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    IL DIVANO DEI GIUSTI - IL MIO FILM PREFERITO DELLA PRIMA SERATA, BATTE ANCHE IL BATMAN DI CHRISTIAN BALE, È “IL COMMISSARIO LO GATTO” DI DINO RISI CON UN LINO BANFI STREPITOSO, CHE INDAGA IN UN’ISOLA SPERDUTA DELLA SICILIA SULLA SCOMPARSA DI UNA BELLA RAGAZZA, LA NUDISSIMA ISABEL RUSSINOVA, PER POI SCOPRIRE CHE È SCAPPATA PER UN FOCOSO WEEKEND CON CRAXI - IL PUBBLICO STRACULT SI SCALDERÀ PER “FEMMINE INSAZIABILI”, CON ROMINA POWER, O PER IL TRASHIONE “QUANDO GLI UOMINI ARMARONO LA CLAVA E… CON LE DONNE FECERO DIN-DON” DI BRUNO CORBUCCI CON UNA BELLISSIMA NADIA CASSINI - VIDEO


     
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    Marco Giusti per Dagospia

     

    il cavaliere oscuro il ritorno il cavaliere oscuro il ritorno

    Stasera che vediamo? Intanto avete “Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno” di Christopher Nolan con Christian Bale, Tom Hardy,  su Italia 1 alle 21, 20. Anche se l’avete già visto si rivede sempre volentieri, anche se non ci sembrò allora all’altezza dei precedenti. Batman di Nolan. Soprattutto del secondo, dominato dall’incredibile interpretazione di Heath Ledger come Joker e da un ritmo di racconto perfetto che migliorava alla seconda e terza visione.

     

    E’ vero, c’è un grande finale con regolamento di conti fra Batman e i cattivi in una Gotham City in ginocchio che chiude con dignità la trilogia, c’è un bel po’ di vecchia lotta di classe che acquista forza dalla crisi attuale, dall’odio per banche e banchieri e dal trionfo di Occupy Wall Street, c’è una Catwoman deliziosa grazie a Anne Hathaway che non ci fa rimpiangere troppo quella burtoniana di Michelle Pfeiffer, che era più romantica, svitata e pericolosa.

    ANNE HATHAWAY IL CAVALIERE OSCURO IL RITORNO ANNE HATHAWAY IL CAVALIERE OSCURO IL RITORNO

     

    Però l’intreccio è spesso faticoso, la voglia di unire le trame dei tre film lascia molti spettatori perplessi (ricompare anche Liam Neeson), la scelta di fare di Batman-Bruce Wayne un eroe dei nostri tempi, una specie di super Draghi cupo, malato, triste e cosciente dei difetti del Capitalismo, buona ma limitante per chi aspetta solo il Batman scatenato e manesco che arriva dopo quasi un’ora di attesa.

     

    TOM HARDY IL CAVALIERE OSCURO IL RITORNO TOM HARDY IL CAVALIERE OSCURO IL RITORNO

    E, soprattutto, il megacattivo Baine, interpretato dal notevole e nerboruto Tom Hardy (non ancora Mad Max), obbligato a recitare per tutto il tempo dietro una maschera che gli lascia liberi solo gli occhi, non funziona del tutto come antagonista dell’eroe. Non è un personaggio ben definito, non ha nessuna ombra di mistero e di romanticismo e non lo aiuta questo parlare dietro la maschera come il vecchio Darth Vader.

     

    A parte la Catwoman di Anne Hathaway, però, nessuno dei personaggi sembra particolarmente sviluppato, né la miliardaria di Marion Cotillard, che almeno si porterà a letto Batman, né il nuovo venuto Joseph Gordon Levitt come giovane poliziotto onesto che conosce l’identità dell’eroe (ma sembrano conoscerla un po’ tutti in questo fiilm…), né l’ottuso capo dei poliziotti Matthew Modine. Per fortuna Gary Oldman vede il suo ruolo di poliziotto amico di Batman un po’ più sviluppato del solito (beh, dopo “La talpa”…), l’Alfred di Michael Caine funziona sempre, anche se molla mister Wayne a metà film e il poveraccio non ha nemmeno una cameriera filippina a aprirgli la porta o a spolverargli la tuta.

