Marco Giusti per Dagospia
la vita di adele 1
Che vediamo stasera? In chiaro, addirittura in prima serata, avete su Cielo alle 21, 15 “La vita di Adele” di Abdellatif Kechiche con la storia di amore e passione tra due ragazze, Léa Seydoux e Adèle Exarchopoulos. Tre ore con scene di sesso ultrarealistiche, soprattutto una che durava dieci minuti esatti, che fecero saltare sulla sedia i vecchi critici al Festival di Cannes ormai incupiti da mattoni rumeni anche di quattro ore. Molto divise il pubblico, soprattutto le femministe più trinariciute che lo detestarono, ma venne premiato con un premio diviso, per la prima volta, tra regista e protagoniste.
adele exarchopoulos nel film la vita di adele 10
Spielberg, presidente della giuria, così giustificò il premio triplo. "Il film è una grande storia d'amore che ci ha fatto sentire tutti privilegiati di viverla lì come una mosca sul muro, di vedere questa storia di profondo amore e profondo dolore evolversi fin dall'inizio. Il regista non ha posto alcun vincolo alla narrazione e noi sono rimasti assolutamente incantati dalle straordinarie interpretazioni delle due attrici, e soprattutto dal modo in cui il regista osservava i suoi personaggi e li lasciava respirare".
adele exarchopoulos nel film la vita di adele 9
Léa Seydoux, allora aveva 26 anni, accettò di girarlo a tre condizioni. Niente scene di fumo, perché aveva smesso da due anni, niente scene di sesso reali, infatti hanno delle protesi nelle scene di sesso, niente abiti suoi per il personaggio che interpretava. Dopo la premiazione a Cannes, però, Léa Seydoux ne disse di tutti i colori sulle condizione assurde che aveva imposto Kechiche. Lui le dette della ragazzina viziata, che se ne era uscita così solo dopo essere venuta a Cannes usando ricchi sponsor di abiti e gioielli. Se stava così male, perché non aveva boicottato il film non venendo a Cannes. Detto questo, il film era una bomba quando lo vedemmo.
pamela prati la moglie in bianco… l’amante al pepe
Per i più tradizionalisti propongo però la più tranquilla (insomma) Pamela Prati in versione commedia sexy con “La moglie in bianco… l’amante al pepe”, grande titolo confesso del film prodotto dalla Dania di Luciano Martino, diretto da Michele Massimo Tarantini interpretato, oltre alla Prati, da Lino Banfi, Marisa Porcel, Susan Scott, Mario Carotenuto, Vittorio Caprioli, Ria De Simone e Dino Cassio. In pratica è una sorta di replica di “La moglie in vacanza… l’amante in città” dove Martino lancia, a soli 19 anni, ma già Playmate dell’anno, l’arzilla Pamela Prati come starlette sexy.
pamela prati la moglie in bianco l'amante al pepe
La stessa Pamela Prati raccontava a Stracult, che il film era stato interamente girato a Trani. “Per le scene di nudo mi vergognavo un po’. Era il mio primo film, Però mi dicevo, le ha fatte Edwige Fenech, le ha fatte Ornella Muti, perché non devo farle io?”. Senza la presenza di uno sceneggiatore sofisticato come Ottavio Jemma, qui Tarantini punta a volgarizzare un po’ tutti a fini comici. Intervistato da un giornalista de “La Gazzetta del Mezzogiorno” sul set nel 1980, quando il film aveva un altro titolo, La prima notte di nozze, Tarantini risponde alle critiche dei suoi film: “La verità è che i nostri film incassano cifre da capogiro. Segno evidente che piacciono al pubblico. (..) Ma io punto soprattutto sul fattore divertimento. Il pubblico avverte il bisogno di passare due ore in tranquilla allegria. Cerca le risate genuine”.
debito di sangue
Strepitose le frasi di lancio dei flani dei giornali pugliesi del tempo in puro idioma banfiota: “Calma reghezzi, potete venire a vedere me e Pamela Prati solo se avete compiuto 14 anni. E’ così b… e al pepe che può far male ai minori. Il film è stato girato tutto in Puglia. Io sono il meritolo, l’amente treditolo, il pedre sfortuneto che ha figlio pederestolo… insomma frosciolo”. “Debito di sangue” di e con Clint Eastwood su Iris alle 21 è uno strano revenge movie. Clint, poliziotto in pensione, vendica la ragazza che gli ha donato scoprendo chi l’ha uccisa e perché. Con Wanda De Jesus, Jeff Daniels, Anjelica Huston.
