Marco Giusti per Dagospia
vieni avanti cretino
Che vediamo stasera a Pasqua alla fine di una giornata un po’ così, pieni di casatielli e colombe stesi sul divano boccheggianti? Più che farvi del male con “Risorto” di Kevin Reynolds con Tom Felton, Joseph Fiennes, Cliff Curtis, Peter Firth, María Botto, Stephen Hagan, Tv2000 alle 21, o con “Maria Maddalena” di Garth Davis con Rooney Mara, Joaquin Phoenix, Chiwetel Ejiofor, Tahar Rahim, Tawfeek Barhom, Iris alle 21, propongo una visione collettiva del capolavoro di Luciano Salce e Lino Banfi “Vieni avanti cretino”, Cine 34 alle 21, sì, proprio quello di «Filomena muy hermosa, è scappata da Canosa / Filomena galopera è passata da Luceira / E con todo il mi tormiento l’ho cercata nel Salento / Una noche pien de pioggia, l’hanno vista pure a Foggia / Io me soy desperado, però non me soi sparado; / sono pieno de libido, arrapede ed ingrifido e anche un po’ rincoglionido».
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Voleva anche essere, allora, una celebrazione ufficiale del comico e la sua promozione nella commedia di serie A come unico protagonista dopo anni di piccoli ruoli e di film minori. Visto oggi, magari, è un ritorno di Salce verso la più vitale serie B dei film scorreggioni, un ponte verso il mondo di W la foca. Ma Banfi già aveva portato a teatro una rivisitazione degli anni dell’avanspettacolo, intitolata proprio Vieni avanti, cretino, nel 1971. Grande il repertorio classico da avanspettacolo che Salce rivisita con qualche concessione, appunto, ai barzelletta movie allora dilaganti.
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Anche se non tutto funziona alla perfezione, sia Banfi che il cast minore, da Ennio Antonelli a Michela Miti nudissima, funzionano benissimo nei vari sketch. A cominciare da quello iniziale della sala d’aspetto del dentista, che Banfi, ha preso per una casa chiusa. In un’intervista a La Gazzetta del Mezzogiorno di Silvana Gaudio, in data 29 marzo 1982, intitolata «Banfolo in serie A», l’attore dice: «Non c’è che da augurarsi se non che Salce, meritevole di aver fatto fare un salto di qualità a Tognazzi con Il federale, faccia altrettanto con il sottoscritto».
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Lo sceneggiatore Roberto Leoni, in La fabbrica del riso, spiega come nacque il film. «C’era il produttore Giovanni Bertolucci che era nei guai perché La tragedia di un uomo ridicolo, del cugino Bernardo, era andato malissimo ed era costato una barca di soldi. E quindi Giovanni addirittura vaneggiava. Era il momento in cui Pierino contro tutti aveva sfondato gli incassi, c’erano film tipo W la foca e una persona di cultura, di qualità e di classe come Giovanni, si voleva inventare W Pierino, pur di poter recuperare questi soldi che Bernardo [...] aveva perso al botteghino».
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Così Leoni propone di saccheggiare il magazzino dell’avanspettacolo, Luciano Salce “appizza le orecchie” e l’agente di Lino Banfi, il mitico De Simone, propone il suo assistito come protagonista. «Banfi credo che avesse finito il contratto con i Martino, quindi era libero e sembrava, come poi si è rivelato in seguito, molto più dignitoso di Alvaro Vitali. Senza con questo voler disprezzare Alvaro Vitali, anche come maschera. [...] Chiaramente ci aiutò molto Banfi, il quale ci portò a vedere, e ci fece conoscere degli attori di varietà che ci raccontavano le gag”.
Ottima scelta per i divanisti dalla digestione difficile anche il mitico “Capitan Blood” della nostra infanzia, quello diretto da Michael Curtiz con Errol Flynn, Olivia de Havilland, Basil Rathbone, Lionel Atwill, Ross Alexander, Tele San Marino alle 21. Non si farà più un film come Capitan Blood, lo sapete…
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Su Rai Due alle 21 un gialletto nientedeche, “Tutti i sospetto su mio padre” di Annie Bradley con Tom Everett Scott, Anwen O'Driscoll, Nicola Correia-Damude, Charisma Carpenter. Mai sentiti questi nomi di attori… Più divertente, su canale 20 alle 21,05 l’ancor meno pasquale “Knock Out – Resa dei conti”, film di botte diretto da Steven Soderbergh con Gina Carano che mena tutti, Channing Tatum, Michael Fassbender, Ewan McGregor, Michael Douglas.
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Su Canale 27 alle 21,10 andate sul sicuro con il vecchio e glorioso “La stangata” di George Roy Hill con Paul Newman, Robert Redford, Robert Shaw, Charles Durning. Con 5 milioni di dollari di budget ne incassò 156. Vinse sette Oscar, miglior film, regista, sceneggiatura, scenografia, montaggio, costumi e musica, che poi era di Marvin Hamlisch, ma il tema originale era del vecchio Scott Joplin. Redford e Newman vennero pagati 500 mila dollari l’uno (pari oggi a 3 milioni di dollari). Fu Paul Newman a indicare Robert Shaw a George Roy Hill. Shaw fu incredibile. Si fece male a una gamba pochi giorni prima delle riprese e fece del suo personaggio uno zoppo. E tutti lo ricordiamo zoppo.
