Marco Giusti per Dagospia
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Che vediamo stasera? In chiaro in prima serata potrebbe non andarvi male. Su Rai 1 alle 21, 30 c’è un buon film dei Vanzina, “Torno indietro e cambio vita”, diretto da Carlo Vanzina con Raoul Bova, Giulia Michelini, Ricky Memphis, Max Tortora, Paola Minaccioni. “Cono o coppetta?” – “Coppetta, nun lo sai che il cono me se sfragna in mano?”. Quanto ci mancano i Vanzina! Qui costruiscono un gran personaggio per Max Tortora, vero motore comico del film. E danno briglia sciolta a Giulia Michelini, stellina della fiction valsecchiana costretta a essere perennemente impaurita, qui nei panni di una diciassettenne romana scatenata, assolutamente credibile, fan di Ambra di gran divertimento.
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Anche perché lei, da diciassettenne, è una specie di motorino instancabile che circonda di fin troppa attenzione un Raoul Bova che è precipitato assieme a Ricky Memphis in una Roma anni ’90 veramente lontana da quella di oggi. Siamo dalle parti dei migliori film dei Vanzina, diciamo tra Sapore di mare e Il cielo in una stanza, e ovviamente si torna indietro nel tempo. Grazie a un incidente, due amici quarantenni, Raoul Bova e Ricky Memphis appunto, il primo cacciato di casa dalla moglie che ha un altro, il secondo single e sfigato con mamma ubriacona a casa, la grande Paola Minaccioni, finiscono indietro di vent’anni ai tempi dei loro diciassette anni, nel 1990, quando ancora tutta la loro vita potrebbe prendere una piega diversa.
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Bova potrebbe non conoscere la sua futura moglie, Giulia Michelini appunto, e Memphis potrebbe risolvere la solitudine della madre. I due quarantenni hanno per noi lo stesso aspetto, cioè sono sempre interpretati da Bova e Memphis, anche se agli occhi esterni sono dei ragazzini, mentre Giulia Michelini, che abbiamo vista quarantenne all’inizio, interpreta davvero se stessa giovane e il miracolo vanziniano è che è credibile come ragazzina. Anche Paola Minaccioni interpreta se stessa di vent’anni prima, cioè quarantenne, già pazza di Sambuca e di gin. I Vanzina hanno due felici intuizioni.
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Riportano Bova a casa come figlio di una coppia di tipici romani, Michela Andreozzi e Max Tortora, scatenando Tortora al meglio. Mai stato così bravo. E poi scatenano Giulia Michelini come ragazzina innamorata pazza di Bova. Ma se nei panni di Bova ci fosse stato un vero ragazzino diciassettenne la situazione non sarebbe stata così buffa. Al tempo stesso, l’idea che la Michelini lo veda come un ragazzino e non come un adulto e che lei non sia nella realtà così giovane salva tutta la situazione. Penso che su Rai Uno stasera possa andare benissimo. Qualcosa di più impegnativo? Eccolo.
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Vedo su Tv2000 alle 20, 55 un film che ci sembrò importante quando uscì, “The Imitation Game” di Morten Tyldum con Benedict Cumberbatch, Keira Knightley, Matthew Goode, Mark Strong, Rory Kinnear biopic sulla vita del matematico inglese Alan Turing, che riuscì a decifrare durante la guerra il complesso codice tedesco Enigma. “A volte sono le persone che nessuno immaginerebbe in grado di far qualcosa che fanno le cose che nessuno può immaginare”. Attorno a questa frase, che segna un po’ la vita complessa da eroe di guerra, ma anche da martire sfortunato di una guerra sociale interna, di Alan Turing, ruota tutto il film a lui dedicato.