     

     

    lily collins biancaneve lily collins biancaneve

    Nolan si diverte anche a inserire dei camei interessanti e riusciti, come quello strepitoso di Tom Conti, il Lawrence di “Merry Christmas, Mr. Lawrence”di Nagisa Oshima, che ripete qui lo stesso personaggio umano di prigioniero miglior amico dell’eroe. O quello del buffo Cillian Murphy come strampalato giudice del popolo alla Robespierre che ha dei conti da regolare con la classe dei ricchi che ha mandato alla rovina non solo il popolo di Gotham City. La rivoluzione non è un pranzo di gala. Lo dicevano già Mao e Leone.

     

    Su Rai Movie vedo che c’è “Biancaneve” di Tarsem Singh, regista indiano più a suo agio nella pubblicità che nel cinema, con Lily Collins, la figlia di Phil Collins, come Biancaneve, Julia Roberts, Armie Hammer, Nathan Lane, Rai Movie alle 21, 10.

     

    IL GRANDE MATCH STALLONE DE NIRO E ALAN ARKIN IL GRANDE MATCH STALLONE DE NIRO E ALAN ARKIN

    Su Canale 27 alle 21, 10 “Il grande match” di Peter Segal con Sylvester Stallone, Robert De Niro, Magari sono un po’ ridicoli. Né Stallone né De Niro sono più li stessi. E questo Peter Segal, regista di commedie e sciocchezze televisive non è abbastanza cinefilo. Vabbè, non ci sono né Martin Scorsese né John Avildsen dietro a questo film, totalmente massacrato dalla critica (“questo match non è degno di essere combattuto”, “il film è un freakshow”, “le battute sono confuse”, “le scene drammatiche sono senza vita”), ma ci si diverte parecchio lo stesso.

     

    il grande match de niro e stallone il grande match de niro e stallone

    Intanto, solo vederli assieme questi due dinosauri è uno spettacolo, sia che si menino sia che si lancino solo qualche battuta. “Sei grasso e sei vecchio!”. E se Stallone non è mai stato così bravo, De Niro fa tripli salti mortali per farci ricordare che sa bene di essere stato Jake La Motta in gioventù. E gli basta un’occhiata per dimostrarci quanto possa ancora essere pericoloso.

     

    lily collins armie hammer biancaneve lily collins armie hammer biancaneve

    Non solo. I due dinosauri si trascinano, a parte una Kim Basinger un po’ svaporata che nel film fu causa dei loro litigi trent’anni prima, un incredibile Alan Arkin come “Lightning”, vecchio allenatore di Stallone che esce dall’ospizio e cerca di rimettere in sesto il suo campione correndogli dietro con la carrozzella e gli fa bere pure piscio d’asino. Va detto che Alan Arkin è uno spettacolo nello spettacolo e ha sempre le battute migliori: “Buttalo giù, svelto, devo pisciare!”.

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    Non sono male però neanche le battute che De Niro, appesantitissimo e con le tette, molla al suo ciccionissimo allenatore che mangia e legge giornaletti mentre lo allena: “Qualcosa di interessante sul giornale a parte le briciole del burrito?”. Per non parlare dell’odio di Stallone per la televisione, per niente condivisa da Arkin che adora “Ballando sotto le stelle”: “Batti quell’idiota e avrai una bella televisione”, gli fa Arkin. “Non la voglio!”. “Non è per te, per me!”.

     

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    Ci sarebbe anche il biopic sulla vita del giovane John Lennon raccontata dalla celebre videoartista Sam Taylor Wood, qui al suo primo film, “Nowhere Boy” con Aaron Johnson, Kristin Scott Thomas, Thomas Sangster, Anne-Marie Duff, Rai Storia alle 21, 10. 

