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    IL DIVANO DEI GIUSTI – E STASERA CHE CI VEDIAMO IN CHIARO? IN PRIMA SERATA CIELO SI BUTTA SULLA COMMEDIA SEXY “NON COMMETTERE ATTI IMPURI” - CINE 34 TRASMETTE UN TARDO SEQUEL PIUTTOSTO RIUSCITO, “FEBBRE DA CAVALLO. LA MANDRAKATA” - “IN QUESTO MONDO DI LADRI”, SU RETE 4 IN SECONDA SERATA, È UN FILM CHE VITTORIO CECCHI GORI FECE COSTRUIRE AI VANZINA PER LA SUA FIAMMA VALERIA MARINI – E PER I PORCELLINI NOTTURNI TORNA LA COMMEDIA SEXY “IL MERLO MASCHIO” - VIDEO


     
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    Marco Giusti per Dagospia

     

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    Che vediamo stasera? Vedo che su Iris alle 21 passa un thriller politico canado-danese mai sentito, “Giochi di potere”, diretto dal danese Per Fly con Theo James, Ben Kingsley, Belcim Bilgin, Jacqueline Bisset, Rossif Sutherland, con tanto di ragazzo idealista che cade nel tranello di un gruppo di cospiratori.

     

    Su Canale 20 alle 21 troviamo Jackie Chan in un action del 1997, “First Strike”, diretto da Stanley Tong con Jackson Lou, Chen Chun Wu, Bill Tung, quarto capitolo di una saga che vede Jackie Chan nelle vesti di un poliziotto di Hong Kong alle prese con missioni impossibile. Qui deve recuperare una testata nucleare in Ucraina su richiesta della Cia e del KGB. Pensa un po’.

     

    giochi di potere giochi di potere

    Su Rai Storia alle 21, 10 occhio a un titolo ormai rarissimo, “La caduta degli angeli ribelli”, opera seconda di Marco Tullio Giordana con la bellissima Clio Goldsmith, Vittorio Mezzogiorno, Yves Beneyton, Alida Valli e piccole partecipazioni per Francesca Archibugi e Francesco Paolantoni. Se “Maledetti vi amerò” ci fece scoprire un nuovo autore di peso, “La caduta degli angeli ribelli” e il suo clamoroso insuccesso a Venezia 81, dove venne difeso da una piccola schiera di bertolucciani, gli costò anni di attesa prima di trovare un nuovo percorso.

     

    lo sbirro, il boss e la bionda lo sbirro, il boss e la bionda

    Quello che non si perdonava al film erano le battute stentoree, del tipo “Amo la misoginia dell’uomo” o “Chi siamo noi?” O il personaggio che scrive un saggio dal titolo pretenzioso, "Rivolta, terrore, senso del sacro nella società industriale moderna". Mezzogiorno fa il bel terrorista, la Goldsmith la ragazza che ci casca. Oggi da recuperare e rivedere.

     

    Canale 27 alle 21, 10 presenta invece la commedia americana “Lo sbirro, il boss, la bionda” diretto dal John McNaughton di “Henry, pioggia di sangue”, prodotto da Martin Scorsese, scritto da Richard price con Robert De Niro poliziotto sfigato che riceve come regalo da un boss, Bill Murray, una settimana con la sua bionda preferita, Uma Thurman.

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    Solo che ha la sciagurata idea di innamorarsene. Non funzionava niente, non si capisce che film sia e De Niro è totalmente impreparato al ruolo. Calcolate che fu lui a insistere per fare il poliziotto innamorato e non, come pensavano tutti, il boss. Mezzo disastro.

     

    Su Rai Movie alle 21, 10 trovate invece la commedia italiana “Divorzio a Las Vegas” di Umberto Carteni con Giampaolo Morelli, Andrea Delogu, Ricky Memphis, Grazia Schiavo, Gian Marco Tognazzi e Luca Vecchi. Troppi amici nel cast. Non ne parlo. A una certa si metta mezza tetta o mezza chiappa di Andrea.