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Rai Storia alle 21,10 passa il miglior film di Giorgio Diritti, il biopic su Ligabue “Volevo nascondermi” con Elio Germano, Oliver Johann Ewy, Leonardo Carrozzo, Pietro Traldi, Orietta Notari. Davvero molto raro il primo film americano di Terence Hill senza Bud, prodotto da Dino Ded Laurentiis, “Mister Miliardo” diretto dal cormaniano Jonathan Kaplan con Terence Hill, Valerie Perrine, Jackie Gleason, William Redfield, Chill Wills, R.G.Armstrong. Cast pazzesco di vecchie facce, Jackie Gleason non faceva un film da sette anni e che aveva qualche problema d’alcol. Il ruolo di Mary Voronov, attrice di superculto, venne probabilmente tagliato. Il film fu un totale disastro.
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Cielo alle 21,15 propone il poco pasquale film di piccoli gangster australiani “Son of a Gun” di Julius Avery con Ewan McGregor, Brenton Thwaites, Alicia Vikander, Jacek Koman, Matt Nable. Italia 1 alle 21, 20 gioca una bella carta con “Mamma, ho riperso l’aereo” diretto ancora dai Chris Columbus con Macaulay Culkin, Joe Pesci, Daniel Stern, Brenda Fricker, Tim Curry. Ma l’abbiamo visto?
Rai Uno alle 21,25 propone il santino “Fatima” diretto da Marco Pontecorvo con Stephanie Gil, Alejandra Howard, Jorge Lamelas, Harvey Keitel, Sonia Braga, Lúcia Moniz. Decisamente meglio puntare su “Cast Away” di Robert Zemeckis con Tom Hanks solo sull’isola deserta, Rete 4 alle 21,25 o su “Ghostbusters: legacy”, reboot diretto da Jason Reitman con Finn Wolfhard, Mckenna Grace, Carrie Coon, Sigourney Weaver, Annie Potts, Dan Aykroyd, TV8 alle 21,30.
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Su Canale Nove alle 21,40 trovate anche “Lady Hawke”, bellissimo fantasy girato in Italia da Richard Donner con Matthew Broderick, Michelle Pfeiffer, Rutger Hauer, Leo McKern, Ken Hutchison.
Passiamo alla seconda serata con “Piedone lo sbirro” di Steno con Bud Spencer, Adalberto Maria Merli, Enzo Cannavale, Juliette Mayniel, Raymond Pellegrin, Rai Movie alle 22,45. Finalmente si ragiona. Bruttino, malgrado il cast, “Com’è dura l’avventura” di Flavio Mogherini con Paolo Villaggio, Lino Banfi, Gastone Moschin, Alessandro Haber, Flavio Bucci. Fu un disastro di pubblico e di critica (“Com’è dura l’avventura del critico cinematogrfico quando gli fanno trovare sotto l’albero film del genere” scrisse Tullio Kezich).
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Nato da un copione scritto da Saverni e Bencivenni per la regia di Sergio Corbucci e la presenza di Tognazzi-Villaggio-Banfi, il film perde prima Corbucci, sostituito da Mogherini, e poi Tognazzi, sostituito da Moschin. Ma Villaggio e Banfi hanno troppi show per la tv da girare e mandano sul set in gran parte delle controfigure. Tutto si può rimontare e doppiare, è vero, ma il film viene fuori una cosa terribile e il pubblico non ci casca.
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Rimangono un paio di battute, “Io sono una persona che gira i mari di tutto il mondo, mi sono fatto un culo così…” dice Banfi prima di essere sodomizzato da uno sceicco, e “La lascio solo con l’animale mezz’oretta?” chiede Villaggio a Banfi vedendolo un po’ eccitato sul dorso di un cammello.
Meglio il lacrimoso “Un sapore di ruggine e ossa” di Jacques Audiard con Marion Cotillard senza gambe, Matthias Schoenaerts, Bouli Lanners, Céline Sallette, Corinne Masiero, Rai5 alle 23,05. Non male su La7 alle 23,45 il film di romani in Inghilterra “The Eagle”! diretto da Kevin Macdonald con Channing Tatum, Jamie Bell, Donald Sutherland, Mark Strong, Tahar Rahim.
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Rete 4 alle 0,30 presenta uno dei migliori film della serata, “Il filo nascosto” di Paul Thomas Anderson con Daniel Day-Lewis sarto geniale con qualche problemino sessuale con le donne, Lesley Manville, Vicky Krieps, Richard Graham, Brian Gleeson.
Chiuderei su Rai Tre alle 0,45 con un gran bel film italiano che andrebbe recuperato e che molto è piaciuto in tutto il mondo “Re granchio” di Alessio Rigo de Righi, Matteo Zoppis con Gabriele Silli, Maria Alexandra Lungu, Mariano Arce, Dario Levy, Jorge Prado, Daniel Tur, storia di un ubriacone che nell’800 scappa dalla Tuscia alla Terra del Fuoco in Argentina. Lo segue alle 3, 40, sempre su Rai Tre un grande film di Ozu, “Crepuscolo do Tokyo”. E per Pasqua è tutto.
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