     

    Canale 20 alle 21, 05 presenta un action di classe, “True Legend” di Yuen Woo-ping con Wenzhou Zhao, Xun Zhou, Andy On, Michelle Yeoh e il povero David Carradine in una delle sue ultime interpretazioni.

    il commissario lo gatto 2 il commissario lo gatto 2

     

    Non è male neanche “L’intrigo della collana” di Charles Shyer con Hilary Swank, Simon Baker, Adrien Brody, Jonathan Pryce, Iris alle 21. Ma il mio film preferito della prima serata, batte anche il Batman di Christian Bale, è “Il commissario Lo Gatto” di Dino Risi con un Lino Banfi strepitoso che indaga in un’isola sperduta della Sicilia sulla scomparsa di una bella ragazza, la nudissima Isabel Russinova, assieme al fido brigadiere Crivelli di Maurizio Ferrini.

     

    lino banfi il commissario lo gatto lino banfi il commissario lo gatto

     “Lavorando gomito a gomito col commissario Lo Gatto ho cominciato a capire il significato della parola carisma”. Lo Gatto, finito sull’isola dopo aver chiesto l’alibi addirittura al vendicativo Papa polacco, ha attorno a sé una schiera di grandi personaggi, dal giornalista zoppo e fallito di Maurizio Micheli, qui strepitoso, al barone Tricò di Galeazzo Benti, dalla bellona Licinia Lentini alla stangona tedesca che si imbatte in Ferrini, dal barbiere felliniano Armando Marra alla stessa Russinova, che non è affatto morta, ma scappata per un focoso e segretissimo weekend con Bettino Craxi, allora Presidente del Consiglio.

     

    will smith gene hackman nemico pubblico will smith gene hackman nemico pubblico

    Film libero e selvaggio come era Risi, fu un flop quando uscì. Adorato da molti, magari meno da Dino Risi, osai portarlo a Venezia con tanto di Lino Banfi qualche anno fa quando curavo le rassegne dell’epoca Marco Muller. Magari i produttori, Angeletti e De Micheli, pensavano fosse il pilot per una serie di Lo Gatto. Sarebbe stato fenomenale.

     

    Rai 4 alle 21, 20 punta sullo spy di Phillip Noyce “Salt” con Angelina Jolie, Liev Schriber, Chiwetel Ejiofor, Daniel Olbrychski e Yara Shahidi. Andate sul sicuro col grande thiller di Tony Scott “Nemico pubblico” con Will Smith, Gene Hackman, Jon Voight, Lisa Bonet, Regina King, Canale Nove alle 21, 35.

    christian de sica lino banfi bellifreschi christian de sica lino banfi bellifreschi

     

    In seconda serata, se puntate sul trash, ci sarebbe il viaggio superqueer americano di Lino Bandi e Christian De Sica “Bellifreschi” diretto da Enrico Oldoini, Cine 34 alle 22, 50. Molto divertente e istruttivo anche “Joy” di David O. Russell con Jennifer Lawrence come Joy Mangano, la mamma single che si inventa il Mocho Vileda, Rai Movie alle 22, 55.

     

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    Ma più che un biopic sull’inventrice, è una sorta di monumento che Russell fa alla sua protagonista Jennifer Lawrence. Certo, ritroviamo qui anche Bradley Cooper e Robert De Niro, che erano già presenti nei precedenti due film di Russl con Jennifer Lawrence, “Il lato positivo” e “American Hustle”, ma hanno ruoli marginali e si arrendono entrambi al carattere che la Lawrence imprime a questa Joy, eroina della casalinghitudine americana anni ’90 molto più combattiva della sua Katniss Everdeen.

    jennifer lawrence in joy jennifer lawrence in joy

     

