Marco Giusti per Dagospia
omicidio a easttown
Finalmente una buona notizia per noi/voi divanisti. Stasera su Sky c’è una nuova ottima serie gialla con Kate Winslet, “Omicidio a Easttown” di Brad Ingelsby con Kate Winslet. Per un po’ siamo salvi. Anche se io, confesso, sono pazzo per la serie post-virus con piccoli deliziosi ibridi in pericolo “Sweet Tooth” e sto vedendo anche “Bloodline”, con Ben Mendelsohn, Sam Shepard, Sissy Spacek su Netflix.
In chiaro in prima serata vi segnalo delle perle. E’ una vera e propria rivoluzione far passare alle 21, 25 su Rai Uno una commedia francese, massacrato dalle riviste più fighette, ma campione d’incasso (sette milioni di spettatori!), dedicata all’integrazione come “Non sposate le mie figlie” di Philippe de Chauveron con Christian Clavier, grande comico alla Aldo Fabrizi, e Chantal Lauby.
non sposate le mie figlie 2
“E’ questa la nuova Francia?!”, si chiede indignato il papà ivoriano del bel Charles, nerissimo, pronto a sposare la quarta figlia di una tranquilla coppia borghese bianca e cattolica di Chihon dopo che le altre tre si sono sposate un ebreo, un arabo e un cinese. La commedia è tutta costruita proprio sul superamento di ogni barriera razziale tra vecchi francesi gollisti e immigrati di seconda e terza generazione giocando sul filo del politicamente scorretto.
naomi watts king kong
Christian Clavier e Pascal N’zonzi dominano la scena da maestri come due genitori pieni di pregiudizi che non vedono di buon occhio questo quarto matrimonio multietnico. Sappiamo da subito che diventeranno i migliori amici. “In che razza di famiglia ti metti”, dice il padre africano al figlio, “non saranno comunisti?”, una battuta che ricorda un po’ quella di Checco Zalone al figlio in Sole a catinelle, “omosessuale… ah, credevo comunista”.
luciana littizzetto fabio de luigi aspirante vedovo 1
Le alternative sono il bellissimo ma sfortunato “King Kong” di Peter Jackson con Naomi Watts, Adrian Brody e Jack Black su Canale 20 alle 21, che mi riprometto sempre di rivedere, il grande classico di guerra e calcio “Fuga per la vittoria” di John Huston con Michael Caine, Sylvester Stallone, Pelé, Max Von Sydow su Iris, un action con Bruce Willis un po’ spompato, “Hard Kill” di tal Matt Eskandari, Italia 1.
Ci sarebbe anche il poco riuscito remake de “Il vedovo” di Dino Risi “Aspirante vedovo” di Massimo Venier con Fabio De Luigi al posto di Alberto Sordi e Luciana Litizzetto al posto di Franca Valeri. Era una pazzia solo idearlo. I film così riusciti non si toccano.
fuga per la vittoria
Beppe Caschetto, il produttore, lo avrebbe voluto fare con Carlo Verdone e la Litizzetto, ma Carlo non avrebbe mai rifatto un film di Sordi. Con Fabio De Luigi il film prende un’altra piega, diciamo che non è proprio un remake, ma non funziona bene lo stesso.
Ma il film più stracult della prima serata in chiaro è il primo film di Pio e Amedeo, “Amici come noi”, prodotto e ideato da Pietro Valsecchi ancora fresco dei 52 milioni di “Sole a catinelle” di Checco Zalone, diretto da Enrico Lando, il regista dei due “Soliti idioti”, ma tre o quattro scene vennero rigirate da Fausto Brizzi.
pio e amedeo amici come noi 3
Il titolo che avevamo ideato con Checco Zalone, Due foggiani in Italia, era molto più divertente, anche perché giocava sui due foggiani Pio e Amedeo che, mentre tutti vanno a girare nel Salento, cercano di fuggire da Foggia e dai foggiani come spiega la grande canzoncina che aveva ideato per loro Zalone: “Fuggi da Foggia/non per Foggia/ma per i foggiani che stanno a Foggia”. Da Foggia, come sapevano bene due maestri come Renzo Arbore e Fernando Di Leo, è sempre stato bene fuggire.
decameron proibitissimo
In realtà quella che vediamo poi non è neanche Foggia, ma la ridente cittadina di Monte Sant’Angelo, vicina a Foggia, pesantemente spopolata per la cruenta Faida del Gargano. Come film, è zoppicante, la sceneggiatura va da tutte le parti, ma erano anni che non si vedeva un personaggio di terrone dall’appetito sessuale così scatenato che è pronto anche a farsi il suo amico in una scena a letto davvero notevole e il loro bacio a Amsterdam è proprio pesante.