     

     

     

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    Su Mediaset Italia 2 alle 21, 15 arriva “Il signore della morte”, titolo assurdo che copre quello ben più forte di “Halloween II”. E’ infatti il sequel del primo Halloween, ma qui John Carpenter è solo sceneggiatore e produttore, mentre la regia passa a Rick Rosenthal, che non vale Carpenter. Nel cast Donald Pleasence, Jamie Lee Curtis, Charles Cyphers. L’idea era di finire la saga col numero Due.

     

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    Cielo alle 21, 15 si butta sulla commedia sexy anticlericale “Non commettere atti impuri” di Giulio Petroni con Luciano Salce, Dado Crostarosa, Orchidea De Santis e una scatenatissima Barbara Bouchet che ricordo in una celebre scena di sesso che i suoi fan ricorderanno benissimo. Un cattivissimo film contro i cattolici e i moralisti che Petroni odiava. Dino Risi, che gli era amico e abitava vicino a lui lo chiamava “Giulio Petroni Griffith l’uomo che ha scoperto il cinema”.

     

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    Lo prendeva per il culo teneramente. Erano ormai due vecchi signori. Petroni voleva che Dino vedesse il suo capolavoro, “Tepepa” con Orson Welles e Tomas Milian. Un giorno Dino lo chiama: “Giulio Petroni Griffith?”, gli fa, “Ho visto Tepepa...” pausa “è una cagata pazzesca”. Così, per scherzare. Dubito che lo avesse davvero visto. E “Tepepa”, detto tra noi, è bellissimo.

     

    Cine 34 alle 21, 15 si butta invece su un tardo sequel piuttosto riuscito, “Febbre da cavallo. La mandrakata” diretto da Carlo Vanzina, scritto da Carlo e Enrico Vanzina con uno strepitoso Gigi Proietti che riprende il vecchio ruolo di Bruno Fioretti alias Mandrake, ma anche con un Enrico Montesano, cioè Er Pomata, ancora divertente, oltre alle new entries di Carlo Buccirosso, Nancy Brilli, Rodolfo Laganà.

     

    andrea delogu divorzio a las vegas andrea delogu divorzio a las vegas

    Fra tanti sequel e reboot di film famosi non amati, va detto che La mandrakata ha ricevuto un trattamento di favore e di simpatia da parte del pubblico dei fan. Anche se, certo, i tempi sono diversi da quelli del primo film e le mancanze di Mario Carotenuto, di Adolfo Celi e, soprattutto, di Ennio Antonelli il grande Manzotin, si sentono.

     

    Rai Due alle 21, 20 tenta la carta dell’horror, ma ne sceglie uno del tutto sconosciuto, “Prigioniera della follia” diretto nel 2020 da Jeff Hare, un regista che ha diretto una ventina di film di nessuna fama e che hanno circolato pochissimo con Cathy Moriarty, AlexAnn Hopkins, Laurie Fortier, Sam Meader, Joey Luthman.

     

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    Tv2000 alle 21, 20 passa “Matilda 6 mitica”, diretto da Danny DeVito, tratto dal romanzo di Roald Dahl “Matilda”, con Danny DeVito, Mara Wilson, Rhea Perlman, Embeth Davidtz. Piuttosto riuscito. Ci sembrò invece per nulla riuscito e arrivato fuori tempo massimo “Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo”, diretto da Steven Spielberg con Harrison Ford già anzianotto, Cate Blanchett, Shia LaBeouf, Karen Allen, John Hurt, Jim Broadbent, Italia 1 alle 21, 20. Non funzionava, francamente, anche se l’idea di spingere Shia LaBeouf come nuovo Indiana Jones poteva funzionare. E invece…