    Joy, nel 1989, quando comincia la storia, è una figlia, moglie, madre, nipote scoppiata che vive una vita impossibile trascinandosi dentro casa tutti i suoi problemi e tutta la sua famiglia composta in gran parte da avvoltoi mollaccioni. Le famiglie sono spesso così…

     

    Una madre, Virginia Madsen, che non si muove dal letto per guardare a letto la sua soap opera preferita, due figli piccoli, un marito sfaticato, Edgar Ramirez, che è diventato il suo miglior amico e vive nello scantinato, la nonna, Diane Ladd, che è l’unica che le voglia davvero bene. A questi aggiungiamo una sorella antipatica, Peggy, un padre divorziato, Robert De Niro, che torna a vivere da lei e occuperà metà dello scantinato del marito.

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    E mettiamoci anche la nuova fidanzata italiana del padre, una Isabella Rossellini, meravigliosa, l’unica che ha un capitale e sa qualcosa di affari. Quando scoppia un tubo dell’acqua nella camera della mamma, Joy capisce di essere sull’orlo della disperazione più totale. E la famiglia le sta mangiando tutta la sua forza creativa.

     

    Nella cameretta della figlia si inventa quindi il mocio, una scopa componibile che pulisca e asciughi l’acqua per terra. Si fa aiutare economicamente dalla fidanzata del padre, che le mette delle precise regole, e parte per vendere la sua invenzione alla televisione QVC, dove si pratica la vendita diretta dallo schermo. Non sarà facile arrivare al successo, anche se sappiamo da subito che Joy diventerà non solo una donna di successo, ma addirittura una miliardaria.

     

    bellifreschi bellifreschi

     

    Nella notte tornano anche “Fermata d’autobus” di Joshua Logan con Marilyn Monroe, Tv2000 alle 23, 05, “Grease” di Randal Kleiser con John Travolta, Canale 27 alle 23, 10, “Colette” di Wash Westmorelenad con Keira Knightley, Rai 5 alle 23, 45.

     

    Più stuzzicherelli sono il porno erotico di Joe D’Amato “Papaya dei Caraibi” con Sirpa Lane, Melissa, Maurice Poli, Cielo alle 23, 30, un film che non si vede da parecchio, e la commedia sexy con Laura Antonelli diretta da Salvatore Samperi “Casta e pura”, Cine 34 alle 00, 35, con Fernando Rey, Massimo ranieri, Cannavale, Christian De Sica.

     

    parenti, amici e tanti guai parenti, amici e tanti guai

    Non deve essere affatto male la commedia di Ron Howard “Parenti, amici e tanti guai” con Steve Martin, Mary Steenburgen, Dianne Wiest, Jason robards, Rick Moranis, Canale 27 all’1, 05.

     

    Il pubblico più stracult si scalderà per “Femmine insaziabili” di Alberto De Martino, un giallo girato in America con Dorothy Malone, Romina Power, Robert Hoffman e John Ireland, Cine 34 alle 2, 05.

     

    ROMINA POWER - FEMMINE INSAZIABILI ROMINA POWER - FEMMINE INSAZIABILI

    Il pubblico più moderno per il film ungherese di Kornél Mundruzco che venne presentatao a Cannes nel 2017, “Una luna chiamata Europa” con Merab Nindze, Zsombor Jéger, Rai 4 alle 2, 20, dove un giovane immigrato mentre attraversa il confine per entrare in Europa riesce a lievitare.

     

    Rai Due, dopo anni di assurdi film finto-americani di serie Z, alle 2, 55 si lancia nel cinema indiano con “Bang Bang!” di Siddhart Anand con Hrthik Roshan, Katrina Kaif, dove una bella cassiera e un avventuriero corrono mille avventure. Tra le perle della notte più fonda trovate “Ogro” di Gillo Pontecorvo con Gian Maria Volonté, José Sacristam, Eusebio Poncela e Angela Molina, Rai Movie alle 3, 05, ricostruzione dell’attentato dell’ETA a Carrero Blanco, che si ritorvò pronto a uscire proprio nei giorni del rapimento Moro, fra l’imbarazzo di tutti.

