Marco Giusti per Dagospia
fotografando patrizia samperi
Intanto. Buone notizie. Si vedrà finalmente una buona copia in 4K restaurata di “Blue Velvet” di David Lynch, che è passato in questi ultimi anni in copie vergognose. E’ una buona notizia anche quella che la Criterion, come dire la Adelphi dei video, editerà per la prima volta una serie tv, cioè la strepitosa “The Underground Railroad” di Barry Jenkins con i commenti dell’autore e degli attori in una versione da quattro dischi come scene tagliate e extra a go-go. Non ce ne stupiamo, visto che tanto buon “cinema” passa ormai attraverso le serie e fanno un po’ ridere i registi che pensano che il cinema sia solo quello della sala e solo quello di una certa lunghezza.
monica guerritore fotografando patrizia
Non è più così. Magari mi preoccuperei, l’ho letta ieri sera mezzo assonnato ma è una notizia vera, del fatto che hanno scoperto che il digitale dopo dieci anni tenda a svanire. E che, quindi, gran parte di quello che stiamo girando finirà come il cinema muto. Fra cento anni, chissà, scopriremo che si è salvato solo il 35 mm in bianco e nero, come si diceva quarant’anni fa. E intanto stasera che vediamo?
Io ho rimediato su Mubi un folle mélo cubano-messicano del 1955, “Mas fuerte que el amor”, diretto dall’argentino Tulio Demicheli (uno che ha girato di tutto in tutto il mondo, horror, eurospy, western), con Jorge Mistral e la star dell’epoca d’oro del cinema messicana Miroslava, ebrea-cecoslovacca, che neanche un anno dopo gira con Luis Bunuel “Estasi di un delitto” e si uccide per amore quando scopre che il suo adorato Luis Dominguin, il torero, ha sposato Lucia Bosé. Urge un biopic.
monica bellucci malena
E in chiaro che vediamo stasera? Cine 34 alle 21, 15 lascia perdere le commedie sexy con Edwige e presenta “L’immortale”, praticamente un episodio di “Gomorra”, diretto da Marco D'Amore con lo stesso Marco D'Amore come Ciro l’immortale, Giuseppe Aiello, Salvatore D'Onofrio, Giovanni Vastarella. Ricco di un cast di napoletani bravi più o meno sconosciuti, a parte l’apparizione di Nello Mascia come Don Aniello, e del russo Aleksey Guskov (Il concerto, Le confessioni) come terribile boss russo, più che uno spin-off, è un film che sembra costruito, esattamente come certe puntate della serie, con due storie che vanno in parallelo e devono scavare più a fondo nel personaggio di Ciro Di Marzio. Da una parte c’è il Ciro bambino, che cresce come piccolo mariuolo di una baby-gang nella Napoli meroliana e maradoniana del dopo-terremoto del 1980.
Per cercare un po’ di sesso da cinema italiano anni ’80 dovete andare su Cielo alle 21, 15 dove passa “Fotografando Patrizia” di Salvatore Samperi con Monica Guerritore, Lorenzo Lena, Gianfranco Manfredi. (ma la strada che separa la Fenech dalla Cortese è poi così vasta?), declamando monologhi crudi scritti appositamente da Edith Bruck (sì, è lei), stando attenta a non far vedere troppo (Lavia non voleva, si diceva), la Guerritore funziona meno di altre attrici al servizio di Samperi, maestro del genere.
monica bellucci malena
A questo si aggiunga un nuovo operatore di successo, Dante Spinotti (non ancora sbarcato a Hollywood), tutto atmosfere, luci e ombre velate, la provincia veneta, Chioggia, l’ambiente della moda, la fotografia più alla Brass che alla Tanizaki, una nuova promessa maschile, Lorenzo Lena, che è quasi un disastro, e un figlio d’arte vagamente macho, Saverio Vallone. Qualcosa incassò, ma non tutto funzionava. Perché? Primo, lei si spogliava poco e niente e i commenti in sala erano pesanti. Allora il pubblico era particolarmente attivo nei commenti. Non come oggi.