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Grazie anche all’incredibile interpretazione di Benedict Cumberbacht, che fa di Alan Turing qualcosa di indimenticabile, il film che, pur elegantissimo e diretto con grande attenzione, tende un po’ a un effetto acchiappa-Oscar alla “Discorso del Re”, fu al centro di un grande interesse economico. Al punto che l’allora potentissimo Harvey Weinstein, per assicurarsene i diritti per l’America e il resto del mondo, lo pagò ben sette milioni di dollari. Ma il suo potenziale, però, come aveva ben capito Weinstein, andava ben oltre la storia drammatica di un genio sregolato e stravagante che accorcia la guerra di almeno due anni, come disse Winston Churchill, salvando la vita a milioni di individui, e poi finisce per essere incolpato di omosessualità e castrato chimicamente dai civilissimi inglesi negli anni ’50.
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Il che lo porterà a uccidersi con una mela piena di cianuro nel 1954 a soli 42 anni. Tutta questa storia, pur clamorosa e doverosamente raccontata, anche se sull’omosessualità di Turing il film sembra un po’ sorvolare forse per non rendere il personaggio troppo sgradevole, è niente rispetto a quel che Turing rappresenta oggi per noi cresciuti coi computer e i social network.
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Perché è l’uomo che per primo riesce a inventare un’intelligenza artificiale, un antenato del computer che cambierà radicalmente ogni tipo di comunicazione nel mondo. Qualcosa, insomma, di ancora più grande di far vincere una guerra al proprio paese. E lo fa chiuso assieme a un gruppo di giovani studiosi nel Betchley Park malvisto da arcigni militari. E poi da solo in un desolato dopoguerra che lo vede combattere con i fantasmi della propria sessualità.
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Su Iris alle 21 avete invece il non riuscitissimo, anche perché era una storia impossibile da realizzare, “Il curioso caso di Benjamin Button” diretto da David Fincher, tratto da un racconto di Francis Scott Fitzgerald, con Brad Pitt, Cate Blanchett, Tilda Swinton, Elle Fanning, Julia Ormond, Elias Koteas, come saprete storia di un uomo che cresce all’incontrario. Nasce vecchio e morirà diventando neonato. Su Cine 34 alle 21 avete invece la commedia sexy di Fausto Brizzi “Com’è bello far l’amore” con Fabio De Luigi, Claudia Gerini, Filippo Timi, Giorgia Wurth, Alessandro Sperduti, che doveva essere il primo film sul sesso in 3D girata in Italia, e che venne poi molto castigata sia nel titolo che nelle riprese.
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La buona notizia, scrissi allora dopo aver visto il film, è che il sedere di Claudia Gerini, anche ripreso in 3D faceva ancora la sua figura. Non ne dubitavo e non dubito neanche oggi. Quella cattiva è che malgrado il film sia sbandierato come commedia sexy, con tanto di set porno, dark room, e Filippo Timi come re dell’hard dal nome esplicativo di Max TwentyFive, 25 sono i centimetri dell’attrezzo, in questo film, per aggirare divieti e censure, le mutande non se le toglie nessuno. Per fortuna qualche battuta buona c’è.
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Come un “Tu sei molto stressato… Vuoi pompino?”, detta dalla pornostar Vanessa, cioè Giorgia Wurth, a Fabio De Luigi, sposato da vent’anni con la Gerini, che ha avuto la sciagurata idea di invitare a casa sua il vecchio amico di lei, cioè Max-Timi senza sapere della sua professione di artista dell’hard. Battuta, va detto, che somiglia parecchio a quella, celebre, che Dino Risi attribuiva a Anita Ekberg richiesta, su un famoso set felliniano, ti tirare su lo stressato Maestro: “Io no interessata a pompetto!”. Vero, falso, leggenda? E’ notevole anche il record dichiarato da Timi di orgasmi in auto sulla Roma-Firenze: “Tre orgasmi casello casello. Orte, Arezzo e Figline Valdarno!”.