     

    febbre da cavallo. la mandrakata febbre da cavallo. la mandrakata

    Passiamo alla seconda serata. Rai Movie alle 22, 45 passa la commedia piuttosto riuscita “Questione di karma” di Edoardo Falcone con Fabio De Luigi in un ruolo di scemo sapiente alla Renato Pozzetto, Elio Germano che riprende il ruolo di traffichino romano come in Suburra, un assolutamente strepitoso e bentornato Eros Pagni, che riesce a farci ridere anche quando dice che è 18 anni che non scopa più con la moglie, Stefania Sandrelli (ma non dice scopa, certo…), un redivivo Philippe Leroy a 94 anni, il nuovo caratterista stracult Massimo De Lorenzo, che recita in pigiama quasi tutto il film e sembra provenire dal mondo di Max Bruno, il Corrado Solari cattivo dei poliziotteschi di Umberto Lenzi, e la Sandrelli ancora svampita, certo.

     

    gigi proietti febbre da cavallo. la mandrakata gigi proietti febbre da cavallo. la mandrakata

    E vanta, a differenza di tanti remake e simil remake, una storia originale. Che, magari, non sarà il massimo, con Fabio De Luigi, ricco orfano di un padre miliardario e suicida, cresciuto con la madre, Sandrelli, un patrigno arcigno, Pagni, una sorella lesbica tres chic, Isabella Ragonese, che si illude che il padre si sia reincarnato nel romano traffichino pieno di debiti, Elio Germano, con moglie bella e incazzata, Daniela Virgilio, ma almeno che prova a costruire un raccontino. Con tanti personaggi originali e senza i telefonini.

    gigi proietti febbre da cavallo la mandrakata gigi proietti febbre da cavallo la mandrakata

     

    Rai Storia alle 22, 50 presenta “Memoria – I sopravvissuti raccontano” di Ruggero Gabbai, un documentario che raccogli le testimonianze degli 80 italiani ebrei superstiti che ritornarono da Auschwitz. Su Iris alle 23, 20 troviamo “Spy” di Renny Harlin con Geena Davis, Samuel L. Jackson, Brian Cox, che non era affatto male, mentre su 7Gold alle 23, 20 c’è la dark comedy girata in ospedale “Se mi amate…” di Sidney Lumet con James Spader, Kyra Sedgwick, Helen Mirren, Anne Bancroft, Wallace Shawn.

     

    “In questo mondo di ladri”, che trovate su Rete 4 alle 23, 45, è un film che Vittorio Cecchi Gori fece costruire ai Vanzina per la sua fiamma Valeria Marini.

     

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    Noi critici e giornalisti venimmo anche invitati a vedere il film nella sua casa di allora, oggi appartiene a Pietro Valsecchi. Il film non era male, era una commedia con colpo grosso che vedeva protagonisti Valeria Marini, Carlo Buccirosso, Max Pisu, Biagio Izzo, Leo Gullotta, Ricky Tognazzi. Come spiega all'inizio del film Ricky Tognazzi camuffato da antennista milanese allo scrittore Nicola Pistoia che se lo vede arrivare a casa in quel di piazza Duomo, di questi tempi è meglio che la parabola si metta verso destra, visto che eravamo nel pieno del governo Berlusconi.

     

     

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    E oggi le cose sono più o meno le stesse. Poco più in là un chirurgo estetico interpretato da Enzo Iacchetti, se la prende addirittura con Bruno Vespa che lo ha rovinato facendo parlare a Porta a porta un'attrice che si era ritrovata il seno scoppiato in aereo dopo un suo intervento (la cosa accadde davvero a Renée Simonsen, attrice vanziniana...). Perfino un simpatico esercente napoletano, tal Nicola interpretato dal napoletano Biagio Izzo, prima di trasformarsi nel fintissimo miliardario russo Igor Rabbinovitch che traffica in calciatori, rivela che si è rovinato perché ha osato lottare contro il dominio delle multisale nella sua zona.