Su Rai Premium alle 21, 20 torna il recentissimo “Califano” di Alessandro Angelini con Leo Gassmann come Califano, Giampiero De Concilio, Angelica Cinquantini, Jacopo Dragonetti. Su Rai4 alle 21, 20 trovate anche il thriller poco noto “The Watcher” diretto da Joe Charbanic con James Spader, Keanu Reeves, Marisa Tomei, Ernie Hudson. Rete 4 alle 21, 25 propone “Banana Joe” di Steno con Bud Spencer, Marina Langner, Giorgio Bracardi, Enzo Garinei, Gianfranco Barra e il mitico Nick Di Gioia. Quattro risate le fate.
fotografando patrizia 1
Iris alle 21 propone il vistissimo “Zodiac”, grande thriller realistico diretto da David Fincher con Jake Gyllenhaal, Mark Ruffalo, Robert Downey jr., Anthony Edwards, Brian Cox. L’ho visto un paio di volte. Alla fine un po’ mi addormento, ma ne riconosco l’importanza. Rai Movie alle 21, 10 presenta il primo film con Max Giusti protagonista, “Appena un minuto”, diretto da Francesco Mandelli, metà dei Soliti idioti, con Loretta Goggi, Paolo Calabresi, Dino Abbrescia, Massimo Wertmüller. Max ci credeva proprio. Ma il film si è rivelato un flop al botteghino. Ricordo che la storia era incomprensibile.
Su Canale 27 alle 21, 10 passa “L’aeroplano più pazzo del mondo… sempre più pazzo”, sequel del favoloso “Airplane”, qui diretto da Ken Finkleman con Robert Hays, Julie Hagerty, Raymond Burr, Lloyd Bridges, Chad Everett, Chuck Connors, Rip Torn, John Vernon, William Shatner. E’ costruito sulla stessa linea, ma senza il brio degli autori originali, i fratelli Zucker e Jim Abrahams, e senza il loro consenso.
FRA TAZIO DA VELLETRI
Alla fine viene lanciata una parte tre che, per i magri incassi di questo sequel, non arriverà mai. Ci porta parecchio su il capolavoro di Roberto Rossellini “Germania anno zero” con Edmund Moeschke, Ernst Pittschau, Ingetraud Hinze, Franz-Otto Krüger, Erich Gühne, Rai Storia 21, 10. Certo vedere qualche grande film di Rossellini farebbe bene a tutti, soprattutto a quelli che vorrebbero fare cinema.
Passiamo alla seconda serata col documentario di Giorgia Wurth dedicato a Sandra Milio, “Salvatrice – Sandra Milo si racconta”, Rai Storia alle 22, 45. Devo dire che non me lo ricordavo proprio. Non è affatto male il mafia-comico “School of Mafia” di Alessandro Pondi con Giuseppe Maggio, Guglielmo Poggi, Michele Ragno, Emilio Solfrizzi, Fabrizio Ferracane, Rai Movie alle 22, 45. Inizia bene. Con un “Non mi scassate ’a minchia” detta da Tony Sperandeo, boss italiano, Frankie The Ghost, che cerca di pisciare dal ponte di Brooklyn in grave stato di ebbrezza. Diciamo che è una confusa, ripetitiva ma a tratti anche divertente commedia di mafia, piena di cliché e di stereotipi, che cerca di unire situazione più moderne e giovanili, come il contest tv (“e pe’ mia è no!”), le problematiche gay, alle classiche situazioni di mafia, diciamo da ridere, per fortuna salvate da un cast che mischia gloriosi comici e caratteristi, da Nino Frassica a Paola Minaccioni, da Paolo Calabresi a Emilio Solfrizzi, a volti del cinema d’autore, dai sempre cupi Fabrizio Ferracane e Gianfranco Gallo allo stravagante Maurizio Lombardo, qui strepitoso, che hanno voglia di mettersi in gioco.
