre, Ayer ha fatto convivere dentro il tank, per qualche mese, i cinque protagonisti della storia, cioè il sergente di ferro Don “War Daddy” Collier di Brad Pitt, l’uomo della Bibbia Boyd “Bible” Swan di Shia LaBoeuf, il messicano Trini “Gordo” Garcia di Micahel Pena, il rozzo Grady “Coon Ass” Travis di Jon Berthnal e il soldatino Norman Allison di Logan Lerman che prende il posto del mitragliere Red che troviamo ucciso e senza faccia all’inizio del film.
rebecca la prima moglie di hitchcock
Passiamo alla seconda serata con un classico stravisto, “Rebecca la prima moglie” di Alfred Hitchcock con Laurence Olivier, Joan Fontaine, George Sanders e la mitica Dame Judith Anderson, Tv2000 alle 22,30. Vinse due Oscar, miglior film e la fotografia in bianco e nero di George Barnes. Per la prima volta nella sua carriera, Hitchcock, qui al suo primo film americano, non partecipò alla sceneggiatura. Per reazione impedì al produttore, David O. Selznick di mettere piede sul set. Laurence Olivier voleva come protagonista Vivien Leigh, ma Hitchcock impose la più giusta Joan Fontaine, odiata per tutta la lavorazione da Olivier. Era però quello che voleva Hitchcock. Che si vedesse l’odio del protagonista per la seconda moglie.
Rai4 alle 23,35 propone l’horror fuori di testa di Alex De La Iglesia “Veneciafrenia con la bella Caterina Murino, Cosimo Fusco, Ingrid García Jonsson, Silvia Alonso, Nico Romero. Tutto girato a Venezia. Raro, mai visto. Italia 1 alle 23,40 ci farà fare qualche balzo sul divano (magari…) con “Godzilla II: King of the Monsters”, sequel moscione diretto da Michael Dougherty con Vera Farmiga, Kyle Chandler, Millie Bobby Brown, Ken Watanabe, Ziyi Zhang. Bruttino, nel ricordo del tempo, lo stanco western con John Wayne “La stella di latta” diretto da Andrew V. McLaglen con Gary Grimes, Neville Brand, George Kennedy, Paul Fix, Dan Vadis. John Wayne, 65 anni, è stanco e malato.
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Lo sostituisce Chuck Robinson per le scene a cavallo. Dopo una terribile intervista su “Playboy” dove veniva fuori il razzismo di Wayne, si cercò di infilare qualche battuta anti-razzista, ma l’unico personaggio nero del film, interpretato da Vance Davis, è definito “negro” sui titoli di coda. Beh…
Buono su Canale Nove alle 0,10 il thriller “Parker” di Taylor Hackford con Jason Statham, Jennifer Lopez, Nick Nolte, Michael Chiklis, Clifton Collins jr. Da vedere anche, su Rai Movie alle 0, 45, “Tutti i battiti del mio cuore” di Jacques Audiard con Romain Duris, Niels Arestrup, Emmanuelle Devos, Jonathan Zaccaï.
beatrice cenci
Iris all’1,22 passa un gran bel film di Elia Kazan che piacerà a Dago, “La valle dell’Eden”, tratto dal romanzo di John Steinbeck con Julie Harris, James Dean, Raymond Massey e Jo Van Fleet, che vinse l’unico Oscar tra quattro nomination. Kazan preferì Dean a Brando e a Montgomery Clift perché più giovane. Quando lo vide Steinbeck esclamò “E’ lui, è Cal!”.
Chiudo con “Beatrice Cenci” di Lucio Fulci con Tomas Milian, Adrienne La Russa, Georges Wilson, Mavie, Antonio Casagrande, Rete 4 alle 2, 50, meno bello, forse, del “Beatrice Cenci” di Riccardo Freda, ma comunque molto buono. L’americana Adrienne La Russa fece pochissimi film in Italia poi tornò in America. La ritroviamo in “L’uomo che cadde sulla terra” di Nicolas Roeg. Vedo però che per il pubblico più zozzone ci sarebbe "Una donna allo specchio" di Paolo Quaregna con Stefania Sandrelli e Marzio Honorato, Cine 34 alle 4, 40. Uscendo dopo "La chiave" di Tinto Brass diventò un film hot quando probabilmente non lo era.
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