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    IL DIVANO DEI GIUSTI - FILM DELLA SERATA SONO INVEDIBILI O QUASI. STANOTTE, CINE 34 ALLE 4, 35, VEDO CHE FANNO “POLE, POLE” DI MASSIMO MARTELLI. È UNO DEI POCHI FILM CON FABIO FAZIO PROTAGONISTA, NEI PANNI PIÙ O MENO DI SE STESSO CHE VA IN AFRICA. DOVEVA ESSERE UN FILM DI SUCCESSO, MA NON LO FU - ANCORA “LE COMICHE” CON VILLAGGIO E POZZETTO IN DOPPIA RAZIONE SU CINE 34. UN TERRIBILE DRAMMA CON MISTERO AUSTRALIANO SU IRIS ALLE 21, “STRANGERLAND” DI KIM FERRANT CON NICOLE KIDMAN. MAGARI È MEGLIO, CANALE 20 ALLE 21, “I VICHINGHI”…


     
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    Marco Giusti per Dagospia

     

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    La situazione è questa. Se volte vedere un buon film nuovo, tipo il rumeno “Bad Luck Banging”, vincitore dell’Orso d’Oro a Berlino, o “Judas and the Black Messiah”, in corsa all’Oscar, o il freschissimo “Locked Down” con Anne Hathaway e Chjiwitel Ejiofor, dovete cercarli nello streaming, Mio Cinema, Prime, Sky, a 14 o 19 euro. Troppo. La stessa cosa capiterà per “Nomadland” di Chloé Zhao, in arrivo su Disney +, e per altri film da Oscar. Allora meglio aspettare le riaperture delle sale, anche se mi fido più del mitico Galli che di Salvini e Franceschini con le loro voglie di riaperture a tutti i costi.

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    Senza pagare i 14-19 euro dell’anteprima, ci sono filmetti nuovi o seminuovi tremendi come “Siberia” con Keanu Reeves su Sky o serie fantastiche vittoriane più o meno tutte uguali. Ieri per disperazione mi sono rivisto su Amazon uno dopo l’altro due film con Jean Gabin e Lino Ventura, “Il commissario Maigret”, dove Gabin conduce l’interrogatorio di Annie Girardot con la cinta dei pantaloni slacciata, e “Grisbi” di Jacques Becker, bellissimo, con la musica di Jean Wiener e due giovanissime e conturbanti Delia Scala e Jeanne Moreau.

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    Come Gabin vede il suo socio Riton, René Dary, guardare perduta e senza speranza Jeanne Moreau che balla sexy e seminuda nel locale dei gangster, gli dice sconsolato un “Non ci pensare”, che fa capire agli spettatori che per colpa della ragazza e della stupidità maschile di Riton le cose prenderanno una brutta piega. Infatti il povero Riton, un idiota, ha detto tutto del grisbi alla Moreau che gli sta mettendo le corna con Ventura, l’italiano. Chi gira più così?

     

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    Stasera, anzi stanotte, Cine 34 alle 4, 35, un ottimo orario, vedo che fanno “Pole, Pole” di Massimo Martelli. E’ uno dei pochi film con Fabio Fazio protagonista, nei panni più o meno di se stesso che va in Africa. Doveva essere un film di successo, ma non lo fu. Ricordo che venne lanciato a Venezia da Giovanna Melandri, allora ministro, nonché ex-fidanzata del regista, Massimo Martelli (non è un gossip, è la realtà), di fronte a una platea osannante. La stessa Melandri, nello stesso giorno, presenziò nello stesso giorno, più o meno alla stessa ora, alla prima dei cinegiornali di Piero Chiambretti prodotti dall’Istituto Luce di Angelo Guglielmi, che ebbero scarsa fortuna e furono un inutile tentativo di portare la tv al cinema. Guglielmi, già direttore di Rai Tre, amava più Chiambretti di Fazio. Era anche più affine a lui. Oggi, ammetto, Fazio è molto più vivo e glamour di Chiambretti, finito nel calcio in tv di Mediaset.

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    Ma tutta quella tv sembra finita, anche se Aldo Grasso si augura il ritorno di Giuliano Ferrara in tv. Certo, ci sono ancora elefanti come Bruno Vespa, Michele Guardì, Maurizio Costanzo, Gigi Marzullo. Fa bene Ferrara a starne alla larga. I film della serata, però, sono invedibili o quasi.  Ci manca anche la nostra dose quotidiana di professor Galli dalla Gruber.  Ancora “Le comiche” con Villaggio e Pozzetto in doppia razione, alle 21 e alle 23, su Cine 34.