l ultimo dei templari 2
“Occhi nelle tenebre” di Michael Apted con Madeleine Stowe, Aidan Quinn, Laurie Metcalf, James Remar, Warner tv 21, è un buon thriller dove la protagonista, violinista cieca dalla nascita ma che, operata, si sta adattando alla vista, è l’unica testimone di un omicidio. E quindi diventa una fragile ragazza in pericolo. Magari non era brutto come mi sembrava quando lo vidi allora “L’ultimo dei templari” di Dominic Sena con un Nicolas Cage un po’ esaltato, Claire Foy, Ron Perlman, Stephen Graham, Ulrich Thomsen, Canale 20 alle 21, 05. Il film ha critiche terribili. “Un’altra cazzata da Nicolas Cage”, “Steven Seagal sarebbe stato più credibile”.
il castello di vetro 1
Non sembra sia una gran cosa il curioso “Il castello di vetro” diretto da Destin Daniel Cretton con Brie Larson, Woody Harrelson, Naomi Watts, Max Greenfield, Sarah Snook, basato sulle memorie di una scrittrice con famiglia disfunzionale, un padre a suo modo pieno di talento nel non farle percepire la povertà della loro situazione, madre anticonformista. Non trovai del tutto riuscito, malgrado la storia fosse molto interessante, “Monuments Men” diretto da George Clooney dove lo stesso Clooney è a capo di un gruppo di militari incaricati di salvare e recuperare le opere che nazisti e fascisti rubavano durante l’occupazione.
THE MONUMENTS MEN
Il film, che trovate su Tv2000 alle 21, 10, è strampalato, scombinato, ma divertente e pieno di vita. Con Clooney che si muove in mezzo a un gran cast di star, da Bill Murray a Matt Damon, da John Goodman a Cate Blanchett, da Jean Dujardin a Bob Balaban. C’è pure l’anziano babbo di George, Nick Clooney, che interpreta il figlio da vecchio che porta il nipotino a Bruges a vedere la Madonna con bambino di Michelangelo che coi suoi uomini ha salvato dalla furia e dall’avidità nazista.
THE MONUMENTS MEN
Cuore della storia è una delle celebri missioni dei Monuments Men, che sono pronti davvero a sacrificare la propria vita per riportare a casa le opere rubate dai nazisti dai musei, dalle chiese e dai galleristi ebrei, secondo un modello di war movie ironico più alla Brian G. Hutton di “Kelly’s Heroes” che alla Robert Aldrich di “Quella sporca dozzina”.
jennifer aniston come ammazzare il capo... e vivere felici
Commedia dark piuttosto interessante sembrerebbe “Come ammazzare il capo e vivere felici” diretto da Seth Gordon con Jennifer Aniston, Jason Bateman, Charlie Day, Jason Sudeikis, Colin Farrell, Jamie Foxx, Donald Sutherland, dove un gruppo di impiegati angariati dai loro rispettivi capi, mettono su un piano per eliminarli - proprio bang bang – con l’aiuto di un ex galetto, Jamie Foxx. Ha delle critiche massacranti invece l’horror, sulla carta interessante, legato al folklore ebreo tra dybbuk e fantasmi del passato, “Il mai nato" , scritto e diretto da David S. Goyer con Odette Yustman, Gary Oldman, Cam Gigandet, Meagan Good, Jane Alexander, Idris Elba, Carla Cugino, Mediaset Italia 2 alle 21, 15.
i mercenari 3. 2
Su Rai Tre alle 21, 20 svegliate il ministro della cultura Genny Sangiuliano che passa “Quei due”, documentario con parti di fiction di Wilma Labate con Silvia D’Amico e Simone Liberati che interpretano Edda Mussolini e suo marito Galeazzo Ciano. Magari vi divertite di più con “I mercenari 3” di Patrick Hughes con Sylvester Stallone, Jason Statham, Jet Li, Dolph Lundgren, Randy Couture, Terry Crews, Italia 1 alle21, 20.
la moglie in vacanza… l’amante in citta 2
In seconda serata proseguiamo nel genere commedia sexy col classico, e più elaborato, “La moglie in vacanza… l’amante in città” di Sergio Martino con Edwige Fenech, Lino Banfi, Renzo Montagnani, Barbara Bouchet, Cine 34 alle 22, 50. Su 7Gold alle 23, 15 trovate un mélo diretto da Todd Field, il regista del recente “Tar”, cioè “In the Bedroom”, con Sissy Spacek, Tom Wilkinson, Nick Stahl, Marisa Tomei, dove da una storia d’amore fra un ragazzo che studia e lavora da pescatore e una madre con due figlie, si passa alla tragedia quando il marito di lei uccide il giovane amante della moglie. Ma non finisce qui.
