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    IL DIVANO DEI GIUSTI - IN PRIMA SERATA C'E' "COCKTAIL": DURANTE LE RIPRESE GINA GERSHON COLPII CON UNA GINOCCHIATA IL NASO DI TOM CRUISE, MENTRE FILMAVANO UNA SCENA DI SESSO - LA VANZINATA DELLA SERA È "AMARSI UN PO'" - "CIELO" RI-RIPROPONE "AVERE VENT’ANNI", SPETTACOLARE RITRATTO DELL’ITALIA LIBERA E VIOLENTA DEI PRIMI ANNI ’70 CON LILLI CARATI E GLORIA GUIDA CHE ATTRAVERSANO ROMA, LE COMUNI, L’AMORE LIBERO. LE IMMAGINI DELLE DUE RAGAZZE CHE FANNO L’AMORE SONO ANCORA FAVOLOSE... - VIDEO


     
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    Marco Giusti per Dagospia

     

    tom cruise cocktail tom cruise cocktail

    Vi siete già ripresi dal vuoto lasciato dalle Olimpiadi? Non credo. Ma con questo caldo il meglio che possiate fare è chiudervi in un cinema al fresco o sdraiarvi sul divano alla ricerca di qualche buon film. Cosa c’è stasera in chiaro? Proprio due giorni fa leggeva di una scena piccante aletto tra Gina Gershon e Tom Cruise finita con lei gli dà una ginocchiata in faccia e lo butta giù dal letto in “Cocktail” di Roger Donaldson, uno dei primi successi di Tom Cruise e stasera vedo che passa su Rai Due alle 21.

     

    Ci sono anche l’australiano Bryan Brown, all’epoca era una star, Elisabeth Shue, Lisa Banes, Laurence Luckinbill, Kelly Lynch. La storia, scritta da Heywood Gould, che fece davvero il barista in gioventù, vede Tom Cruise, barista di New York, che va in Giamaica a preparare cocktail e se le scopa un po’ tutte. Se mi ricordo bene. Il barista che istruì Tom Cruise nei cocktail acrobatici si chiamava John Bandy. Adorarabile bad movie estivo.

     

    gina gershon cocktail gina gershon cocktail

    I più sofisticati gradiranno di più, su Tv2000 alle 20, 55, “La campana del convento”, tonaca movie diretto da Douglas Sirk con Claudette Colbert, Ann Blyth, Robert Douglas, Anne Crawford. Leggo che era tratto da un giallo teatrale ("Bonaventura" di Charlotte Hastings) dove una donna accusata di omicidio trova rifugio in un convento una suora si occupa del suo caso.

     

    Cine 34 alle 21 passa a una commedia più moderna del solito con “Tiramisù” di Fabio De Luigi con Fabio De Luigi, Vittoria Puccini, Angelo Duro, Alberto Farina, Giulia Bevilacqua. Canale 20 alle 21, 05 passa il più interessante film di supereroi russi durante la Guerra Fredda, “Guardians” diretto nel 2017 da Sarik Andreasyan con Valeriya Shkirando, Alina Lanina, Sanzhar Madiyev, Anton Pampushnyy, Sebastien Sisak. La vanzinata della sera è “Amarsi un po’” di Carlo Vanzina con Claudio Amendola, Tahnee Welch, Virna Lisi, Riccardo Garrone, Mario Brega, La5 alle 21, 10.

    gli uomini della terra selvaggia gli uomini della terra selvaggia

     

    Iris alle 21, 10 propone il vecchio western di Delmer Daves “Gli uomini della terra selvaggia” con Alan Ladd, Ernest Borgnine, Katy Jurado, Claire Kelly, Kent Smith. Grande inizio con i due cowboy che escono dalla prigione di Yuma, Arizona. Uno si vuole vendicare dei bastardi che lo hanno sbattuto in galera, l’altro vorrebbe tirare dritto. Ladd, che era una scelta un po’ vecchiotta, venne chiamato dopo i rifiuti di William Holden, Paul Newman e James Cagney. Infatti il film fu un mezzo flop. Ladd non funzionava più. Lo mandarono in Italia a girare quache peplum. Invece Katy Jurado e Ernest Borgnine si innamorarono sul set. Coppia esplosiva.