     

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    Un terribile dramma con mistero australiano su Iris alle 21, “Strangerland” di Kim Ferrant con Nicole Kidman e Joseph Fiennes che smarriscono i figli nel deserto nel mezzo di una tempesta di polvere rossa. Che fine hanno fatto? Magari è meglio, canale 20 alle 21, “I vichinghi” di tal Claudio Fah con Tom Hopper, coproduzione svedese-tedesca-sudafricana. I tedeschi, vabbè, ma che ne sappiano sudafricani e, soprattutto, svizzeri di vichinghi, me lo dovete spiegare.

     

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    Rai Movie alle 21, 10 lancia l’ottima versione di Cenerentola “La leggenda di un amore” di Andy Tennant con Drew Barrymore, Anjelica Huston, Dougray Scott. Ricordo che era un buon tentativo di offrire a Meg Ryan, la fidanzatina di tutti un ruolo più “adulto” questo “In the Cut” diretto da Jane Campion, Cielo 21, 15, che la vede al centro di un erotic-thriller, dove lei pensa che il suo fidanzato poliziotto, Mark Ruffalo, sia un assassino. Produsse Nicole Kidman. Non convinse quasi nessuno, i critici lo stroncarono, a parte Jonathan Rosenbaum del “Chicago Reader”, che lo trova uno dei migliori film sia della Campion che di Meg Ryan.

     

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    Così così, un po’ vecchiotto, lo spy “Allied” di Robert Zemeckis con Brad Pitt, Marion Cotillard e Jared Harris, Rete 4 alle 21, 25. Capolavoro, invece, e lo sappiamo tutti, “Logan-The Wolverine” diretto da James Mangold, scritto da Scott Frank, con Hugh Jackman, Patrick Stewart, dolente riflessione sull’America e sul suo bisogno di eroi e supereroi prima dell’arrivo distruttivo di Trump.

     

     Amo molto anche “Passione” di John Turturro, Rai Storia alle 21, 40, buffo, sballato omaggio di un celebre attore alla musica napoletana, ma piena di numeri eccezionali, compreso Fiorello e Turturro che cantano insieme “Caravan petrol”.

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     In seconda serata, alle 23, 10, sempre su Rai Storia, i totomani ritroveranno il loro eroe in “I ladri” di Lucio Fulci, con Giacomo Furia, Giovanna Ralli. Rai Movie si lancia invece alle 23, 15 nel polpettone “Vento di passioni” di Edward Zwick con Brad Pitt, Anthony Hopkins, Julia Osmond. Preferibile la commedia con i giovani Gassman e Tognazzi, “Uomini senza donna” di Angelo Longoni con Alessandra Acciai, Cine 34 alle 00, 35.

     

    E’ un mezzo flop, ahimé, “Fur”, folle film di Steven Shainberg con Nicole Kidman nei panni della celebre fotografa Diane Arbus che si innamora dell’uomo peloso Robert Downey jr, Canale5 alle 00, 45. Ricordo come delizioso “Sing Street”, musicarello romantico sulla Dublino anni’80 diretto da John Carney con gli sconosciuti Ferdia Walsh-Peelo e Lucy Boynton, dove lui mette su una band solo per conquistare il cuore di lei, Rai Movie all’1, 40. Per capire qualcosa di più dell’Italia del dopoguerra e anche di quella di oggi, da Renzi a Salvini, propongo “L’arte di arrangiarsi” di Luigi Zampa, La7 alle 2, 20, con un Alberto Sordi meraviglioso che da fascista diventa antifascista e poi democristiano, scritto da Vitaliano Brancati, con Carletto Sposito, Gino Buzzanca, Turi Pandolfini.

     

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    Per i fan di Valeria Bruni Tedeschi e di Mimmo Calopresti vedo che Rete 4 alle 2, 35 propone “La parola amore esiste”, primo film di Valeria Solarino. Alle 5 Rai Movie propone pure un ottimo film di Antonio Pietrangeli, “Il magnifico cornuto”, con Ugo Tognazzi e Claudia Cardinale, che allora venne lanciato come un kolossal comico. Ma poco mi interessa stanotte come “Abuna Messias -Vendetta africana”, mai visto film di Goffredo Alessandrini con Camillo Pilotto, Mario Ferrari, padre di Paolo, Enrico Glori, padre di Gianni Glori…

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