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    IL DIVANO DEI GIUSTI - CHE VEDIAMO STASERA? IN CHIARO, PRIMA DI TUTTO, SEGNALIAMO UNA CLAMOROSA COMMEDIA CON VITTORIO DE SICA E ALBERTO SORDI COME “IL CONTE MAX”. È IMPERDIBILE ANCHE IL POLIZIESCO, “PAYBACK”, STORIA DI RAPINATORI TRADITORI E RAPINATORI TRADITI IN CERCA DI VENDETTA - IN SECONDA TROVATE IL FANTASTICO “DONNIE DARKO” CULT-MOVIE CON VIAGGIO NEL TEMPO, METEORITE, CONIGLI FANTASMI E RAGAZZI CHE VORREBBERO CRESCERE. ALL’EPOCA VENNE RITENUTO UN CAPOLAVORO, MA SVEGLIATEVI ALL’1, 45 CHE PASSA IL SUPEREROTICO E SUPERTRASH “BAMBOLA" CON VALERIA MARINI… - VIDEO


     
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    Marco Giusti per Dagospia

     

    vittorio de sica alberto sordi il conte max vittorio de sica alberto sordi il conte max

    Che vediamo stasera? In chiaro, prima di tutto, segnaliamo una clamorosa commedia con Vittorio De Sica e Alberto Sordi come “Il conte Max”, diretta da Giorgio Bianchi nel 1957 con Susana Canales, Anne Vernon, Tina PIca, e già remake del “Signor Max”, commedia di grande successo diretta vent’anni prima da Mario Camerini con lo stesso De Sica al posto di Sordi e dove il vero Max era interpretato dall’oscuro, per me, Gianfranco Bellini.

     

    il conte max 2 il conte max 2

    La storia, ideata da Amleto Palermi, Mario Soldati e Camerini, qui riscritta da Scola e Maccari (più Bianchi e Sonego) per un Alberto Sordi nel pieno del successo, come ricorderete, vede un giornalaio romano di via Veneto fingersi giovane nobile, il Conte Max, ispirandosi al vero Max di De Sica. Primissima commedia sulla scalata sociale e il conflitto di classe, aprì tutto un filone di piccoli buffi arrampicatori sociali che fingono titoli che non hanno e frequentano ambienti dell’Italia dei ricchi che ci porterà da una parte al cafonal di Dago da un’altra alla Grande bellezza di Sorrentino. Strepitosa Tina Pica. Si sa.

     

    lucy liu mel gibson payback lucy liu mel gibson payback

    Imperdibile il poliziesco tratto dalle storie e dai personaggi di Richard Stark alias Donald Westlake, “Payback”, opera prima dello sceneggiatore Brian Helgeland con Mel Gibson, Gregg Henry, Maria Bello, Bill Duke, Deborah Kara Unger, Lucy Liu. Storia di rapinatori traditori e rapinatori traditi in cerca di vendetta. Occhio all’apparizione bomba di James Coburn. Su Tv2000 alle 20, 55 sono molto interessato al drammone “In fondo al cuore”, diretto da Ulu Grosbard, regista di pochi, ma notevolissimi film, con Michelle Pfeiffer, Treat Williams, Whoopi Goldberg, Jonathan Jackson, Cory Buck, dove un bambino rapito a quattro anni si ripresenta dalla sua famiglia quasi dieci anni dopo e la mamma lo riconosce subito.

     

    the sentinel the sentinel

    Su Canale 20 alle 21, 05 ci sarebbe il thriller abbastanza complesso “I.T”.” diretto da John Moore con Pierce Brosnan, Anna Friel, Stefanie Scott, Michael Nyqvist, James Frecheville. Dove un tecnico informatico si inserisce nell’abitazione di un editore di successo e riesce a rendergli la vita piuttosto difficile. Ha pessime critiche. Non ha di buonissime nemmeno “The Sentinel” di Clark Johnson malgrado il gran cast Michael Douglas, Kiefer Sutherland, Eva Longoria, Martin Donovan, Kim Basinger, thriller spionistico con doppiogiochisti.