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    Ma la sala che ci mostra è il romanissimo e vecchio cinema dei ferrovieri Universal, zona piazza Bologna, oggi diventato teatro. Ahimé. La cosa più divertente di In questo mondo di ladri è il continuo rimando alla realtà che i navigatissimi Vanzina cercano di farci intravedere o di nascondere troppo al punto da rendere il tutto ancora più evidente. Alla Marini protagonista, i Vanzina cuciono addosso il ruolo della «gnoccona», della «donna facile», la sarda Monica Puddu, che dopo essere stata mollata dal suo ricco amante sposato si fingerà tal Maria Rossi, fidanzata del finto riccone russo Biagio Izzo, che darà il via a una megatruffa ai danni di una non meglio precisata banca milanese.

    in questo mondo di ladri in questo mondo di ladri

     

    Anche se la maggior parte dei critici invitati all'anteprima mattutina dormivano nelle poltrone di casa Cecchi Gori, anche se la Marini, pur cultissima nella sua non-recitazione, spesso non regge né il primissimo piano sul viso né sul fondoschiena, va detto che il film offre non pochi spunti di divertimento.

     

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    Su Cine 34 alle 23, 55 passa invece un film di Steno, “Tango della gelosia” con Monica Vitti, Diego Abatantuono, Philippe Leroy, Jenny Tamburi, mentre su Italia 1 alla stessa ora, le 23, 55, passa lo strampalato horror coi ragni assassini “Arac Attack” di Ellory Elkayem con David Arquette, Kari Wuhrer, Scott Terra, Scarlett Johansson. Rai 3/Fuori orario alle 0, 50 presenta “Il buco” di Michelangelo Frammartino. Non un buco metaforico, ma un vero e proprio buco che porta a una delle grotte più profonde del mondo, la terza, ben 689 metri di profondità, che vennero calcolati da un gruppo di speleologi italiani nel 1961 in quel di Calabria, a Bifurto.

     

    jenny tamburi diego abatantuono monica vitti tango della gelosia jenny tamburi diego abatantuono monica vitti tango della gelosia

    Di metaforico c’è però che mentre negli stessi anni si davano vita a elevazioni monumentali, come i 137 metri verso l’alto del Pirellone di Gio Ponti, come ben testimonia il servizio iniziale in bianco e nero di Giulio Macchi ideatore del celebre programma della gloriosa prima Rai “Orizzonti della scienza e della tecnica”, e mentre il boom economico italiana ci mostrava in tv le lunghe gambe delle gemelle Kessler, altra verticalità, i giovani speleologi si armavano per misurare, verso il basso, le profondità più vaste racchiuse nel Sud non così toccato dal boom del Nord.

     

    Come se studiando il vuoto si potesse studiare qualcosa di antichissimo, quasi preistorico del nostro paese. Gli speleologi misuravano centimetro per centimetro e giocavano addirittura a pallone tirandolo da una parte all’altra del buco, mentre un altro disegnava la forma della voragine.

     

    tango della gelosia tango della gelosia

    Si torna all’erotico con “Desiderando Giulia” diretto da Andrea Barzini con Serena Grandi, Johan Leysen, Valeria D'Obici, Sergio Rubini, sorta di Senilità di Italo Svevo riadattata al genere sexy letterario. Serena Grandi, che fa la Giulia da desiderare, si divide tra il malcapitato Johan Leysen, già protagonista di “Je vous salue, Marie” di Jean-Luc Godard, e un Sergio Rubini che sembra impaurito dalle tettone dell’attrice. La scena clou vedrà lei nuda attaccata a una colonna divisa fra i due maschi. Barzini non era adatto al genere.

     

    Occhio però alla commedia italo-francese “Zitto quando parli” di Philippe Clair con Aldo Maccione, Edwige Fenech, Jacques François, Philippe Clair, Iris all’1, 40. Jacques Zimmer, su “La Revue du Cinéma”, ne parla come di una commedia “stupidotta e passabilmente ripugnante, soprattutto per il suo incredibile razzismo contro gli omosessuali.

