extraliscio
Marco Giusti per Dagospia
Stasera c’è Italia-Svizzera. Difficile vedere qualcosa di diverso nelle case italiane, anche se dopo un anno o quasi di quarantene il dominio sul telecomando nelle famiglie diciamo tradizionali è totalmente nelle mani delle mogli.
extraliscio 1
Anche un noiosissimo film storico polacco è meglio di una partita. Di andare al cinema, ahimé, non se ne parla. “Extraliscio” di Elisabetta Sgarbi è uscito ieri e lo hanno visto 514 spettatori. Più o meno gli scrittori della Nave di Teseo.
i miei primi 40 anni
Su Netflix inutile che vi dica che trionfano la seconda stagione di “Lupin” e “The formidable charm of Omar Sy”, come ha titolato il New Yorker, vera star della stagione. La serie magari non piace a tutti, ma Omar Sy piace davvero a tutti. Amazon Prime risponde con dei grandi recuperi dal passato proprio oggi.
i soliti idioti la solita commedia
Capolavori come “Il mucchio selvaggio” di Sam Peckinpah con William Holden e Ernest Borgnine, “Il Grande Uno Rosso” di Samuel Fuller con Lee Marvin, “Grand Prix” di John Franknheimer con James Garner e Françoise Hardy, finalmente in edizioni perfette e in originale non possono che farmi piacere.
Da leccarsi i baffi. Ma ci sono anche un rarissimo musical della Metro come “Easter Parade” di Charles Walters con Fred Astaire, Judy Garland e la deliziosa Ann Miller e “The Night of the Living Dead” di Tom Savini, il primo remake del capolavoro di George Romero.
carol alt i miei primi 40 anni
In tv in chiaro, la vanzinata della prima serata è su Cine 34 lo stracultissimo “I miei primi 40 anni” con Carol Alt che fa Marina Ripa Di Meana e Elliott Gould che fa Lino Jannuzzi con tanto di sigaro (grande la scena di seduzione di lei col sederone steso sulla scrivania dell’Espresso pronta a festeggiare la Presidenza del Consiglio di Bettino Craxi con una scopatona). Ma ci sono altre scene clamorose.
Giuseppe Pambieri come Carlo Ripa di Meana che pensa alla Biennale del Dissenso, al che Marina chiede “Dov’è il bagno?” e torna senza mutande, Pierre Cosso come Principe Caracciolo che si ritrova alle prese con Carlo Monni come albergatore livornese che gli rovina la scopata. Massimo Venturiello nei panni dell’artista maledetto Franco Angeli che assieme a un simil-Schifano menano le loro donne sulla spiaggia di Ostia dopo essersi strafatti di coca da un pusher di nome Zanza, che vende “robba bbona” a 250 sacchi al grammo.
awake
Capucine fa la marchesa Caracciolo, Riccardo Garrone e Paola Quattrini due romanissimi genitori di Marina (perfetti), Juppi izzo la figlia Lucrezia, Isabel Russinova la Caetani, due sconosciuti fanno Jackie e Ari Onassis che quando arriva Marina al Jackie O, si accodano alla canzoncina “Marina, Marina, Marina…”.
Il sequel, “La più bella del reame” di Cesare Ferrario, che arriva subito dopo su Cine 34, è invece poco interessante.
insomnia
Da non perdere, se non lo avete visto, Iris alle 21, il bellissimo thriller di Christopher Nolan “Insomnia” con Al Pacino e Robin Williams nel grande Nord dove non si dorme mai perché fa sempre giorno. Da abbinare al bruttissimo film Netflix “Awake” dove dopo la solita pandemia un virus ha colpito l’umanità e nessuno dorme più, a parte una bimbetta. Teribbillissimo.
pippo franco valeria marini gole ruggenti
Italia 1 si spara una doppietta comicarola di una certa classe. Prima il divertente “Il cosmo sul comò” con Aldo, Giovanni e Giacomo e la regia di Marcello Cesena, si disse che non funzionava, ma non era così vero, poi alle 23 il terzo e ultimo film dei Soliti Idioti, cioè Biggio & Mandelli, prodotto dalla Wildside di Mieli e Gianani e non più dalla Tao Due di Valsecchi, “La solita commedia-Inferno”, in pratica una versione dell’Inferno di Dante costruita a sketch nella Milano pre-pandemica con Mandelli come Dante, Biggio come Virgilio, Daniela Virgilio in quattro ruoli, Gianmarco Tognazzi come Padre Pio, Tea Falco come irriverente Gesù Cristo che si fa le canne, e una marea di comparsate eccellenti.
ilona staller l'ingenua
Grandi battute. “Questo cocktail sa di scurreggia”. “Mi chiamo Pietro, ho 32 anni e da 47 giorni non mi faccio selfie”. Dio, cioè Paolo Pierobon, già Berlusconi in “1992”, è una specie di megadirettore tra un Eugenio Scalfari tabagista e facile alla bottiglia e il Paolo Paoloni di Fantozzi. Lucifero è una creatura bianca e nera che sembra provenire dai Cremaster di Matthew Barney. E Minosse, di fronte a nuovi peccatori, hacker o stalker che siano, non sa proprio dove sistemarli.