    amarsi un po amarsi un po

     

    Rai Movie alle 21, 10 propone il secondo film Gabriele Mainetti, il molto discusso “Freaks Out” con Aurora Giovinazzo, Claudio Santamaria, Pietro Castellitto, Giancarlo Martini. Piaciuto in parte al pubblico italiano che l’ha visto a Venezia, molto meno ai critici americani un filo bacchettoni che non hanno gradito il modo poco rispettoso di trattare l’Olocausto, le troppe svastiche naziste, il personaggio del nano superdotato.

     

    le regole della casa del sidro 2 le regole della casa del sidro 2

    Che dire? Magari non andava portato a Venezia, ma a Cannes, dove un film abbastanza simile perché legato a una tradizione di graphic novel come “Titane” di Julia Ducournau ha addirittura vinto la Palma d’Oro, o a Roma, dove giocava in casa o al Festival di Tokyo, dove la sua parte manga sarebbe stata più apprezzata. Detto questo, con la sua ambizione di voler fare un film alla Spielberg, ricco quel che era possibile, sembra che il budget sia di 14 milioni di euro, mi sembrò un filmone. O se volete firmone. Come in Italia è raro farli e vederli. Uno spettacolo, magari non sempre al massimo, magari non sempre originale, ma un vero e proprio spettacolo. C

     

    tom cruise cocktail tom cruise cocktail

    ome fosse un film di Guillermo Del Toro o di Alex De La Iglesia, come fosse insomma un grande film internazionale strambo e ricco con effetti speciali e effetti visivi finalmente riusciti. Senza i borghesi di Prati alla Moretti o i poveri tristi che fanno cazzate e piacciono così tanto ai rampolli emergenti del cinema italiano. Uscito a distanza di sei anni dal riuscito e amatissimo dal pubblico più giovane “Lo chiamavano Jeeg Robot”, un film che, è bene ricordare, venne rifiutato da tutte, ma proprio tutte le rassegne veneziane barberiane e sub-barberiane e venne raccolto dalla Festa di Roma da Antonio Monda, è esattamente quello che, secondo Mainetti e il suo sceneggiatore Guaglianone, il pubblico di Jeeg Robot si aspettava.

    amarsi un po’ amarsi un po’

     

     Vi era piaciuto un super-eroe romano coatto che non sa bene cosa fare dei suoi super-poteri? Stavolta ve ne diamo ben quattro e tutti romani, un uomo-lupo forzuto, il Fulvio di Claudio Santamaria ricoperto di peli, una ragazza elettrica, la Matilde di Aurora Giovinazzo, vera scoperta del film, un uomo-calamita, il piccolo Mario di Giancarlo Martini, che ha problemi seri nel contenere le sue erezioni, un albino capace di spostare insetti su insetti, il Cencio di Pietro Castellitto. Li mettiamo prima in un piccolo circo, al seguito di un direttore ebreo, Israel, interpretato da un ispirato e umanissimo Giorgio Tirabassi, e poi nel pieno della guerra, in una Roma piena di nazisti, la scena della deportazione degli ebrei dal Ghetto di Roma è girata benissimo e super-realistica.

     

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    Poi li spostiamo in fuga tra i partigiani spiritati, chi senza un braccio, chi senza una gamba, chi senza un occhio, comandati da una strana versione rivista del Gobbo del Quarticciolo, interpretato con una vena di follia da Max Mazzotta. Come se Mainetti e Guaglianone stessero giocando con citazioni anche irriverenti, alla Risi-Monicelli diciamo, di due celebri film di Carlo Lizzani legati alla Roma dei tempi di guerra, “L’oro di Roma” e “Il gobbo”, dove oltre al gobbo di Gerard Blain si univa un Pier Paolo Pasolini partigiano con il braccio di ferro. Insomma. Prima facciamo esplodere il circo sotto le bombe, poi separiamo i quattro freaks protagonisti dal loro direttore, Israel, che cerca di raggiungere Roma per comprare biglietti per l’America dai suoi amici Spizzichino non nascondendo affatto il suo essere ebreo.