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C’è anche una bella dichiarazione d’intenti per rivitalizzare l’industria del porno nazionale: “Basta con i soliti porno italiani due camere e cucina!”. Alla fine De Luigi ha tempi perfetti e riesce a togliere ogni volgarità anche dalle situazioni più pesanti, Timi sembra divertirsi e la Gerini è fantastica come sempre. C’è anche qualche bella sequenza comica, come quella di Lillo farmacista che vende i preservativi e l’”anello del piacere” a De Luigi, una serie di belle canzoni, dalla celebre “Tanti auguri” di Raffaella Carrà all’inedita “Com’è bello far l’amore” cantata da una Patty Pravo in gran forma.
il grande cuore di clara
Su Canale 20 alle 21, 05 avete il thriller con tecnico informatico pericoloso “I.T” di John Moore con Pierce Brosnan, Anna Friel, Stefanie Scott, Michael Nyqvist, James Frecheville. Non promette molto. Sono più interessato su La5 alle 21m, 10 a “Il grande cuore di Clara” diretto nel 1988 dal vecchio Robert Mulligan alla sua penultima regia con Whoopi Goldberg, Michael Ontkean, Neil Patrick Harris, Kathleen Quinlan, Spalding Gray, dove si narra del rapporto tra una governante giamaicana e un ragazzino bianco. Il film, ultimo prodotto dalla MTM Enterprises che fallì poco dopo, uscì due anni dopo esser stato completato e si rivelò un disastro.
natalie portman jude law closer
Su Rai Movie alle 21, 10 avete l’ottima commedia dove si parla pesante di sesso “Closer”, diretta dal grande Mike Nichols, trtto dal testo teatrale di Patrick Marber, con Julia Roberts, Jude Law, Natalie Portman, Clive Owen, Nick Hobbs. Sembra che vennero girate delle scene di nudo di Natalie Portman, che qui è fantastica, ma Mike Nichols decise di non inserirle e bruciarle per sempre. Ahi! Julia Roberts venne chiamata quando uscì dal film Cate Blanchett.
un piano perfetto
Su Canale 27 alle 21, 10 avete una buona commedia francese, “Un piano perfetto” di Pascal Chaumeil con Diane Kruger, Dany Boon, Etienne Chicot, Alice Pol, Yoli Fuller, Bernadette Le Saché, mentre su La7y trovate la versione del 1999 del celebre musical “Anna and the King”, diretta da Andy Tennant con Jodie Foster che venne pagata 15 milioni di dollari per interpretare la governante inglese e Chow Yun-fat come King Mongkut, Bai Ling in versione calva per fare Tuptim, e Tom Felton. Ma Jodie Foster e Chow Yun-fat non funzionano molto.
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Italia 1 alle 21, 20 presenta la commedia americana “La rivolta delle ex” di Mark Waters con Matthew McConaughey, Jennifer Garner, Michael Douglas, Breckin Meyer, Lacey Chabert. Penso sia preferibile su Rai4 alle 21, 20 il reboot del vecchio horror “Candman”, diretto qui da Nia DaCosta con Yahya Abdul-Mateen II, Tony Todd, Nathan Stewart-Jarrett, Teyonah Parris, Colman Domingo. Faceva abbastanza impressione.
non c’e' piu religione
Su Canale Nove alle 21, 25 avete anche la commedia “Non c’è più religione” di Luca Miniero con Claudio Bisio, Alessandro Gassman, Angela Finocchiaro, Nabiha Akkari, Giovanni Cacioppo, dove in un’isola italiana non si trova più un Bambino che possa fare il bambinello nel presepe vivente a Natale. Non male la commedia con le truffe di oltre vent’anni fa “Il genio della truffa” di Ridley Scott con Sam Rockwell in coppia con Nicolas Cage, Bruce Altman, Alison Lohman, Bruce McGill, Warner tv alle 21, 30.
train to busan
In seconda serata avete il clamoroso horror coreano pieno di zombi “Train to Busan” di Sang-ho Yeon con Yoo Gong, Dong-seok Ma, Yu-mi Jeong, Woo-sik Choi, So-hee Ahn, Soo-ahn Kim, Eui-sung Kim, Rai 4 alle 22, 55, la divertente opera prima del duo comico Corrado Nuzzo, Maria Di Biase, “Vengo anch’io” con Gabriele Dentoni, Cristel Caccetta, Ambra Angiolini, Cine 34 alle 22, 55, pieno di battute adorabili (“Mi hai riconosciuto dal profilo di #cartogheter?” – “No, dalla macchina di merda”). Ottimo esordio cattivo, aggressivo, politicamente scorretto.