divina creatura
Il film, più vicino a Cattelan, nel senso di Maurizio l’artista che a Cattelan in senso di Alessandro lo showman, punta decisamente su un pubblico meno cafone e più colto. E infatti andrà malissimo e la coppia si dividerà. Da non perdere.
l'ingenua 2
Rai Due trasmette il solito thriller cafone di serie Z, stavolta dal titolo “Tra le pagine della pazzia” di Sam Irvin con Nicky Whelan e Ashley Richards. Boh?
i miei primi 40 anni
In seconda serata passano inoltre il solito erotichello con la lolita supernuda, in questo caso “L’ingenua” di Gianfranco Baldanello con Ilona Staller giovanissima, Cielo 23, 15, una buona commedia americana, “La ragazza del mio miglior amico” di Howard deutsch con Kate Hudson e Alec Baldwin, Rai Movie alle 23, 30 e un drammone solido di Paul Haggis a più episodi incastrati fra di loro, “Nella valle di Elah”, con Tommy Lee Jones, Charlize Theron, Susan Sarandon, James Franco e Josh Brolin, Iris alle 23, 30.
laura antonelli divina creatura
Nella notte arrivano film meno visti, come “I’m the Other Woman” diretto dalla celebrata Margarethe Von Trotta con Katja Rjeman, Armin Mueller-Stahl e Karin Dor, Rai Movie all’1, 20, o la clamorosa versione di Sanremo in burletta di Pingitore col Bagaglino quasi al completo, “Gole ruggenti”, Cine 34 all’1,45, con Pippo Franco, Pamela Prati, Valeria Marini, Leo Gullotta, forse il film più stracult della serata.
carol alt la piu bella del reame
Ma la vera sorpresa della notte è l’arrivo su Rai Movie alle 3, 10 del colosso erotico ambientato negli anni ’20 “Divina Creatura”, diretto da Giuseppe Patroni Griffi, tratto da un romanzo di Luciano Zuccoli alias il Conte Luciano Von Ingenheim, con una Laura Antonelli con dei nudi da urlo, ma anche con dei co-protagonisti del calibro di Terence Stamp, Marcello Mastroianni, Michele Placido e la presenza di vecchie star come Doris Duranti al suo ultimo film, Ettore Manni, Marina Berti.
laura antonelli divina creatura
C’è una scena incredibile dove vediamo per non so quanti minuti l’Antonelli nuda distesa sul divano, illuminata da Giuseppe Rotunno, che rimane negli annali di Stracult e Blob. Certo, in tv sarà un po’ noioso, ma in sala i nudi dell’Antonelli riempivano davvero lo schermo. Gli spettatori del tempo lo sanno bene.
teresa la ladra
Su Rete 4 alle 3, 25 i fan di Lando Buzzanca troveranno il già visto da poco “La prima notte del Dottor Danieli, industriale col complesso del giocattolo”, diretto da Gianni Grimaldi con Katia Christine come mogliettina che Lando non riesce a soddisfare fin dalla prima notte di nozze. All'epoca fu un successo. Non era affatto male “Teresa la ladra” diretto da Carlo Di Palma, tratto dal romanzo di Dacia Maraini con una stupenda Monica Vitti, Stefano Satta Flores, Michele Placido e Carletto Delle Piane, che prese il ruolo pensato per Franco Franchi, Cine 34 alle 3, 55.
nella valle di elah
E’ un grande western, anche se nella memoria un po’ si confonde con le tante versioni della celebre storia dei fratelli James e dei fratelli Younger, “La banda di Jesse James”, scritto e diretto dal sofisticato Philip Kaufman con Robert Duvall come un Jesse James psicopatico e mezzo pazzo, Cliff Robertson come un Cole Younger intelligente e attento alle rivoluzioni tecnologiche del secolo, Luke Askew come Jim Younger, Iris alle 3, 55.
jo squillo pippo franco gole ruggenti
Come ben spiegava il titolo americano, “The Great Northfield Minnesota Raid”, il film è costruito sull’ultima celebre e sfortunata rapina della banda nel 1876 che segnò la fine delle loro scorribande. La versione di Walter Hill, “The Long Riders”, è sicuramente più accurata, ma questa ha un taglio narrativo molto interessante perché è tutta dalla parte di Cole Younger.
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Tutto si chiude su un vecchio film con John Wayne che fa l'ingegnere minerario in sud america alle prese con un tunnel da costruire sotto una montagna, “La grande conquista”, girato da Richard Wallace nel 1947 per la RKO, Rai Movie alle 5. Fu il più grande sforzo produttivo della RKO, oltre tre milioni di dollari di budget, e il suo più grande flop, un milione di perdite netta. Scrisse il critico James Agee: "Nel film vengono fatte esplodere diverse tonnellate di dinamite, ma nessuna sotto le persone giuste". Mi sembra di averli visto tanti anni fa in un celebre cineclub di Genova…
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