     

     

    tom cruise elizabeth shue cocktail tom cruise elizabeth shue cocktail

    E infatti Israel non torna, così i quattro freaks decidono di cercarlo a Roma. Dove arriveranno i guai, perché, non solo si imbattono nei nazisti e nel gruppo dei partigiani del Gobbo, ma anche nella follia del Zirkus Berlin, baraccone tenuto da un nazista pazzo, Frank, Franz Rogowski (già visto in “Happy End” di Michael Haneke), pianista con sei dita per mano che viaggia nel futuro grazie all’etere, e infatti non suona i classici del passato, ma del futuro, come i Radiohead. Questo Frank, conoscendo il futuro, sa che Hitler farà una brutta fine, ma pensa di poter cambiare il corso della storia coi superpoteri dei quattro freaks nelle sue mani. Il resto ve lo vedete.

     

    le regole della casa del sidro 1 le regole della casa del sidro 1

    Su La7 alle 21, 15 andate sul sicuro col polpettone “le regole della casa del sidro” di Lasse Hallström con Michael Caine, Tobey Maguire, Charlize Theron, Delroy Lindo. Rai5 alle 21, 15 propone la commedia francese “La felicità degli altri” di Daniel Cohen con Bérénice Bejo, Vincent Cassel, François Damiens, Florence Foresti, Daniel Cohen, dove la felicità di un gruppo di amici, due coppie, si incrina quando una di loro ha la bella idea di scrivere un romanzo che diventa un best seller. Mortacci…

     

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    Tornano gli squali in “47 metri: Uncaged” di Johannes Roberts con Sistine Rose Stallone, Corinne Foxx, Sophie Nélisse, Brianne Tju, Brec Bassinger. Rete 4 alle 21, 25 ha la buona idea di riproporre un capolavoro come “Psycho” di Alfred Hitchcock con Anthony Perkins, Janet Leigh, Vera Miles, John Gavin, Martin Balsam, il primo film che venne visto dal pubblico, per precisa scelta di Hithccock dall’inizio, non potendo cioè entrare a metà o nei dieci minuti finali come si faceva fino agli anni ’60. I bambini non capivano nulla, gli adulti dovevano cercare di intuire cosa fosse capitato nella parte precedente di un film. I gialli diventavano irrisolvibili. Bei tempi.

     

    Su Canale Nove alle 21, 35 il thrillerone “Via dall’incubo” di Michael Apted con Jennifer Lopez, Billy Campbell, Juliette Lewis, Fred Ward, Bill Cobbs, dove alla bella cameriera che pensa di aver trovato l’uomo della sua vita col quale ha fatto anche una figlia, diventa chiaro che non ha capito nulla e ha sposato un mostro. Aiuto! Passiamo alla seconda serata col thriller tailandese “The Pool” di Ping Lumpraploeng con Theeradej Wongpuapan, Ratnamon Ratchiratham, dove un art director, incaricato dello svuotamento di una piscina da usare per un film, si sveglia e scopre di non poter uscire dalla piscina e che da quelle parte gira un simpatico alligatore affamato. So’ cazzi.

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    I fan di Ambra dei tempi di “Non è la Rai” impazziranno per il ritorno di “Favola” di Fabrizio De Angelis, il suo primo film, con Ryan Krause, Agostina Belli, Enzo Cannavale, La5 alle 22, 55. Iris alle 23 ripropone “Lo sperone insanguinato” diretto da Robert Parrish e, in incognito, un po’ anche da John Sturges, due grandi firme del tempo, con un Robert Taylor un po’ fuori parte e un John Cassavetes appena uscito dall’Actor’s Studio che esagera non poco. Per fortuna c’è anche Julie London. Ma si capisce subito che tra Taylor e Cassavetes non corre buon sangue. Molto violento. Lo ricordo vietato. Non farà una lira.

