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    IL DIVANO DEI GIUSTI - CHE VEDIAMO STASERA? IN CHIARO, NON AVREI DUBBI A RIVEDERE PER LA VENTESIMA, TRENTESIMA VOLTA “BIANCO, ROSSO E VERDONE”. LO VOGLIAMO DIRE CHE È UN CAPOLAVORO DEL CINEMA ITALIANO, O NO? – NELLA NOTTE TORNA LA COMMEDIACCIA EROTICA “L’INSEGNANTE VIENE A CASA”, TERZA AVVENTURA DELLA FENECH COME INSEGNANTE. EDWIGE SI SPOGLIA MOLTO, FA DUE DOCCE E SI ESIBISCE AL PIANOFORTE COMPLETAMENTE NUDA. BEI TEMPI… - VIDEO


     
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    Marco Giusti per Dagospia

     

    mario brega e carlo verdone in bianco rosso e verdone mario brega e carlo verdone in bianco rosso e verdone

    Ci risiamo: Che vediamo stasera? In chiaro, io non avrei dubbi a rivedere per la ventesima, trentesima volta su Cine 34 alle 21 “Bianco, rosso e Verdone”, il secondo film diretto e interpretato da Carlo Verdone, prodotto e supervisionato da Sergio Leone, scritto assieme a Benvenuti e De Bernardi, gran trafficoni della commedia all’italiana, ma anche grandi volpi.

     

    Lo vogliamo dire che è un capolavoro del cinema italiano, o no? Basterebbero le invenzioni della Sora Lella e di Mario Brega (“sta mano po’ esse piombo o po’ esse piuma, stavolta è stata piuma…”) o quella della povera Magda (“non ne posso più”) col marito maniaco, Furio, che lascerà scappando con Angelo Infanti, che la rimorchia in autostrada. Tre episodi. Quello di Mimmo in viaggio con la nonna, appunto la Sora Lella alias Elena Fabrizi, che deve portare a votare al seggio.

     

    bianco, rosso e verdone 1 bianco, rosso e verdone 1

    Badate che Sora Lella non era per nulla amata da Leone (“Fa da magnà pesante…”) e pure il fratello Aldo ebbe da dire (“Falla cucinò a quella, che solo quello sa fa”), e fu una totale scommessa, vinta, di Carlo. Poi c’è Avetrano, il coatto che viene dalla Germania che torna per votare a Roma e si ritroverà la macchina fatta a pezzi a ogni fermata, e poi c’è Furio, il marito maniaco che distrugge la povera moglie, Magda, cioè Irina Sanpiter.

     

    bianco, rosso e verdone bianco, rosso e verdone

    Senza scordare Milena Vukotic, che fa una prostituta che abborda Mimmo, si toglie le mutande rivelando un pelo insospettato che sconvolge Mimmo. Forse era un paio di mutande, dice alla nonna, che prontamente se ne esce col celebre “Che nipote, nun sa distingue la fregna con un par de mutande”.

     

    bianco, rosso e verdone bianco, rosso e verdone

    Del resto era celebre anche la ricerca di questa foresta di peli che, visto che la Vukotic ne era sprovvista, Leone in persona trattò mandando i capogruppo a cercare una prostituta particolarmente pelosa. E sempre Leone in persona riprese assieme al truccatore. “Enzo, co’ la spazzola, dagli ’n po’ de volume a destra ‘n po’ de volume a sinistra”.

     

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    Avrete visto fin troppe volte anche “Caccia a Ottobre Rosso” diretto da John McTiernan, tratto dal romanzo di Tom Clancy con Sean Connery nel ruolo del comandante russo che sta portando il suo sottomarino con testata nucleare nelle acque americane, Scott Glenn, Alec Baldwin nel ruolo di Jack Ryan, Joss Ackland, Tim Curry e Sam Neill, Iris alle 21, ma va detto che i film di sommergibili funzionano sempre.

     

     

     

     

    macchine mortali macchine mortali

    Su Canale 20 alle 21, 05 trovate il fantasy neozelandese prodotti da Peter Jackson “Macchine mortali” diretto da Christian Rivers con Hera Hilmar, Robert Sheehan, Hugo Weaving, Stephen Lang, dove l’idea più bella è proprio quella di queste grandi città-macchina in movinento in un futuro post-apolittico. Rivers era il direttore degli effetti speciali del “King Kong” di Peter Jackson. Doveva essere una saga, ma il film non funzionò per nulla.