     

    chiamata senza risposta chiamata senza risposta

    Ha addirittura 0% di gradimento critico (complimenti!) l’horror “Chiamata senza risposta” diretto da Eric Valette con Shannyn Sossamon, Edward Burns, Ana Claudia Talancón, Ray Wise, Azura Skye, Mediaset Italia 1 alle 21, 15. Andate sul sicuro col poliziesco prodotto da Luc Besson “Wasabi” diretto da Gérard Krawczyk con Jean Reno, Ryoko Hirosue, Michel Muller, Carole Bouquet, Cielo alle 21, 20. Italia 1 alle 21, 20 propone il sequel del primo “Kingsman, cioè “Kingsman: Il cerchio d’oro” diretto da Matthew Vaughn con Colin Firth, Taron Egerton, Channing Tatum, Jeff Bridges, Julianne Moore, Halle Berry. Meno riuscito del precedente.

    bella thorne e benjamin mascolo sul set di time is up bella thorne e benjamin mascolo sul set di time is up

    Rai Due alle 21, 20 presenta un altro film di non grande interesse, la commedia sentimentale “Time Is Up” diretto da Elisa Amoruso, regista del celebre documentario su Chiara Ferragni, con Bella Thorne, Benjamin Mascolo, Sebastiano Pigazzi, Bonnie Baddoo, Emma Lo Bianco.  Canale 27 alle 21, 25 ripropone “Il curioso caso di Benjamin Button” di David Fincher con Brad Pitt, Cate Blanchett, Tilda Swinton, Elle Fanning, Julia Ormond, Elias Koteas. Non fu il successo sperato.

     

    e solo l'inizio e solo l'inizio

    Ma andate sicuramente peggio con la commedia vacanziera “E’ solo l’inizio” diretto da Ron Shelton con Tommy Lee Jones, Morgan Freeman, Rene Russo, Joe Pantoliano, Glenne Headly, La7D alle 21, 30, con l’action “Braven” di Lin Oeding con il bisteccone Jason Momoa, Jill Wagner, Zahn McClarnon, Stephen Lang, Garret Dillahunt, Sala Baker, Warner Tv alle 21, 30, o con la commedia lacrimoso con paraplegico innamorato “Io prima di te” di Thea Sharrock con Emilia Clarke, Sam Claflin, Jenna Coleman, Charles Dance, Matthew Lewis, Janet McTeer, Tv8 alle 21, 30.

     

    alberto sordi rossana di lorenzo il comune senso del pudore alberto sordi rossana di lorenzo il comune senso del pudore

     Passiamo alla seconda serata con il poliziesco con avvocatesse che si fidano troppo dei loro clienti “Per legittima accusa”, diretto da un maestro come Sidney Lumet con la bellissima Rebecca De Mornay, Don Johnson, Jack Warden, Dana Ivey, Rai Movie alle 23. Su Cine 34 alle 23, 10 torna il favoloso film a episodi dedicato alle follie anni’70 riguardo il porno al cinema e il porno su carta “Il comune senso del pudore”, diretto da Alberto Sordi, ideato e scritto da Rodolfo Sonego.

    rossana di lorenzo alberto sordi il comune senso del pudore rossana di lorenzo alberto sordi il comune senso del pudore

     

    Se Claudia Cardinale fa la moglie del giudice e Florinda Bolkan l’editrice di riviste porno patinate tipo Adelina Tattilo, i pezzi forti sono l’episodio con Sordi e signora, Rossana Di Lorenzo, che cercano di trovare un film da vedere nei cinema di Roma per festeggiare l’anniversario di nozze e trovano solo hard e quello noto come “L’ingroppata”, dove un produttore napoletano, Philippe Noiret, cerca di convincere una diva, Dagmar Lassander, a girare la scena  dell’ingroppata in quanto artistica. Non vuole, spiegano al produttore napoletano sia Giacomo Furia, il direttore di produzione, che il debosciato regista, Renzo Marignano.

     

    dagmar lassander philippe noiret il comune senso del pudore dagmar lassander philippe noiret il comune senso del pudore

    Noiret allora raduna un gruppo di esperti, Ugo Gregoretti, Giulio Cesare Castello e Mino Doletti, che discutono sul cinema porno del tempo, come realmente accadde in quel di Bologna in un celebre convegno su erotismo e merce alla presenza di Pier Paolo Pasolini, per convincerla. Alla fine la scena si girerà e il film, ovviamente, finirà a Venezia, applaudito da un folto pubblico in mezzo al quale spunterà, immancabile, Jimmy il fenomeno. Sonego pensava che Sordi avesse un po’ massacrato il suo lavoro.