vengo anch’io
Corrado e Maria sono due buffi rifiuti della società patinata di oggi che si incontrano casualmente per un viaggio verso il Salento, ormai territorio cinquestelle. Lui, Corrado, imbottito di farmaci di ogni tipo, è un reduce di una sinistra scomparsa (“Anche io avevo dei sogni, poi il comunismo è crollato, il muro è caduto, la Seta Marbella non la producono più…”) che va in Salento per suicidarsi. Lei, Maria, appena uscita di prigione per aver accoltellato quello che pensava fosse l’uomo che l’aveva messa incinta diciotto anni prima, va a Brindisi a trovare la figlia, Cristel Caccetta.
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In auto con loro un buffo ragazzetto con la sindrome di Asperger, in grado di dire solo la verità. Attraversano un’Italia desolata dove anche i ristoratori della costa marchigiana sembrano diventati tutti leghisti alla Traini. “Uccidili tutti: non ne voglio che rimanga uno vivo. Sti meridionali ‘emmerda”, dice il pur napoletanissimo Francesco Paolantoni. Ovviamente tra il depresso di sinistra pronto al suicidio e l’ex galeotta con la borsetta piena di sex toys (“è un byte, la notte digrigno”) scoppia la scintilla, anche se a lui non tirava più da tempo. In fondo, Maria è romantica, tanto che si ricorda ancora il complimento che le fece l’uomo che la mise incinta, “Che bello culo che teni”.
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Tra gli altri film da sgeuire “Lo spaccacuori”, commedia di Peter e Bobby Farrelly con Ben Stiller, Michelle Monaghan, Jerry Stiller, Malin Akerman, Italia 1 alle 23, 25, la commedia con matrimonio pugliese “Io che amo solo te” di Marco Ponti con Riccardo Scamarcio, Laura Chiatti, Maria Pia Calzone, Eugenio Franceschini, Canale Nove alle 23, 35. C'è tutto quel che si deve trovare in Puglia, il sole, il mare, il vento, capedecazzo! E c'è soprattutto la coppia Riccardo Scamarcio – Laura Chiatti di mocciana memoria che finalmente si sposa. Era ora.
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Solo che il giorno prima delle nozze lui si tromba (c’era da aspettarselo) una rossa bona e popputissima, certa Valentina Reggio (da ricordare), e lei si fa fare un succhiotto sul collo dal fotografo del paese, Michele Venitucci, che esordì diretto da Sergio Rubini in L’anima gemella. Ma c'è anche la coppia Don Mimì e Ninella, cioè Michele Placido e Maria Pia Calzone, rispettivamente il padre di Scamarcio e la mamma della Chiatti. Non si erano potuti sposare tanti anni prima, perché il fratello di lei, Antonio Gerardi, contrabbandiere, era finito in galera, ma il loro amore non è mai finito e ora si sposano attraverso i figli.
eva riccobono io che amo solo te
Poi c'è il fratello gay di Scamarcio, Eugenio Franceschini, che dichiarerà "Sì, sono gay" proprio durante il pranzo di nozze (trovata nuova, eh?). E c’è la sua finta fidanzata alta e nordica, Eva Riccobono, che è ovviamente lesbica, "mi piace enormemente la figa", e sa recitare Dante ruttando. Poi c'è la sorellina della Chiatti, Angela Semeraro, lo zio Modesto, Dino Abbrescia, che vive a Pinerolo con la zia D'ora, l’immancabile Luciana Littizetto, il parrucchiere barese Pascal, Dario Bandiera, perfino l'agitatore di matrimoni Enzo Salvi, chiamato Giancarlo Sciomen, il prete Uccio De Santis, le gemelle Labbate, interpretate da Crescenza Guarnieri, che fanno da voce e coro del paes
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e. Scordavo la moglie arcigna di Don Mimì, Antonella Attili, e il cammeo di Alessandra Amoroso che canta la celebre canzone di Sergio Endrigo, "Io che amo solo te" per far ballare Don Mimì e Ninella dopo trent’anni d’attesa. Insomma, magari c’è anche qualcosa di troppo e di inutile, in questo film, ma un film che si apre sul mare di Polignano è sempre interessante, Scamarcio e Chiatti pur se infedelissimi, sono ancora così carini e ci ricordano come erano dieci anni fa, che alla fine molto si perdona a questo film un po’ sgangherato.