     

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    “The Great Debaters. Il potere della parola” diretto e interpretato da Denzel Washington, Tv 2000 alle 21, 10, è un biopic su un professore nero degli anni ’30 che mette in piedi una scuola per organizzare gli studenti neri all’arte della parola, del dibattito, in modo che non vengano più zittiti dai ragazzi bianchi più bravi nell’eloquio. Interessante. Ci sono anche Nate Parker, Jurnee Smollett, Jermaine Williams, Forest Whitaker, John Heard.

     

    wild wild west wild wild west

    Su Canale 27 alle 21, 10 avete il curioso ma non riuscito “Wild Wild West” diretto da Barry Sonnenfeld con Kevin Kline, Will Smith, Kenneth Branagh, Salma Hayes, tratto da una serie tv anni 60 di fantascienza-west dove due agenti federali, Kline e Smith, vanno a caccia del malefico dottor Arliss Loveless che ha un piano e una macchina per uccidere il presidente degli Stati Uniti.

     

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    Non ho visto la commedia su una coppia in crisi che si vuole lasciare ma non vuole lasciare l’appartamento dove vive, “Ti odio, ti lascio, ti…”, diretto da Peyton Reed con Jennifer Aniston, Vince Vaughn, Vincent D’Onofrio, Jon Favreau, La5 alle 21, 10.

     

    Su Mediaset Italia 2 alle 21, 15 avete l’horror “Oculus” di Mike Flanagan con Karen Gillan, Brenton Yhwates, Katee Sockoff, Rory Cochrane, nato prima corto e poi diventato un lungometraggio, dove due fratelli si ritrovano dopo anni nella casa di famiglia dove un malefico specchio e l’entità che lo possiede hanno spinto all’omicidio dei genitori uno dei due ragazzi. Ovviamente il maleficio non è ancora finito.

     

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    Ricordo noiosetto e poco spinto il verboso “Sade” di Benoit Jacquot con Daniel Auteuil, Marianne Denicourt, Jeanne Balibar, Isild Le Besco, Cielo alle 21, 15. L’azione si svolge nel 1794 con Sade rinchiuso in prigione assieme alla sua amante, Sensibile… “Overdrive” di Antonio Negret con Scott Eastwood, il figlio di Clint, Freddie Thorp, una ancora non esplosa Ana de Armas, Gaia Weiss, è un film francese di macchine alla Fast X, Italia 1 alle 21, 20.

     

    Su Canale 5 alle 21, 20 avete la buona commedia di Edoardo Leo “Buongiorno papà” con Raoul Bova, Marco Giallini, lo stesso Leo, Rosabell Laurenti Sellers. Al tempo notavo che in nessun altro film della sua carriera Bova è stato mai maltrattato così pesantemente. Coglione! Testa di cazzo! Ma vaffanculo, va! In poche parole ’no stronzo! Lui se li prende tutti, docilmente, senza reagire. Non solo.

     

    Si mostra nel pieno della sua fragilità, si trucca occhi e capelli fin dai titoli di testa (molto carini), si mostra a letto in mutanda con pacco all’aria assieme all’amico scemo prendendosi pure l’epiteto di frocio da parte del grande Marco Giallini, ormai diventato il nuovo Mario Brega della commedia italiana. Qualsiasi cosa si possa dire, nel bene e nel male di questo “Buon giorno papà”, che gioca tra il realismo parolacciaro romano di Max Bruno, cosceneggiatore e soggettista, il brizzismo delle produzioni Lucisano, cioè il voler piacere a tutti e il Moccismo di ritorno col personaggio piacione del protagonista, bisogna notare che più che una commedia è un film sullo stato di star di Raoul Bova.

     

     

    buongiorno papa 4 buongiorno papa 4

    Un regalo per i suoi fan, più o meno femmine più o meno etero, che lo vedranno in tutto il suo candore e nel pieno dell’esibizione del suo corpo. Basterebbe pensare al finale dove, per recuperare la figlia che non conosceva, l’incantevole Rosabell Laurenti Sellers, che gli si è presentata a sedici anni alla porta di casa rovinandogli la vita, si scatena in una corsa per le strade di Orvieto, nudo. Insomma, al di là del valore della sua recitazione, è un vero divo. E ciò basta.

     

    le idi di marzo le idi di marzo

    In seconda serata, vi ricordo anche l’ottimo film di George Clooney su Rai Movie alle 22, 45, “Le idi di marzo”, scritto assieme a Grant Heslov e Beau Willimon con Ryan Gosling che fa l’addetto stampa del candidato democrativo alla presidenza, Clooney, in mezzo a traffici, tradimenti, raggiri di ogni tipo. Grande cast, da Marisa Tomei a Philip Seymour Hoffman, da Paul Giamatti a Jeffrey Wright a Evan Rachel Wood. Magari siete però più interessati a “Arctic” di Joe Penna con Mads Mikkelsen e Maria Telma Smaradottir, Rai 4 alle 22, 45, con il poro Mikkelsen sperduto nell’artico.