margot robbie in tonya
Su Rai Movie alle 23, 15 avete anche l’ottimo "Tonya" di Craig Gillespie con Margot Robbie, Sebastian Stan, Allison Janney, Paul Walter Hauser, Rai Movie alle 23, 25, dove si fa luce sulle motivazioni che spinsero a fare quel che fece la pattinatrice Tonya Harding nel 1994 alla rivale Nancy Kerrigan. Trionfa, su tutto, sport compreso, la stupidità e l’ignoranza di tutti i personaggi trattati. Piuttosto riuscito.
grazie… nonna
Mi vedrei anche, su Rai 4 alle 23, 40, il drammone irlandese di un pugile povero con figlio autistico che è a un passo da finire nella criminalità, “L’ombra della violenza” di Nick Rowland con Barry Keoghan, candidato agli Oscar per “Gli spiriti dell’isola”, Niamh Algar, Ned Dennehy, Simone Kirby, Anthony Welsh, Cosmo Jarvis. Nella notte avete anche su Cine 34 alle 0, 45 la commedia sexy di Marino Girolami “Grazie… nonna” con Edwige Fenech, seconda moglie di Enrico Simonetti che turba il suo giovane nipote Valerio Fioravanti, proprio lui, il terrorista nero, un attimo prima di finire nella latitanza.
la grande notte di ringo 1
Fuori Orario/Rai Tre all’1, 45 parte con un raro film di Raoul Ruiz e Valeria Sarmiento, “Il tango del vedovo e il suo specchio deformante” con Rubén Sotoconil, Claudia Paz, Luis Alarcon. Subito dopo, alle 3 su Fuori Orario, avete il capolavoro di Agnes Varda “Cléo dalle 5 alle 7” con Corinne Marchand, Antoine Bourseiller, José-Luis De Villalonga e una celebre apparizione di Jean-Luc Godard. Ricordo moscetto lo spaghetti western “La grande notte di Ringo” di Mario Maffei con William Berger, Adriana Ambesi, Edoardo Fajardo, Walter Maestosi, Rete 4 alle 2, 35.
django sfida sartana
Non è tanto meglio “Django sfida Sartana” diretto malamente da Pasquale Squitieri con troppo interessato al genere, interpretato da George Ardisson, Tony Kendall, José Torres, Bernard Farber, Adler Gray, Salvatore Billa, Cine 34 alle 4, 10. Tony Kendall non ne ha un buon ricordo “... perché Squitieri è una persona strana, io credevo che lui mi fosse amico, ma non era così, e quindi non siamo andati molto d’accordo, Lì lui litigò con Giorgio [Ardisson] che arrivava tardi, perché la sera c’aveva da fare...” (“Cine 70”). L
django sfida sartana
a versione di Ardisson suona in un altro modo: “Io non ho litigato con Squitieri, ebbi solo il torto di arrivare con mezz'ora di ritardo il primo giorno di lavorazione. E lui mi segnò nella lista degli attori viziati. Ma non ho litigato, anzi lo stimo ancora molto. Perché riuscì a portare a termine in sedici-diciotto giorni, con gran professionismo, un film pulito, completo, con pochissimi mezzi, con cavalli che non partivano perché non erano addestrati. Squitieri fece miracoli, anche se allora era alle prime armi. Come film, insomma, non era male”.
alain delon – i senza nome
Però è sicuramente meglio “I senza nome” di Jean-Pierre Melville, spettacolare polar con Alain Delon, Bourvil, Yves Montand, François Périer e Gian Maria Volonté, Iris alle 3, 35. Volonté, che prese il posto di Belmondo, non si trovò bene col perfezionismo di Melville, che pretendeva che gli abiti fossero sempre perfetti. Così mollò il set e venne riportato indietro da Delon. Bourvil, invece, che interpreta il ruolo dell’ispettore pensato per Lino Ventura, morì un mese prima della prima del film. Occhio alla scena della rapina, 27 minuti senza dialoghi.
passion 1
Chiudo con un grandioso film di Jean-Luc Godard che non vedo da anni, “Passion” con Isabelle Huppert, Michel Piccoli, Hanna Schygulla, Myriem Roussel. Ricordo tra i celebri tableaux vivants che ricostruì per l’occasione: "La ronda di notte" di Rembrandt; "Il parasole", "Il 3 maggio 1808", "La Maja Desnuda" e "Carlo IV di Spagna e la sua famiglia" di Goya; "La bagnante di Valpinçon" e "Il bagno turco" di Ingres; "Entrata dei crociati a Costantinopoli" e "Giacobbe alle prese con l'angelo" di Eugène Delacroix; "Assunzione della Vergine" di El Greco; "L'imbarco per Citera" di Watteau. Raoul Coutard, che non lavorava con Godard dagli anni ’60, venne chiamato al posto di Vittorio Storaro che gli aveva proposto Coppola. E Coutard venne premiato a Cannes.
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