Marco Giusti per Dagospia
kevin costner Horizon An American Saga – parte 1
Che vediamo stasera stremati dai giochi olimpici e dai giochi dei draghi di “House of the Dragons”, Sky, che fulminano i poveri che vorrebbero cavalcarli? Devo dire che si capisce subito chi non cavalcherà il drago e finirà nel barbecue. Perché, se sei grassoccio, sfigatuzzo, con un occhio storto, sdentato, finisci subito arrostito dal drago. Se sei bonazzo o un po’ baldanzoso e preparato a andare avanti nella serie, il drago ti accetta.
Con questo esercito di rimasugli, la Regina, Emma D’Arcy, riesce a mettere insieme un esercito di draghi davvero temibile, meglio del campo largo coi 5stelle. Scordavo la battuta migliore della serie, quella sul salsicciotto abbrustolito che si ritrova il re usurpatore fra le gambe col quale potrà, ovviamente, fare pochissimo. Il problema è che il personaggio è talmente privo di interesse che anche la battuta sul salsicciotto non ci tocca più di tanto.
kevin costner Horizon An American Saga – parte 1
Detto questo, vedo che su Sky e su Amazon, spendendo 4,99 euro potete vedervi le tre ore del malloppazzo western “Horizon. An American Saga, Parte Uno” di e con Kevin Costner, così noioso che mi annoia già dirvi che potete trovarlo. E tra poco troverete su Amazon anche la Parte Due (altre tre ore!!), che verrà mostrata in anteprima (potevamo anche farne a meno, su) alla Mostra del Cinema di Venezia assieme all’ultimo film di Pupi Avati.
Su Sky trovate anche l’ottimo polpettone nordico “La terra promessa” di Nikolaj Corcel con Mads Mikkelsen che nella seconda del 1700 cerca di coltivare patate nello Jutland danese con l’aiuto di una donna, di un prete e di una bambina zingara. Non è male.
THE NATURE OF LOVE
Su Mubi segnatevi di vedere la bella commedia sentimentale canadese “The Nature of Love” o “Simple come Sylvain”, opera terza della bella Mona Chokri, già attrice di talento. Qui il tema è la forza dell’amore e la carica sessuale che travolge la protagonista, la bella quarantenne Sophia, interpretata da Magalie Lépine Blondeau, professoressa di filosofia esperta proprio nell’amore da Platone a Barthes, sposatissima da dodici anni al marito ormai distratto Xavier, Francis-William Rhéaume, quando incontra il barbuto uomo dei boschi, un filo rozzo e dalle battute politicamente scorrette Sylvain, Pierre-Yves Cardinal, che dovrebbe rimettergli a posto la villetta nei boschi appena comprata e piena di problemi (anche le formiche carpentiere) e invece le rimette a posto il desiderio di amare.
THE NATURE OF LOVE
Come nei film francesi, anche nei film canadesi di cultura francese, si discute da morire con amici e, soprattutto, amiche, ad esempio Françoise, interpretata dalla stessa regista, sui problemi d’amore. Le signore apprezzeranno.
Penso sia da vedere anche il mai uscito in sala “Please Baby Please”, stravaganza camp alla John Waters di Amanda Kramer con Andrea Riseborough, Harry Mellig, Demi Moore, dove una tranquilla coppia è testimone di un delitto che provoca non solo la fuga della coppia inseguita da una gang pericolosissima, ma anche qualcosa che turberà l’identità sessuale dei due.
THE NATURE OF LOVE
Su Disney+ vi avverto che dovrete aspettare il 14 agosto, tre giorni, per vedere la terza stagione dell’attesissimo “The Bear”, la serie sui cuochi di Chicago. Mi sembra interessante anche “Il vangelo secondo Clarence”, stravaganza di Jeynes Samuel con LaKeith Stanfield e Omar Sy, su Amazon. Su Netflix occhio alla serie crime malese “Kabut Ber Duri” di Edwin con Putri Marino e Yoga Pratama, sul traffico di esseri umani al confine con l’Indonesia. Almeno vediamo qualcosa di nuovo. Ci sarebbe anche la director’s cut di “Rebel Moon” di Zach Snyder. Mah…
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