     

    c'era un cinese in coma c'era un cinese in coma

    Attenzione su Cielo alle 23, 15, non è un porno con la sexybomb francese Brigitte Lahaje, “Indimenticabile ultima volta” diretto da certa Olympe de G. con Alexandra Gismondi, Philippe Sivy, Arsène Laclos e Francis Mischind, ma un tristissimo film del 2020 dove la divina Lahaje pianifica l’ultima volta cje scoperà nella sua vita. Poi si toglierà la vita. Annamo bene.

     

    c'era un cinese in coma 3 c'era un cinese in coma 3

    Su Italia 1 alle 23, 15 gradirete magari “Aubahn – Fuori controllo” di Eran Creevy con Nicholas Hoult, Felicity Jones, Anthony Hopkins, Ben Kingsley, action sofisticato con gran cast e una qualche fortuna. Preferisco rivedermi su Cine 34 alle 23, 20 “C’era un cinese in coma” di Carlo Verdone dove Verdone fa il manager cialtrone di artisti non proprio di gran livello che lancia come comico di prima grandezza il suo autista, Beppe Fiorello, che si rivela un talento. Film molto avanti sui tempi che non venne apprezzato come avrebbe dovuto quando uscì, magari perché con un sottofondo un po’ triste. La parte dei comici che lavorano con Verdone è spettacolare.

     

     

    l'insegnante viene a casa 1 l'insegnante viene a casa 1

    Su Rai Movie alle 0, 35 torna un capolavoro western di John Huston come “Gli inesorabili” con Burt Lancaster, Audrey Hepburn, Lillian Gish, Audie Murphy, John Saxon, un film sul razzismo e sull’integrazione, dove Burt Lancaster difende la ragazza indiana, Audrey Hepburn, che hanno rubato alla sua tribù e cresciuto come una sorella, per la sua idea di famiglia americana, anche se sa benissimo che hanno ragione gli indiani a volersela riprendere. Impagabile Lillian Gish che suona il piano all’aperto, il personaggio fantastico di Joseph Wiseman, che sa la verità, il mezzosangue di John Saxon, odiato dal fratello razzista Audie Murphy.

     

    edwige fenech l'insegnante viene a casa 2 edwige fenech l'insegnante viene a casa 2

    Su Cine 34 all’1,35 torna la commediaccia erotica con “L’insegnante viene a casa” di Michele Massimo Tarantini con Edwige Fenech, Renzo Montagnani, Alvaro Vitali, Lino Banfi, Marco Gelardini, terza avventura della Fenech come insegnante, anche se stavolta non c’è la scuola, ma un condominio di assatanati. Edwige si spoglia molto, , fa due docce e si esibisce al pianoforte completamente nuda. Bei tempi.

     

    “Notturno” di Gianfranco Rosi, Rai 3 all’1, 45, è un bellissimo e difficile documentario che non ebbe il successo che meritava. Scrivevo quando venne presentato a Venezia che è un commovente e umanissimo viaggio lungo un confine, quello che attraversa Libano, Siria, Kurdistan, Iraq, ancora non completamente pacificato in questi ultimi tre anni, dove la bellezza e la storia dei paesi, le culture più antiche del mondo, portano evidenti i segni di morte, violenza e distruzione.

     

    notturno di gianfranco rosi. notturno di gianfranco rosi.

    E dove, se si vuole sopravvivere, non c’è proprio tempo nemmeno per capire bene quel che è successo e piangere i propri morti. Senza una didascalia, a parte quella iniziale che incolpa le potenze dell’Occidente di aver disegnato dei falsi confini nel Medio Oriente alla fine della Prima Guerra Mondiale, ma anche senza nessun tipo di moralismo o di facile pietà, il film di Rosi non è propriamente un documentario, perché evita di raccontare e di ricostruire storicamente quel che vediamo, evita di spiegare, ma ci mette di fronte a una realtà “filmata” e “montata”, che noi spettatori dobbiamo decifrare. Come se ci avesser portato là, in una zona ignota del Medio Oriente, senza una mappa, senza Internet, senza armi.

     

    notturno di gianfranco rosi. notturno di gianfranco rosi.

    Quello che riusciamo a capire, solo vedendo il film, come vedendo un quadro o sentendo un brano di musica, è quello che Rosi ha scelto e ci mostra. Tutta la cronaca, la guerra recente e quella passata, ad esempio, la vediamo solo in tv. E’ repertorio, subito storicizzato. La vediamo in una specie di fuori campo che non è il film che Rosi vuole mostrarci. Lui vuole mostrarci la vita oltre l’orrore e oltre la storia.