monica bellucci malena 4
Per non parlare una serie di attori più piccoli, come Mimmo Mignemi, Daniel Terranegra, che danno pepe alla vicenda. Non era un capolavoro, ma si vede volentieri il thriller “La regola del sospetto” di Roger Donaldson con Al Pacino, Colin Farrell, Bridget Moynahan, Gabriel Macht, Mike Realba. Non ha grandi critiche, ma ne hanno appena fatto una serie. Su Tv2000 alle 23, 40 andate sul sicuro con “Ragione e sentimento”, diretto da Ang Lee con Emma Thompson, Hugh Grant, Kate Winslet, Alan Rickman, Imelda Staunton, Gemma Jones. Grande cast, grande direzione di attori.
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Mi vedrei davvero volentieri “Napoli violenta” di Umberto Lenzi, classicone con Maurizio Merli, John Saxon, Barry Sullivan, Elio Zamuto. Non mi convinse molto quando lo vidi, anche perché mischiava il thriller col fantastico, ma magari oggi sembrerà superiore “Red Lights” di Rodrigo Cortés, il regista di ”Buried”, con Robert De Niro, Cillian Murphy, Sigourney Weaver, Joely Richardson, Toby Jones.
Su Rai4 avete l’ottimo “Pig” Michael Sarnoski con Nicolas Cage nei panni di un grande chef di Portland che, dopo la morte della moglie, si è rifugiato nei monti dell’Oregon assieme a un maiale, anzi una maiala, scova-tartufi. E’ un po’ abbrutito, ma la compagnia della maialina lo console dei disastri della vita. Solo che una brutta notte lo menano e gliela rubano, portandola a Portland, dove vanno forti i tartufi dei ristoranti alla moda. Così, assieme a un giovane amico, parte per ritrovarla.
FRA TAZIO DA VELLETRI
Ma non è un revenge movie come ci si potrebbe aspettare, è un film costruito sul cibo, sulla cucina e su quello che rappresenta per lo chef-poeta ora un po’ barbone Nicolas Cage. Svegliatevi che su Cine 34 all’1, 45 passa una Monica Bellucci nel suo film più osée, “Maléna” di Giuseppe Tornatore con Giuseppe Sulfaro, Luciano Federico, Daniele Arena. Il grande sceneggiatore Luciano Vincenzoni protestò per il trattamento riservato da Tornatore al suo testo e alla sua storia. Ma la Bellucci in un ruolo da grande seduttrice funzionava benissimo.
LEO GASSMAN - CALIFANO
Su Iris alle 2, 30 avete il rarissimo “La fattoria degli animali”, cioè il celebre “Animal Farm” in versione con animali veri che parlano alla “Babe maialino coraggioso”, diretto da John Stephenson con le vocioriginali di Pete Postlethwaite, Alan Stanford, Caroline Gray, Gail Fitzpatrick, Joe Taylor. Sembra sia bruttissimo. Non era bellissimo nemmeno “Io sono Sam” di Jessie Nelson con Sean Penn, Michelle Pfeiffer, Dakota Fanning, Dianne Wiest, Rai Movie alle 2, 35, dove un padre ritardato cresce una figlioletta che ben presto diventa molto più intlligente del padre. Tristissimo.