     

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    Le allusioni agli organi genitali dei personaggi forniscono l’essenziale delle situazioni comiche e le somiglianze parodistiche si limitano a delle citazioni riprese alla lettera. Così Edwige Fenech esce dal mare come Ursula Andress, ecc”. Per Zimmer “l’immortale autore di Rodriguez au pays des marguez conferma qui la sua definitiva nullità, la sua incapacità di regista, il suo totale amatorialismo”.

     

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    E ovviamente il film è stato un campione di incasso nelle esportazioni e uno dei rari punti d’incontro tra la commedia sexy italiana e la commedia francese. Italia 1 alle 2, 25 si butta sul thriller con “The Hitcher” di Dave Meyers con Sean Bean, Sophia Bush, Zachary Knighton, Neal McDonough, Kyle Davis, Skip O'Brien, remake del bel film del 1986 con Rutger Hauer dallo stesso titolo. Tornano i tempi della disc music con il raro “Brillantina rock”, una specie di “Grease” dei poveri diretto Michele Massimo Tarantini con Monty Garrison, Cecilia Bonocore, Auretta Gai, Mauro Frittella, Cine 34 alle 2, 55. Rai Tre/Fuori orario alle 3, 55 propone il rarissimo documentario di Vittorio De Seta “In Calabria”. Se la batte col sofisticato horror orientale a tre episodi “Three… extremes” firmato da Fruit Chan, Takashi Miike, Chan-wook Park con Bai Ling, Pauline Lau, Tony Leung Ka Fai, Meme Tian, Miriam Yeung Chin Wah.

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    Rete 4 alle 3, 45 torna sulla commedia sexy buzzanchiana con il celebre “Il merlo maschio” diretto da Pasquale Festa Campanile con Laura Antonelli, Lando Buzzanca, Ferruccio De Ceresa, Elsa Vazzoler, Gino Cavalieri. Il film segna il trionfo definitivo di Laura Antonelli, nudissima come ogni star dell’erotico italiano anni’70, prima del salto verso Malizia. Buzzanca impazzisce per la Antonelli, sognando di suonarla nuda come un violoncello e il pubblico sogna con lui.

     

     

     

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    E’ Buzzanca a costruirsela nel suo immaginario come donna del desiderio maschile di tutta una generazione. “Io la Antonelli non la conoscevo. Pasquale Festa Campanile in realtà voleva Marina Vlady che all’epoca era sposata e viveva a Mosca. La prima volta che l’ho incontrata mi son trovato con questa ragazza che aveva un’aria un po’ casalinga, Lei venne fuori senza vestiti e allora…” (Buzzanca da “Amarcord”).

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    La follia erotica buzzanchiana trova finalmente una regia e una storia che lo nobiliti e la contenga in un quadro di un certo rigore sviluppando così una fortissima tensione erotica. Campanile ricordava che il film “piacque moltissimo a Visconti, il quale mi disse una cosa che mi lasciò un po’ perplesso: ’Se invece di esserci Buzzanca ci fosse stato Dustin Hoffman sarebbe stato un capolavoro!’ Io sono contrario a questo atteggiamento.

     

    Quando Il merlo maschio uscì in Francia in francese, non avendo consuetudine con il genere Buzzanca, col filone Buzzanca, non avendo quindi le prevenzioni che c’erano in Italia nei riguardi dei film interpretati da Buzzanca, scrissero inni su Buzzanca e sul film. Buzzanca era bravissimo”.

     

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    Cine 34 alle 4, 25 presenta invece la commedia di Mario Monicelli “Donatella” con Elsa Martinelli, Gabriele Ferzetti, Walter Chiari, Aldo Fabrizi, Abbe Lane, Xavier Cugat, che ho visto in tv tanti anni fa e forse andrebbe rivista. La chiudo qui.

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