     

    donnie darko donnie darko

     Su La7D alle 23, 30 trovate il fantastico “Donnie Darko” diretto da Richard Kelly con Jake Gyllenhaal, Maggie Gyllenhaal, Patrick Swayze, Drew Barrymore, Jena Malone, cult-movie con viaggio nel tempo, meteorite, stravaganze temporale, conigli fantasmi e ragazzi che vorrebbero crescere. All’epoca venne ritenuto un capolavoro. Su Tv8 alle 23, 30 passa il curioso “(S)ex List” di Mark Mylod con Anna Faris, Chris Evans, Eliza Coupe, Zachary Quinto, Mike Vogel, Chris Pratt, dove la protagonista decide di rivedere i suoi 19 partner per decidere quale riprendersi per tutta la vita. Storia scemissima.

    jupiter ascending jupiter ascending

    Italia 1 alle 0, 15 propone una stravaganza assoluta come il fantascientifico “Jupiter – Il destino dell’universo” scritto e diretto da Andy Wachowski, Lana Wachowski con Channing Tatum, Mila Kunis, Sean Bean, Eddie Redmayne, Douglas Booth, Tuppence Middleton. Come era? ‘na caciara. E, probabilmente, scrivevo, un disastro epocale per un giocattolone fantascientifico semimarxista da 175 milioni di dollari. Semi perché con un budget così alto e con così tante battute sulle palle di Stalin è difficile definirlo marxista. Ma anche talmente kitsch e sballato da poter diventare uno dei film più divertenti mai fatti.

     

    jupiter ascending 3 jupiter ascending 3

    Basterebbe la complessa scena della lunga fila burocratica che devono fare i nostri eroi dalle varie amministrazioni spaziali, manco fossero negli uffici del Comune di Roma, per ottenere i documenti necessari per riconquistare la proprietà della Terra che culmina con l’apparizione di Terry Gilliam. Gloria quindi, nel disastro più totale, ai fratelli Andy e Lana Wachowski e al loro Jupiter Ascending, folle space opera sui destini della razza terrestre e su chi la potrebbe salvare dalla distruzione. “Io non sono tua madre!”, urla la Jupiter Jones di Mila Kunis, immigrata russa di Chicago che si è scoperta regina della terra e reincarnazione di una specie di madre primordiale dei capitalisti dell’universo, cioè i fratelli Abrasax, fabbricanti di un elisir di lunga vita che rigenera le cellule vagamente vampiresco.

    jupiter ascending 2 jupiter ascending 2

     

     “No”, le urla il cattivissimo Balem Abrasax, cioè Eddie Redmayne, qui abbastanza disastroso, “mia madre non ha mai pulito un cesso nella sua vita!”. Sì, perché Jupiter, malgrado gli occhioni scuri sempre spalancati, il gran bel corpo e un futuro da Sua Maestà, fa la cameriera nelle case dei ricchi americani di Chicago e la vediamo tutti parecchio china sui cessi. Giusto che la classe alta, i capitalisti che sfruttano gli abitanti della Terra allevati come animali da ingrasso, non abbiano nessuna voglia di trattare da pari con lei, cresciuta come manovalanza, malgrado le api, che non dicono mai bugie, l’abbiano da subito riconosciuta e protetta come la regina del pianeta.

    gran bollito gran bollito

     

     E ha problemi di classe perfino il bel fustone Caine Wise di Channig Tatum, con pizzetto, orecchie pizzute vulcaniane e scarponcini per volare nell’Universo, di professione guerriero licotone, cioè mezzo uomo e mezzo lupo, che dopo averla salvato dagli attacchi delle squadracce dei signori di Abrasax, pur innamorato di lei, quando scopre che è una nobile, la guarda con referenza, la chiama Sua Maestà e china lo sguardo. Ahi! Ugualmente stravagante, anche se di altro genere, la ricostruzione della storia della saponificatrice di Correggio, la Cianciulli, in “Gran bollito” di  Mauro Bolognini con Shelley Winters, Max von Sydow, Renato Pozzetto, Alberto Lionello, Laura Antonelli, Rete 4 alle 0, 55, dove le vittime dell’assassino che riduce le vecchie signore in sapone, sono interpretate tutte da attori maschi.

    ritorno a tara road ritorno a tara road

     

    Commedia sentimentale irlandese è ”Ritorno a Tara Road” di Gillies MacKinnon con Olivia Williams, Andie MacDowell, Johnny Brennan, Iain Glen, Jennifer Buckley, Rai Movie all’1. Più raro il thriller canadese girato vent’anni fa “The Stickup”, scritto e diretto da Rowdy Herrington con il bravo James Spader, Leslie Stefanson, David Keith, John Livingston, Robert Miano. Su questo set Spader si innamorò di leslie Stefanson, che sarebbe diventata sua moglie.