non sposate le mie figlie
Anni, anzi secoli che non si sentiva parlare del Real Zapponeta, la squadra dove gioca Amedeo e della città, Zapponeta, che ha dato i natali a una icona come Nicola Di Bari. Certo. Il film è molto cafone e la comicità di Pio e Amedeo è tamarrissima. I critici lo stroncarono. L’operazione fu un mezzo disastro. Gli stessi Pio e Amedeo dissero che non era il film che avevano pensato loro, e vennero allontanati da Valsecchi, per poi diventare delle star. Checco deve avere da qualche parte la prima versione del film, ormai rarità da collezionisti.
sylvester stallone fuga per la vittoria
Se non vi ributtate subito sulle grazie di Tinì Cansino in “Delizia” di Joe D’Amato, Cielo alle 23, avverto che c’è un altro grande film stracult stasera, “Achille Tarallo” di Antonio Capuano con Biagio Izzo, Ascanio Celestini e Tony Tammaro su Rai Movie alle 23, 10. Non ebbe gli onori e i premi che meritava.
tini cansino in delizia joe d'amato 2
E’ raro trovare una commedia così svitata e simpatica come questa, con un trio di protagonisti così bizzarro composto da Biagio Izzo, che è appunto Achille Tarallo, guidatore di autobus e musicista, mai visto così in parte e moderato, Ascanio Celestini come suo manager romano cialtrone e Tony Tammaro come il suo accompagnatore musicale e autore.
Diciamo che siamo a Napoli, dove Tarallo guida l’autobus e vive con una moglie che non ama da tempo. Seguendo però la sua vena artistica, con l’amico pianista Caffè, Tony Tammaro, compone canzoni in italiano, perché “l’italiano è come la vita in bella copia, è elegante”, anche se deve poi accettare le offerte di suonare a matrimoni di basso rango che gli procura il suo manager, Pennabic, cioè Ascanio Celestini. E’ la vita.
la giornata balorda
Che Tarallo cerca di vivere al meglio, evitando le insidie del napoletano, al punto che sogna di cantare come Fred Bongusto in una delle scene di maggior culto del film. Poi un giorno incontra la bella badante della madre e le cose cambiano. Cultissimo. Non si capisce perché non sia finito fra i film napoletani proposti ogni sera su Rai Due. Magari è una scelta troppo snob.
puro siccome un angelo papa mi fece monaco di monza
Nella notte vi segnalo capolavori come, su Cine 34 alle 2, 30, “Lo sceicco bianco” di Federico Fellini con Alberto Sordi, Brunella Bovo, Leopoldo Trieste, copiato da molti, compreso Woody Allen. O come un Lando Buzzanca monaco in “Puro siccome un angelo papà mi fece monaco di Monza” diretto da Gianni Grimaldi, Rete 4 alle 3.
pele fuga per la vittoria
Per l’occasione viene lanciata Igli Villani, figlia di Romilda Villani e cugina di Sofia Loren. La aiutano il produttore Gianni Buffardi, sposato con la figlia di Totò, che diventerà il suo fidanzato, e Romano Mussolini, che agisce da produttore ombra. In un’intervista del tempo Igli Villani dice che la cugina Sofia “non mi ha mai né consigliato né sconsigliato di fare l’attrice, perché non ci frequentiamo. In realtà quando io e le mie due sorelle, Fernanda e Patrizia, eravamo bambine, i rapporti fra le nostre famiglie erano molto cordiali, ma poi si sono andati raffreddando sempre più”.
biagio izzo achille tarallo
Sulla “Gazzetta del Mezzogiorno”, si sente invece la versione della mamma di Igli Villani, che risponde a una dichiarazione di Sophia Loren che la cugina sarebbe “una bombolana creata da lei”. Semmai, risponde la mamma “è una bambolina creata da me”. Nello stesso articolo si legge che sarebbe arrivata al cinema per caso, accompagnando la sorella minore a un provino. Lì un produttore la prese per un contratto di sette anni. La Villani, però, aveva girato in precedenza “Tutti o nessuno”, uno spaghetti western di Guido Zurli e aveva fatto un provino per “La bambolona” di Franco Giraldi, dove non venne presa.
non sposate le mie figlie 1
Nella notte c’è anche il rarissimo “Decameron proibitissimo” di Franco Martinelli alias Marino Girolami con Krista Nell, Sofia Lucy, Cine 34 alle 4, 25. Del cast maschile fanno parte Pupo De Luca doppiato da Gigi Reder e il grosso attore francese Jess Hahn come fratacchione. Morando Morandini ne parla come di “uno dei meno scalcinati del plotone, se non altro per una certa cura tecnica e scenografica”. In un episodio c’è pure Maurizio Merli protagonista. Mai visto da nessuno.
la giornata balorda
O il lontano western con Giuliano Gemma “Wanted”, diretto da Calvin Jackson Padget alias Giorgio Ferroni con Serge Marquand e Teresa Gimpera, Rete 4 alle 4, 25. Chiude il tutto su Iris alle 5 uno dei migliori film di Mauro Bolognini, “La giornata balorda” con Jean Sorel, Lea Massari, Jeanne Valerie, Rik Battaglia, Valeria Ciangottini.
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