     

    notturno di gianfranco rosi notturno di gianfranco rosi

    Su La7 all’1, 50 avete la commedia francese “Due sotto il burqua” di Sou Abadi con Camelia Jordana, Félix Moati. “Being Flynn” di Paul Weitz con Robert De Niro, Julianne Moore, Paul Dano, Lili Taylor, Katherine Waterston, Iris all’1, 55, tratto da un romanzo autobiografico di Nick Flynn, vede un figlio che ritrova un padre che è andato via di casa tanto tempo prima lasciando nei guai la moglie e il figlioletto, e ora è ridotto malissimo. Tristissimo.

     

     

     

    bada alla tua pelle, spirito santo! bada alla tua pelle, spirito santo!

    Su Rai Movie alle 2, 45 magari ancora vi ricordate di “Wargames – Giochi di guerra” diretto nel 1983 da John Badham all’apice della sua carriera con Matthew Broderick, Dabney Coleman, John Wood, Ally Sheedy, un fantascientifico che proprio per i suoi deliri di informatica e il suo modernismo digitale diventò vecchio immediatamente.

     

    Su Rete 4 alle 3, 05 avete “Bada alla tua pelle Spirito Santo!” di Roberto Mauri con Vassili Karis, il vecchio Remo Capitani, Marias Francesca, Craig Hill e José Torres. Iris alle 3, 35 presenta invece il ricchissimo peplum americano girato a Roma nei primi anni ’50 “Elena di Troia” diretto da Robert Wise (ma una mano gliela dette Raoul Walsh), con Rossana Podestà che diventò Elena di Troia, Jacques Sernas Paride, Stanley Baker, e perfino Brigitte Bardot. E’ su questo film che nacquero gli stuntmen italiani, come ricordava Leone raccontando la celebre storia di Er Fagiolo che sfida a una caduta uno stunt man americano.

     

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    “Faciolo, faje vedé chi seu! E lui prese lo slancio, doppio giro della morte, cascò sulle scatole e non si rialzò. Sto stronzo s’è rotto, fecero le comparse. Venne la Croce Rossa e se lo portarono via”. Ci lavorarono nomi celebri come Benito Stefanelli, Giovanni Cianfriglia, Attilio Severini, che sostituì il campione di tuffi Marianetti, che si era fatto male con una caduta.

     

    l'insegnante viene a casa l'insegnante viene a casa

    Chiuderei con “I poliziotti di Miami”, poliziesco mai visto (da me) diretto da Alfonso Brescia con Richard Roundtree, Michael J. Aronin, Harrison Muller, Dawn Baker, Rete 4 alle 4, 35 o con il brutto western di Mario Bava “La strada per Fort Alamo” con Ken Clark, Jany Clair, Michele Leomoine, Rai Movie alle 5, ma vedo che su Iris alle 5, 25 passa una rarità assoluta che ci prega di considerare, cioè “Immagini di un convento” di Joe D’Amato con Paola Senatore, Marina Hedman Frajese, Paola Maiolini, Marina Ambrosini e Donal O’Brien. Si tratta di uno dei primissimi hard italiani, cioè film normali con scene hard.

     

    Nel ricordo, quando lo vidi al Filodrammatici di Trieste, celebre sala a luci rosse oggi chiusa per sempre, rimasi assolutamente colpito della scopata vera tra Donal O’Brien e la suora di Marina Frajese. D’Amato aveva già girato scene hard in “Emanuelle in America”, ma questo rimane tra i primissimi esempi di contaminazione hard. Scordavo di dirvi che è probabile che la scena hard stanotte sia stata tolta. Embè…

    immagini di un convento immagini di un convento bianco rosso e verdone furio bianco rosso e verdone furio buongiorno papà - Film Raul Bova buongiorno papà - Film Raul Bova edwige fenech l'insegnante viene a casa edwige fenech l'insegnante viene a casa buongiorno papa 1 buongiorno papa 1 edwige fenech l'insegnante viene a casa edwige fenech l'insegnante viene a casa c’era un cinese in coma 2 c’era un cinese in coma 2 VERDONE C'ERA UN CINESE IN COMA VERDONE C'ERA UN CINESE IN COMA c'era un cinese in coma 2 c'era un cinese in coma 2 c’era un cinese in coma c’era un cinese in coma buongiorno papa 3 buongiorno papa 3 oculus 1 oculus 1 bianco, rosso e verdone 5 bianco, rosso e verdone 5 furio bianco rosso e verdone furio bianco rosso e verdone

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