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Su Cine 34 alle 0, 45 avete invece l’erotico di Brunello Rondi “Velluto nero” con Laura Gemser, Annie Belle, Al Cliver, Gabriele Tinti, Susan Scott, calderone erotico moralista abbastanza kitsch e molto anni ’70. Un fotografo obbliga Laura Gemser, cioè Emanuelle, a posare nuda davanti a decine di cadaveri ammassati al sole. Annie Belle ricorda che Rondi, uomo di certa età e cultura, era un po’ imbarazzato ad avere sul set tutti questi attori e attrici nudi. E “non c’era un lavoro psicologico da parte del regista sul personaggio” (“Nocturno”). Secondo Bruno Mattei, qui montatore, il film era orrendo, tutto slegato. Occhio a Zigi Zanger, che fa una delle figlie sempre nude di Susan Scott alias Nieves Navarro.
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Nella notte arrivano “Una notte in giallo” di Steven Brill con Elizabeth Banks, James Marsden, Gillian Jacobs, Ethan Suplee, Sarah Wright, TV8 all’1, 30, “Non ho sonno” di Dario Argento con Max Von Sydow, Stefano Dionisi, Chiara Caselli, Rossella Falk, Cine 34 alle 2, 15, “Per grazia ricevuta” diretto da Nino Manfredi, ma ideato e costruito da Fausto Tozzi con Nino Manfredi, Lionel Stander, Delia Boccardo, Mariangela Melato, Cine 34 alle 4, 05.
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Chiuderei con il peplum di Tanio Boccia “Il dominatore del deserto” con Kirk Morris alias Adriano Bellini, Rosalba Neri, Hélène Chanel, Paul Muller, Aldo Bufi Landi, Rete 4 alle 4, 10. Ma vi ricordo su Rai Movie alle 5 il bellissimo “Anime ferite” di Edward Dmytryk con Dorothy McGuire, Guy Madison, Robert Mitchum, Bill Williams, Tom Tully, William Gargan, sui reduci di guerra.
torno indietro e cambio vita 1 il dominatore del deserto per grazia ricevuta anime ferite anime ferite lo spaccacuori. 2 non ho sonno velluto nero 2 una notte in giallo 2 una notte in giallo 1 laura gemser velluto nero velluto nero velluto nero velluto nero velluto nero laura gemser velluto nero 1 AL CLIVER ANNIE BELL - VELLUTO NERO torno indietro e cambio vita di carlo vanzina clip.2 torno indietro e cambio vita poster io che amo solo te 7 riccardo scamarcio laura chiatti io che amo solo te eva riccobono laura chiatti io che amo solo te la rivolta delle ex. 2 io che amo solo te 1 un piano perfetto il genio della truffa. 1 il genio della truffa. 2 vengo anch io 3 vengo anch io 1 vengo anch io 2 train to busan train to busan 1 un piano perfetto diane kruger foto dal film Un piano perfetto clive owen natalie portman julia roberts jude law closer the imitation game 1 the imitation game the imitation game brad pitt quarantenne ventenne in benjamin button brad pitt quarantenne ventenne in benjamin button il curioso caso di benjamin button benedict cumberbatch keira knightley the imitation game brad pitt benjamin button torno indietro e cambio vita 2 com e bello far l amore 1 com e bello far l amore 3 com e bello far l amore. 1 com e bello far l amore. 2