la paranza dei bambini
Era un ottimo film di camorra “La paranza dei bambini” diretto da Claudio Giovannesi, scritto da Maurizio Braucci assieme a Roberto Saviano, prodotto dalla Palomar di Carlo Degli Esposti. con Francesco Di Napoli, Ar Tem, Viviana Aprea, Pasquale Marotta, Mattia Piano Del Balzo, Italia 1 alle 2, 45, un film che meriterebbe ben altra visibilità. Fece la sua giusta impressione al Festival di Berlino svegliando i critici mezzo assonnati non solo perché è un gran bel film, girato come Dio comanda con la camera a mano di Daniele Ciprì per i quartieri di Napoli, ma perché ha anche una carica di umanità e di desiderio di raccontare delle storie esemplari di un’Italia assurda e capovolta che nessun documentario o reportage giornalistico riuscirebbero a fare. La piccola invenzione del giovanissimo boss del quartiere Sanità che questiona col fratellino minore perché gli ha nascosto le crostatine a colazione, dopo che lo abbiamo visto dare ordini e sparare per metà film, spiega bene il nodo centrale del film. Non tanto un Gomorra giovani, quanto il ritratto di un gruppo di ragazzini di 15-16 anni, che si ritrovano a essere boss e camorristi quasi naturalmente perché vogliono crescere, vogliono faticà. E la fatica sembra che possa essere solo quella. Tutto è molto semplice nel quartiere.
LA PARANZA DEI BAMBINI
Dal desiderio di avere un paio di Nike da 180 euro, la felpa caruccia, la ragazza che va in discoteca, i mobili da guappo, alla giusta voglia alla Robin Hood di eliminare il pizzo camorristico dal negozio della mamma.
Su Cine 34 alle 3, 30 si torna nel cinema erotico-storico con “Lucrezia giovane” di Luciano Ercoli, che si presenta come André Colbert con Simonetta Stefanelli come Lucrezia giovane e nudissima, Massimo Foschi, Fred Robsham, Aldo Reggiani come primo amante che fa cilecca a letto, Ettore Manni. Ci sono anche Raffaele Curi e Guglielmo Spoletini. Oltre tutto sarà anche una copiaccia tagliata…
lucrezia giovane
Ci sarebbe anche il mitico “Fra Tazio da Velletri” di Romano Scandariato con Ray O’Connor alias Remo Capitani, Glauco Onorato, Christa Linder, Rose Margaret Keil. «Ray O’Connor sono io», mi dichiarò Remo Capitani nel 2009 a Stracult, «quello era il nome che avevo nei film western.
Allora avevamo tutti nomi americani. Questo era un film soltanto da ridere, grottesco. La sceneggiatura era molto molto bella. C’era il sesso, ma non si doveva vedere. E invece è successo che nel film se n’è visto anche troppo, e fatto male. L’abbiamo girato a Gubbio, anche nel castello. Mi ha fatto molto ridere però la scena della Turina con Glauco Onorato.
monica bellucci malena 3
Avevo il contratto a settimana e non a posa. Si lavorava anche sabato e domenica, al 100% anche al 150%...». Il vero problema del film, come notava anche Capitani, è la regia, passata dalle mani di Massaccesi, comunque alle prime armi, a quelle del suo aiuto Scandariato. Il film, ha detto quest’ultimo a Nocturno, «fu iniziato da Massaccesi di cui ero aiuto regista, ma poi litigò con la produzione e se ne andò, per cui fui io a terminarlo… diciamo che è stato girato per un terzo da Massaccesi e per due terzi da me».
Ottimo il commento del critico genovese Piero Pruzzo «si è visto di peggio». Fra le frasi che hanno reso celebre il film: «Fra’ Tazio potreste dare anche a me il vostro famoso sfilatino?» – Fra Tazio alla donna che gli si offre: «Vade retro, Satana!» – Lei voltandosi: «De retro? Perché no?».
Chiudo però con un capolavoro di John Carpenter, “Starman” con Jeff Bridges come l’alieno (venne anche candidato all’Oscar), Karen Allen, Charles Martin Smith, Richard Jaeckel, Rai Movie alle 5. E pensare che Carpenter fu il sesto regista che venne chiamato a dirigere il film, dopo Mark Rydell, Adrian Lyne, John Badham, Tony Scott, Peter Hyams…
l aereo piu pazzo del mondo… sempre piu pazzo 3 giuseppe tornatore e monica bellucci sul set di malena angelica cinquantini foto di chi l aereo piu pazzo del mondo… sempre piu pazzo 2 leo gassmann con angelica cinquantini nei panni di franco califano foto di chi monica bellucci malena 5