     

    gian maria volonte ogro gian maria volonte ogro

    Come disse il produttore Franco Cristaldi, «Ricordo perfettamente la mattina in cui parlavamo dell'ennesima revisione, e accendemmo la radio sentendo di Moro. E allora io, che in quel momento avrei strozzato Gillo, gli ho detto subito: E adesso mi spieghi come facciamo un film sul terrorismo, che cosa facciamo noi con Ogro tre anni dopo?

     

    Nel 1976 Ogro sarebbe stato un'opera straordinaria, coraggiosa, in cui si dicevano delle cose, mentre in una situazione politica così calda un indugio di tre anni aveva cambiato tutto. È stato concepito nel momento giusto ed è apparso sugli schermi in quello sbagliato».

     

     

    on the road on the road

    Per vostra fortuna c’è anche “Città canora” di Mario Costa con Giacomo Rondinella, Maria Fiore, Nadia Gray, Tina Pica su Rete 4 alle 3, 10.

     

    Interessante “On the Road” di Walter Salles, il film sulla Beat generation con Sam Riley, Garrett Hedlund, Kristen Stewart su Italia 1 alle 3, 5. Il film, scritto da José Rivera e da Roman Coppola (che non lo firma in quanto coproduttore) è esattamente quello che ci aspettavamo, scrissi allora da Cannes.

     

    Attento, carino, educato, anche quando la bella Kirsten Stewart fa la sua bertolucciata acchiappando i piselli dei giovani protagonisti, Garrett Hedlund nei panni di Sal-Kerouac e il bonazzo Sam Riley in quelli di Dean-Neal Cassady, non vediamo i particolari, ma alla fine un po' privo di vita, senza invenzioni particolari.

     

    on the road on the road

    Un buon adattamento del romanzo, coprodotto da Francia e Brasile con molta attenzione e ricchezza, vendibile in tutto il mondo, coi suoi attori carini, ma dimenticabili, a parte Kristen Stewart e Kirsten Dunst e i cammei notevolissimi di Viggo Mortensen come William Burroughs e di Steve Buscemi come gay coi baffetti di "Boardwalk Empire" (certo, gay-nunsepovedé).

     

    nadia cassini quando gli uomini armarono la clava e con le donne fecero din don nadia cassini quando gli uomini armarono la clava e con le donne fecero din don

    Grande lavoro sulla musica, in gran parte costruita sul jazz del tempo e rielaborata da Charlie Haden, grande nostalgia dei critici più anziani per le macchine da scrivere Underworld, il sesso a tre, gli spinelli, le Camel, il sogno della strada, il jazz e il blues di Son House, la dedica a Dennis Hopper. Ma questi ragazzini non sono James Dean, Sal Mineo e Dennis Hopper…

     

    Chiudo col trashione “Quando gli uomini armarono la clava e… con le donne fecero din-don” di Bruno Corbucci con Nadia Cassini, Antonio Sabato, Aldo Giuffré, Vittorio Caprioli, Elio Pandolfi, Cine 34 alle 4, 20, buffo cavernicolo diretto da Bruno Corbucci sulla falsariga dei due film diretti da Pasquale Festa Campanile, ma combinato con i testi classici di Aristofane.

     

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    In un primo tempo il titolo era addirittura Quando le donne facevano din-don. La cosa non venne gradita da Silvio Clementelli, produttore dei film di Pasquale Festa Campanile, che minacciò causa alla Fida di Edmond Amati, che cambiò subito il titolo a film da poco iniziato. Rispetto ai film originali qui è maggiore la presenza femminile. Nadia Cassini, 22 anni, bellissima, è Listra, variazione minima di Lisistrata. Il film non fu però un successo.

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