     

    gli uomini della terra selvaggia gli uomini della terra selvaggia

    Cine 34 alle 23 passa il primo film di Pio e Amedeo, ideato dal loro produttore del tempo, Pietro Valsecchi durante una mitica vacanza a Ibiza che vale, nei racconti dei due, più del film, “Amici come noi” diretto da Enrico Lando, e rigirato (otto scene) da Fausto Brizzi, con Alessandra Mastronardi, Massimo Popolizio, Maria Di Biase. Doveva essere il trionfo del duo foggiano. Non era un capolavoro, certo. Ma due risate le fai. Checco Zalone ha ancora il vhs con la prima versione del film, che diceva terribile. Da recuperare per la Venezia del 2054.

     

    Cielo alle 23, 20 ri-ripropone “Avere vent’anni”, spettacolare ritratto dell’Italia libera e violenta dei primi anni ’70 con Lilli Carati e Gloria Guida che attraversano Roma, le comuni, l’amore libero. Le immagini delle due ragazze che fanno l’amore sono ancora favolose. Purtroppo Gloria Guida, quando invitai Lilli Carati a Stracult, non volle esserci anche lei. Noiosissimo il giallo realistico “City of Lies – L’ora dell verità” di Brad Furman con Johnny Depp a caccia degli assassini di Tupac e Notorious B.I.G., con  Forest Whitaker, Toby Huss, Dayton Callie, Neil Brown Jr., Louis Herthum, La7 alle 23, 35.

    via dall’incubo via dall’incubo

     

    Bella la versione del romanzo di Stephen King “Dolores Clairborne” messa in scena da Taylor Hackford, “L’ultima eclissi” con Kathy Bates, Jennifer Jason Leigh, Christopher Plummer, David Strathairn. Molto riuscito “Ammore e malavita” dei Manetti Bros. con Giampaolo Morelli, Serena Rossi, Carlo Buccirosso, Claudia Gerini, Raiz, Rai Due alle 0, 45., che venne presentato in concorso a Venezia. “Come fossero pallottole tu schivi i sentimenti…”. Liberatorio, festoso, coloratissimo questo noir-action-musicarello dei Manetti bros, Ammore e malavita, naturalmente girato interamente a Napoli.

     

    amarsi un po' 2 amarsi un po' 2

    E trionfo di battute e di attori napoletani, capeggiati da Carlo Buccirosso e dal trio canterino Serena Rossi-Giampaolo Morelli-Raiz‎. Pur con qualche difettuccio, qualche lunghezza a metà della seconda parte, meno compatta della prima, non solo si ride parecchio vedendo il film, ma è un piacere assistere a questa celebrazione sia del cinema dei Manetti che dei tanti genere sceneggiata, poliziottesco, action, che hanno riunito qui come nel precedente Song'e Napule. Spingere sulla sceneggiata, c'è pure il mitico Pino Mauro, salutato in sala con grandi applausi, è la grande trovata dei Manetti che, proprio ai tempi di Zora, non osarono fino in fondo costruire un musicarello horror-rap con un film che ben si prestava a questo stravolgimento.

     

     

    avere vent’anni avere vent’anni

    Nel film il boss Don Vincenzo, un Carlo Buccirosso strepitoso, è convinto dalla moglie, Donna Maria, Claudia Gerini, a fingere di morire per potersi godere in pace la sua ricchezza. Al suo posto troveremo nella bara il suo sfortunato sosia, uno scarparo, morto stecchitto che già nella prima scena del film, apre però gli occhi e cantando ci spiega che non è il morto che la vedova e i parenti stanno piangendo. La storia si sposta poi sullo scontro tra i due killer del boss, Giampaolo Morelli e Raiz, cresciuti assieme come macchine di morte, che cercheranno di uccidersi quando Morelli si mette contro l’intera famiglia.

     

    avere vent’anni avere vent’anni

    La ragazza che doveva eliminare, Serena Rossi, l’infermiera testimone del fatto che Don Vincenzo è vivo, si rivela essere il grande amore del killer. Cercando di salvarla diventerà immediatamente un traditore. La storia è poco più di un racconto da Merola movie alla Alfonso Brescia, ma il fatto che tutti gli attori, anche i più piccoli cantino e ballino, con coreografie di Luca Tommasini, rende il film estremament  insolito e divertente.