     

    valeria marini bambola valeria marini bambola

    Svegliatevi all’1, 45 che su Cine 34 (ovvio…) passa il supererotico e supertrash “Bambola” diretto da  Bigas Luna con Valeria Marini che vive in un barcone-casa-trattoria sul fiume. Con lei ci sono Anita Ekberg come mammà un po’ alcolista un po’ mignotta, Stefano Dionisi come fratello gay biondo nella sua più imbarazzante interpretazione di sempre, Jorge Perrugoria, maschio dalle idee chiare (“alle donne devi dare minchia, minchia, minchia e botte”) come compare di cella violento di tal Settimio, Manuel Bandera, già fidanzato di Bambola ma anche del fratello. Un buco vale l’altro.

    valeria marini bambola valeria marini bambola

    Quando il supermacho Perrugoria uscirà di galera andrà proprio da Bambola con il pisello in mano e poche idee ma chiarissime in testa. Acchiappa Bambola, via le mutande, e se la lavora con le anguille nella scena clou del film di fronte a un pubblico allibito. Resta in assoluto il miglior film della Marini, il più divertente, il più scatenato. Ripresi per Blob i fischi, le risate, gli applausi di una clamorosa prima a Venezia del film con la Marini presente. Poi, con Tatti Sanguineti incontrammo il produttore esecutivo del film, Massimo Ferrero alias Viperetta e ci spiegò come aveva salvato il film… Salvato… Con tutti quei fischi…

     

    edwige fenech satiricosissimo edwige fenech satiricosissimo

    Rai Movie alle 2, 45 passa la divertente commedia scolastica multietnica da far vedere a Valditara “Il professore cambia scuola” diretto da Olivier Ayache-Vidal con Denis Podalydès, Abdoulaye Diallo, Zineb Triki, Léa Drucker, Marie-Julie Baup. Su Cine 34 alle 3, 10 passa la parodia del Satyricon di fellini “Satiricosissimo” diretta da Mariano Laurenti con Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Edwige Fenech. «Quando Fellini fece il Satyricon, io pensai subito a una parodia da fare con Franchi e Ingrassia, che si intitolò Satiricosissimo. Era un filmetto che con Fellini aveva poco da spartire, come gli altri, però divertente e dentro c’era Edwige Fenech, che poi era destinata a fare una gran carriera» (Mariano Laurenti).

     

    satiricosissimo satiricosissimo

     Non il capolavoro che si sperava, e neanche una vera parodia del Satyricon felliniano, ma un buon film di ambientazione romana con Franco e Ciccio in forma, un cast di amici, e due bombe del sesso ancora non esplose come Edwige Fenech e Karin Schubert. Mariano Laurenti ricorda: «Franchi e Ingrassia, che stavano iniziando ad aver successo, mi proposero una Poppea e un’ancella per Satiricosissimo: erano la Fenech e Karin Schubert, ma l’unica cosa che ricordo di quel film è che quell’inverno ci fu un’asiatica terribile!». La Fenech-Poppea è irresistibile. Quando fa il bagno nel latte arriva Franco pronto con cappuccino e cornetto. Ricordiamo che Franchi e Ingrassia erano stati opzionati da Fellini, con una serie di altri attori, tra i protagonisti del suo vero Satyricon.

     

    la califfa la califfa

    Su Rete 4 alle 3, 20 era terribile, almeno nel ricordo del tempo, “La califfa” di Alberto Bevilacqua con Ugo Tognazzi, Romy Schneider, Marina Berti, Massimo Serato, Roberto Bisacco, ma, sempre nel ricordo di allora, avevamo tutti gli occhi spalancati per i grandi nudi di Romy Schneider che le aveva imposto Bevilacqua. Film impossibile. Fu un flop, ma assolutamente da recuperare, “Il falò delle vanità” diretto nel 1990 da Brian De Palma tratto dal bestseller di Tom Wolfe sulla borghesia newyorkese e le sue contraddizioni con Tom Hanks, Bruce Willis, Melanie Griffith, Morgan Freeman. Strepitoso il cast. Chiudo con un vecchio film di Damiano Damiani, regista oggi un po’ sottovalutato, il poliziesco “Goodbye & Amen” con Tony Musante, Claudia Cardinale, John Forsythe, John Steiner, Renzo Palmer, Cine 34 alle 4, 30.

     

     

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