     

    Iris alle 0, 50 passa la commedia “Welcome Home, Roscoe Jenkins” di Malcolm D. Lee con Martin Lawrence, James Earl Jones, Margaret Avery, Joy Bryant, Cedric the Entertainer. Non male. Rai Movie all’1, 15 propone il giallone “Basic” diretto da John McTiernan con John Travolta che indaga sull’omicidio di un ufficiale, Connie Nielsen, Samuel L. Jackson, Timothy Daly, Giovanni Ribisi. Andiamo lontano nel tempo con “Vacanze a Ischia”, film vacanziero di Mario Camerini con Vittorio De Sica, Isabelle Corey, Antonio Cifariello, Myriam Bru.

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    Non credo sia meglio “Due contro tutti” diretto da Alberto De Martino, Antonio Momplet con Walter Chiari, Raimondo Vianello, Aroldo Tieri, Licia Calderon, Maria Silva, Iris alle 2, 45. Questo western comico del 1962 è già vicinissimo a ciò che sarà lo spaghetti europeo almeno come coproduzione. Emo Bistolfi, il produttore, si allea infatti con Norberto Solino e gira tutto il film in Spagna nel villaggio costruito per l’occasione da Eduardo Manzanos a Hoyo de Manzanares, che sarà il primo in assoluto del mondo del western europeo.

     

    due contro tutti due contro tutti

    Anche se in Spagna figura come regista il solo Antonio Momplet e in Italia compare Alberto De Martino, qui al suo primo western, come co-regista, il vero regista è solo l’italiano. “L’ho diretto tutto io”, ricorda oggi De Martino. “Momplet era un vero regista spagnolo, ma firmava per la coproduzione. Con lui ne ho fatto così anche un altro in Spagna, Il gladiatore invincibile.” Antonio Momplet era allora un vecchio regista di oltre sessant’anni, che aveva vissuto in esilio in Argentina e Messico gli anni dopo la guerra civile. Questo è l’ultimo film che firma.

     

     “Ma il film”, ricorda De Martino, “doveva essere fatto da Giorgio Simonelli, che era lo specialista. Io ero sotto contratto con Bistolfi per fare Perseo l’invincibile, e così mi ha chiesto di fare prima questo e poi quello”. De Martino ricorda Bistolfi come un produttore molto intelligente. Orientato per i film comici, però. Aveva Tognazzi sotto contratto, ma era il periodo che stava girando i suoi primi film seri e così si era staccato.

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    Per questo venne chiamato Walter Chiari a far coppia con Raimondo Vianello. La sceneggiatura, malgrado la presenza di nomi celebri, Scola e Maccari, Scarnicci e Tarabusi, De Martino la ritiene opera solo di Guerra e Vighi, che erano sotto contratto per Bistolfi. “Il film era piuttosto brutto o, meglio, era come gli altri che facevano Chiari e Vianello. Però fu un successo. Devo dire che non era il mio genere”.

     

    vacanze a ischia vacanze a ischia

    Rai Movie alle 2, 55 spreca un filmone di Joseph Kosinski, “Fire Squad – Incubo di fuoco” con Josh Brolin, Miles Teller, Jeff Bridges, Taylor Kitsch, James Badge Dale. Cine 34 alle 3 lancia un raro film erotico con Paola Pitagora, “Disperatamente l’estate scorsa” diretto da Silvio Amadio con Flavio Sorrentino, Nino Segurini, Mirella Pamphili, Léa Nanni, Antonio Gana, Loris Bazzocchi, Umberto Raho, che vede in scena un amore impossibile tra una vedova e un terrorista dell DDR. Tutto girato in Sardegna. Devio averlo anche visto… Chiudo con “Boris – Il film” di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo con Francesco Pannofino, Caterina Guzzanti, Pietro Sermonti, Alessandro Tiberi, programmato da Rai Due alle 3 di notte. Insomma…

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    raimondo vianello walter chiari due contro tutti raimondo vianello walter chiari due contro tutti

     

    fire squad incubo di fuoco fire squad incubo di fuoco

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